Di parole e Whisky

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Voce narrante.
Dopo quella conversazione avvenuta in cucina, Sira aiutò Hermione e Ginny a prepararsi per tornare a scuola.

Le due, avevano cercato di farla sciogliere in tutti i modi, ma fecero ben poco.
Ella era irremovibile, ma non le dispiaceva la compagnia delle ragazze, anzi la distraeva dai suoi conflitti interiori.

Ma purtroppo, quei momenti furono destinati a sparire, non appena Hermione,Ginny, Harry e i fratelli Weasley lasciarono Grimmould place, si palesò, dentro di lei, la sensazione che non li avrebbe più rivisti.

Certo la loro partenza, quella volta, le lasciò il segno, sentì la loro mancanza.
Ma non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce.

Sirius, invece, cominciò a vederla più spesso, Sira non si rinchiudeva più in stanza per giorni.
Si poteva dire che entrambi si facevano compagnia almeno fisicamente.

Ella si faceva vedere a pranzo e a cena, non le importava più se c'era Sirius seduto a quel tavolo insieme a lei, mangiava qualcosina e poi si rifugiava nel salotto a guardare il focolare scoppiettare nel camino.

Si sedeva per terra guardando le lingue di fuoco danzare, mentre il loro riflesso si mostrava sul viso della giovane.
Guardava quelle fiamme come se vedesse la sua anima bruciare, i suoi occhi non sbattevano e bruciavano come quel fuoco che divampava.

Sirius non osò disturbarla in quei momenti, anzi lui non le parlava affatto.
A volte, senza che Sira se ne accorgesse, sedeva sul divano alle sue spalle e la guardava, cercando di cogliere qualcosa in lei.

Ma ella rimaneva ferma senza far trapelare nulla.

Sirius per molti mesi la osservò, ma non si fece mai avanti, temeva di essere respinto nuovamente, ma allo stesso tempo voleva seguirla in ogni angolo della casa dove, Sira, si recava, notando che più volte si rifugiava in soffitta per molto tempo.

Si chiese che cosa facesse lassù.
Ma la risposta poteva dargliela solo lei.

Ma mai si sarebbe aspettato che le loro vite sarebbero cambiate drasticamente.

Fu il 16 giugno del 1996 quando quel pomeriggio l'ordine venne a sapere, dal professor Piton, che Harry si stava recando al Ministero.
Egli aveva avuto una visione, aveva visto nella mente di Voldemort il suo padrino venire torturato nell'ufficio misteri, ma ciò che il ragazzo non sapeva è che era tutta una menzogna.

Sirius era a casa e non poteva essere al Ministero, ma Harry era più che determinato a salvarlo.

Quando l'ordine seppe di questo messaggio, subito si mise in moto.
E quel giorno, Sirius, voleva andare in soccorso al suo figlioccio, ma mentre Malocchio, Tonks, Remus e Kingsley stavano per varcare la soglia d'uscita di Grimmould Place, una mano si aggrappò al braccio di Sirius.

Egli si girò bruscamente, incontrando gli occhi vacui di Sira, per poi portare lo sguardo sulla sua mano ferma sull'arto.

"Che stai facendo?" Domandò urtato.

Ella rispose "tu resti qui".

I presenti si girarono verso di lei guardandola con uno sguardo confuso, più di tutti Sirius .

Cercò di sottrarsi alla presa della ragazza, ma non ci riuscì, ella lo teneva stretto.
"Scordatelo, io ci vado!" Disse aspro.

Sira respirò profondamente e ribatté "se vai al Ministero ti farai solo uccidere, sei stato chiuso qui dentro per troppo tempo, non metto in dubbio che tu sai duellare, ma sei anche fuori allenamento, fossi in te non andrei a morire".

Malocchio ci riflettè su alle parole di Sira, rendendosi conto che ella aveva ragione, per cui disse a Sirius "forse è meglio che resti qui, Black".

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