Auror

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Voce narrante.
Passarono quattordici anni e Sira crebbe con eleganza e bellezza.
Con capelli ricci ribelli che le cadevano sulle spalle, occhi grigi/azzurri Guizzanti e delle lentiggini erano disegnate sul suo viso candido e delle labbra carnose che la rendevano unica.

Remus non poteva essere più felice di vederla sorridere mentre leggeva un libro di incantesimi sul divano in casa sua.

Ma non era tutto roseo, Sira era molto ribelle e quando aveva scoperto che suo padre l'aveva abbandonata in lei si era tramutato un lato oscuro.

Scoprì questa verità a solo dieci anni origliando una conversazione tra lui e Moody.
Inutile dirvi che Sira soffrì molto per quello che aveva sentito.
Ma il suo dolore lo trasformò in odio tanto da voler desiderare la morte di suo padre.

Ben presto scoprì che suo padre era in prigione e quando Remus glielo disse, le sue parole furono "spero tanto che sia morto" lo disse con voce fredda e decisa e quasi spaventò il mannaro.
Remus si rese conto dai suoi occhi che la ragazza non era più la bambina dolce che aveva cresciuto.
Era diversa.

Molto forte di carattere e decisa, non aveva mai un dubbio e diceva tutto quello che pensava.

All'età di undici anni, quando arrivò la sua lettera per Hogwarts, ella la strappò in mille pezzi.
E ribadì più volte di non voler frequentare la scuola dove tempo addietro vi aveva frequentato Sirius, sapeva che tutti quegli studenti, compresi i professori, l'avrebbero screditata e questo non faceva che aumentare l'odio della ragazza.

Moody, allora, osservando Sira si rese conto che aveva un bel temperamento e i nervi al loro posto.
Così l'addestrò, insegnandole  tutto ciò che sapeva del mondo della magia e delle arti oscure il quale la giovane doveva tenersi alla larga.

E grazie a Silente, Sira, ottenne un permesso dal ministero che consisteva nel far usare la magia al di fuori della scuola.

Moody l'addestrò a combattere sia con la magia che con le lame, strumento che lei preferiva di più e che portava sempre con sé.

Remus era in disaccordo sulle decisioni della ragazza e soprattutto cercò di convincere Moody a non addestrarla ma non ci fu verso di convincere entrambi.
Sira partecipò anche ad alcune missioni con Malocchio e nonostante fosse molto giovane le portò a termine con successo, divenendo un'auror provetta.

Per Remus vederla affogare il suo odio nelle missioni e negli allenamenti d'addestramento, era una tortura ma non perché era un'auror, ma perché soffriva e tentava di nasconderlo, ma egli lo sapeva.

Quante volte l'aveva sentita piangere durante la notte, quante volte l'aveva sentita urlare e per lui era straziante sentirsi impotente.
Ma per quanto Remus si sforzasse di essere un buon padre, sapeva che lei aveva bisogno del suo vero padre, anche se Sira lo avrebbe negato all'infinito.

E fu proprio in una mattina di agosto, del millenovecento ottantacinque, che la vita di Sira Black stava per cambiare per sempre.

Remus's pov.

È così bella mentre legge il suo libro preferito, il ritratto di Dorian Gray.
Mi sembra così serena eppure non mi sembra vero che in lei c'è un'odio così forte.

E tra poco dovrà fare i conti con la verità e con la sua nemesi.
Suo padre.

Esatto! Tra poco i due si incontreranno e la cosa che duele è che entrambi non lo sanno.

Da quando Sirius è riuscito a scappare da Azkaban, qualche anno fa, lei non si è data pace.
Voleva in tutti modi cercarlo e di sicuro non perché era felice che sia scappato.

Non oso immaginare cosa succederà tra poco, ma sono ordini di Malocchio e io non posso sottrarmi.
Sira non può restare qui, sia io che Malocchio abbiamo delle missioni da compiere, e sebbene Sira sia molto brava nel suo ruolo da Auror provetta, Moody non vuole rischiare.

I seguaci di Voldemort sono tornati in auge come lui stesso, e il mondo magico non crede nel suo ritorno.
Persino Silente stesso è messo in dubbio dal ministro.

Stiamo cercando di raccogliere informazioni sui i loro movimenti e tra poco decideremo come fare con una riunione e Sira ne farà parte.
E al solo pensiero che padre e figlia si incontreranno mi massacra lo stomaco.

Sono il suo padrino, amo Sira e l'ultima cosa che volevo era vederla soffrire.
Non ho mai detto a Sirius che lei è viva da quando ci siamo ritrovati, da quando ho scoperto che lui è innocente.
Non gli ho detto niente.
Ma anche se lo avessi fatto non sarebbe cambiato nulla.
Lui non la voleva ancora prima che nascesse figuriamoci ora.
No, io sono suo padre e questo nessuno potrà cambiarlo.

Sono stato io la sua prima parola, io ho visto i suoi primi passi, io ho fatto si che non si sentisse sbagliata.

"Remus?" La sua voce, quanto è dolce e mi desta dai miei pensieri, mentre il mio sguardo cade su di lei che si aggiusta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Stai bene?" Mi chiede gentile e mi invita ad avvicinarmi a lei con un gesto del capo.

Io le sorrido e mi avvicino sedendomi al suo fianco "sto bene, piccola, solo un po' in ansia per la riunione".

Ella mi sfiora la mano di poco e mi guarda dritto negli occhi.
Mentre i suoi sono spenti sono vivi certo, ma scuri in un certo senso, non sono vispi come un tempo.
Sono scuri come un cielo senza stelle come se non vi fosse più vita in loro.

"Andrà bene, io invece sono emozionata è la mia prima riunione dell'ordine, so che è un po' stupido ma non posso nascondere questa emozione" dice con un sorriso raggiante e le sopracciglia aggrottate assumendo così un viso determinato.

Tipico di lei, si emoziona per il lavoro e non per altro.
Le missioni sono la sua ragioni di vita, non pensa ad altro non si è mai posta un'obbiettivo se non quello di diventare un'auror ma perché glielo ha detto Moody da sola non ha mai pensato a sé stessa.

Per carità so che ama cacciare i maghi oscuri, ma avrei preferito qualcosa di più bello per lei.
Avrei preferito che avesse scelto qualcosa sulla sua portata.

"Sarà meglio che ti prepari, Sira, tra poco dobbiamo andare" lei annuisce e si alza "certo, Rem" dice e si avvia verso il corridoio "non voglio certo fare tardi alla mia prima riunione!" Esclama da lontano mentre io ridacchio.
"Certo che no, tesoro" sussurro.

Allora Signore e Signori, buongiorno Spero che questo capitolo vi sia piaciuto è di passaggio ma tra poco arriveranno le situazioni succulenti.
Ma questo era più che altro per specificare l'andazzo di come Sira  sia cresciuta e niente Spero che vi sia stato gradito noi ci vediamo presto.
Buona domenica 😘😘😘

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