Hogsmeade

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Sirius's pov.
Ormai è da un'ora che l'ho lasciata da sola nella stanza, e neanche un sibilo ho sentito per la casa.

So perfettamente che è una notizia
Che non passa inosservata, ma era mio dovere informarla.
Lo avevo rimandato già troppe volte, solo che mi preoccupa che non sia ancora uscita dalla camera.

Vorrei controllare che stia bene, se ha bisogno di me, invece rimango seduto a questo tavolo, con solo un bicchiere di Whiskey a farmi compagnia, ancora mezzo pieno.
Talmente che la sua reazione mi ha sconvolto non ho bevuto quasi per niente.

Beh Remus, la tua volontà è stata fatta ora sarà lei a decidere cosa fare dei tuoi beni.
Anche se lei vorrebbe che tu ci fossi, e anche io.

So bene che non potrò mai sostituirti, e che sei tu l'uomo che l'ha cresciuta, tu che hai visto i suoi primi passi, la sua prima parola il suo primo sorriso.
Remus, quanto ti invidio vecchio mio, chiamami ipocrita ma, volevo esserci io!
Che darei per far sparire quello sbaglio, che darei per poter essere stato nella vita di mia figlia.
Che darei per sentire la sua voce di bambina chiamarmi papà.

È un senso di colpa che non mi toglierò mai, anzi mi tartasserà fino alla mia morte.
E lo merito.

"... papà". Questo sussurro mi desta dai miei pensieri e lentamente mi giro verso l'uscio della porta.
Sira è lì in piedi, con gli occhi arrossati e con ancora il testamento di Remus nella mano sinistra.
Mi guarda con le sopracciglia inarcate ed io, istintivamente, mi alzo dall' sedia scostandola quasi violentemente.

Lei non sembra badarci, anzi non smette di guardarmi con gli occhi lucidi.
"Tesoro..."

Non finisco la frase che ella corre e mi abbraccia, singhiozzando sulla mia spalla.
Le circondo la schiena dolcemente stringendola a me.
"G-razie...G-razie" singhiozza.
Ed io non riesco a comprendere del perché mi stia ringraziando.
Non ho fatto nulla! Almeno credo.

"Scusami, piccola, ma non riesco a capire perché tu mi stia ringraziando, non ho fatto niente di che " affermo con onestà.
Lei in tutta risposta si stacca da me e mi guarda con i suoi occhi grigi, ora lucidi per via delle lacrime.
Ma anche se sta piangendo, i suoi occhi sono un qualcosa di unico.
Lei è unica.
"Invece hai fatto molto, da quando sono qui tu non mi hai lasciata neanche per un secondo, e ora mi hai reso questo" mi mostra il testamento "io credevo che Remus mi odiasse in punto di morte, volevo così tanto chiedergli perdono, e ora posso farlo" dice con un piccolo sorriso, ma io alzo un sopracciglio "e in che modo intendi farlo?"

"Bhe dopo la missione potrei prendermi cura di Teddy, potrei tornare a casa, forse potrei cominciare una nuova vita!"

Oh ecco cosa intendeva, bhe effettivamente non ci voleva certo un investigatore per capire le sue intenzioni, ma ciò vuol dire che lei non vuole restare con me.
Ha detto che vorrebbe tornare a casa, ma non mi ha incluso.
Forse vuole del tempo per sé, riflettere, il che non sarebbe di certo strano, ma ad essere onesto non voglio che se ne vada via da me, non ora che l'ho ritrovata.
Chiamatemi egoista se volete, ma io non ce la faccio senza di lei.

"Tutto bene?" Mi chiede ed io mi riscuoto dal mio pensare e la guardo intensamente.
Non voglio dirle che mi pesa che abbia preso questa decisione, infondo la vita è sua, non voglio obbligarla a restare.
È solo che vorrei che restasse ancora un po' con me.
"Sì, certo" forzo un sorriso " comunque lui non ti ha mai odiata, ma se prenderti cura di Teddy può farti stare bene, non posso non essere che contento per te" dico baciandole la fronte.
Lei non sembra convinta delle mie parole, il suo sguardo è confuso, il che ha ragione.
Le sto tenendo nascosto la mia paura.
"Sei sicuro? Non ti vedo convinto".

No, non lo sono, ma non te lo dirò.

"Certo! E sai che ti dico? Che andremo ad Hogsmeade oggi, andiamo a bere qualcosa ai tre manici di scopa, ti va?"

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