Un risveglio turbolento

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Sira's pov.
Buio.
È tutto ciò che vedo.

L'oscurità che mi circonda mi da conforto, mi sento in pace.
Mi sento come se nessuno si mi può ferire, sono sola.
In silenzio.

Non odo nulla, come se mi avessero tolto il dono dell'udito, è stupendo.

Non sento neanche un fruscio so solo che non ho freddo, anzi avverto un certo tepore sul tutto il corpo, è così confortevole.

Non ricordo neanche da quanto non sentivo un calore così.
È passato così tanto tempo.

Io...ho sbagliato.

Ho sbagliato tutto nella mia miserabile vita.
Dovevo cogliere l'opportunità di diventare una persona migliore, ma mi sono rovinata da sola.
Forse non dovevo lasciare il mondo magico.

Se non avessi ubbidito ad Alastor forse starei di nuovo con Remus, forse lui sarebbe ancora vivo.
Invece ho permesso che morisse, che tutti morissero.

Non ho chiesto scusa a Remus quando potevo farlo.

Lui mi ha cercata, lo so.

Quando ero in quella casa famiglia mi sono arrivate delle sue lettere, ma io non gli ho mai risposto.
Leggendo quelle righe mi raccontava ogni suo avvenimento.

E quando mi disse che aveva sposato Dora e che avevano avuto un figlio, solo allora, mi sono degnata di rispondere.
Ma era troppo tardi, la lettera non gli è mai arrivata, o meglio non l'ha mai letta.

Quando non ha risposto, ho capito.

Remus era morto e io non ero lì con lui.

Il mio odio ha permesso questo, mi rendeva forte, ma mi ha solo distrutta.

Ma non posso sorvolare su ciò che Sirius Black mi ha fatto.
Io non posso perdonarlo.
È colpa sua, è tutta colpa sua.

Non posso smettere di odiarlo, mi ha abbandonata.
Ha scelto Harry piuttosto che me, il suo sangue.
È questo che mi fa più male.

Mi avrà anche detto che mi ama, ma potrebbero essere solo parole, e niente fatti.
La lingua è la migliore delle armi, può essere sensibile e dolce, ma anche biforcuta.

È vero mi ha impedito di premere il grilletto, e se gli servissi per qualcosa?
Non posso non pensare anche a questo.

E se mi ha lasciato in vita solo per un suo scopo?

Mi ha gettato via una volta, lo rifarà ne sono sicura quando avrà ottenuto ciò che vuole, mi butterà via come immondizia.
E al solo pensiero mi fa un male atroce al petto.
Il mio cuore è morto, sanguinante e pieno di ferite.
Spezzato dalla tenera età, senza amore, piangente senza provare quel sentimento che tutti descrivono, essere dolce.

No, io sono un errore, per lui non sono niente.
Non valgo niente.

Anche se io lo perdonassi, non mi fiderei di lui.

Anche se ormai non ho niente da perdere, tranne la vita.

Voce narrante.
Sira aveva mille pensieri mentre era distesa con gli occhi chiusi sul divano di Grimmould place, avvolta da una coperta di lana dai piedi fino al petto.

Riposava dolcemente agli occhi di Sirius, inginocchiato accanto a lei sul tappeto del salone.

Aveva curato le sue ferite ed era riuscito a fermare l'emorragia dai suoi polsi e a chiudere i tagli profondi che aveva il suo corpo.

Erano ormai passate due ore da quando l'aveva portata con sé, sembrava essere passata un'eternità invece erano solo le nove di sera.

Non l'aveva lasciata neanche per un secondo e le teneva la mano in modo ferreo pronto a non lasciarla più.
Era pronto a lottare per lei.

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