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«Perché hai gli occhi lucidi..?»
Merda.
Perché mi sto comportando così? Cosa mi sta succedendo?
Sto rivedendo Kalvin dopo settimane, dovrei fare i salti di gioia, non essere così.
Ma poi, così come? Com'ero? Cosa avevo?
«Mia, ci sei? Mi sembra si sia bloccato lo schermo..»
Non si era affatto bloccato lo schermo, ero solo io che non mi muovevo perché ero impegnata a pensare.
«Si, ci sono, tranquillo... Comunque non è successo nulla, è solo un po' d'allergia al polline, qui è pieno di alberi e fiori, sai come sono in questo periodo dell'anno..»
Di solito era così, quando ero più piccola il periodo tra maggio e giugno lo passavo starnutendo in continuazione, ma adesso non più così tanto, con il tempo l'allergia stava andando via, e ogni anno starnutivo sempre meno.
«Non lo so... Non me la racconti giusta, lo sai che puoi dirmi tutto, vero..?»
«Tranquillo, davvero, non è successo nulla, sennò ti avrei chiamato io stessa..» faccio un debole sorriso per sembrare convincente, ma peggiora solo la situazione, la sua faccia era sempre più contratta e corrucciata.

Sento dei piedi muoversi sui ciottoli, alzo lo sguardo per vedere a chi appartenessero, e li vedo, mi ero scordata di Federico e Benny, adesso stavano rientrando in hotel mano nella mano.
Benny continuava a filare dritto, mentre gli occhi di lui guardano i miei, si incatenano per un momento e poi si slegano, non volevo che Chiesa mi vedesse così.
Abbasso lo sguardo di nuovo sullo schermo, «Mia ti vedo un po' distratta..»
Non voglio litigare con Kalvin in questo momento, soprattutto oggi che è stata una giornata così bella ma così... Così.
«Mi stanno chiamando.. Devo andare..» e questa è l'ultima frase che dico prima di chiudere la videochiamata.

Rientro in hotel, non avevo fame, ma so che dovevo mettere qualcosa sotto i denti, così mi dirigo in sala da pranzo.
Federico e Benny sedevano lungo il lato destro del tavolo, tra Barella e Spinazzola, mentre io, trovo un posto vuoto accanto Matteo, nel lato sinistro.

Il telefono inizia a vibrare, un messaggio, poi un altro, ma io ignoravo quel rumore.
Nel piatto di fronte a me c'era una bistecca ancora calda, prendo forchetta e coltello, e ne taglio un piccolo cubetto, lo metto in bocca e mastico.
Mastico, mastico, ma il boccone non scende giù, no.
Un altro messaggio ancora.
«Mia, ti stanno arrivando un po' di messaggi..»
Era sempre gentile lui, i suoi toni erano sempre delicati e rispettosi. Pessina voleva solo cercare di aiutarmi, gliene ero grata per questo, ma in questo momento non riuscivo a parlare.
«Lo so» fu tutto quello che riuscii a dire.
«Non rispondi..?»
«Non mi va..» Deglutii, non so cosa, non so chi, forse il mio senso di colpa per aver fatto litigare Federico e Benny, forse il mio senso di colpa per come ho trattato e sto trattando Kalvin.

Ma adesso Federico e Benny hanno chiarito..
Mi ricorda il mio subconscio.
Lo so, hanno chiarito, ma già in precenda non stavano passando dei bei momenti insieme, e forse, in qualche modo, ho aggravato la situazione.

Kalvin ti perdonerà e lo sai, in fondo non hai fatto nulla di male..
Lo so, abbiamo passato cose ben più peggiori di una giornata "no", ma mi sembra di non stargli dando abbastanza attenzioni, abbastanza rassicurazioni.

Il telefono di mio padre inizia a squillare, alza lo schermo, e risponde.
«Si, è qui, un secondo che te la passo..»
Si alza dalla sua solita sieda e viene verso di me.
Mi porge il suo telefono e dice «È per te..» guardo e trovo il suo nome, è Kalvin, ancora.
«Pronto?» Parlo a bassa voce per non farmi sentire da tutti i presenti.
«Cosa sta succedendo Mia..?» La sua voce era dura, severa, pronta a puntare il dito.
«Non voglio litigare in questo momento, ci sentiamo dopo» e chiudendogli in faccia per la seconda volta, mi alzo e ritorno il telefono a mio padre.
Non voglio più mangiare, tanto sarebbe inutile, i bocconi non scendono e non mi saziano, dunque, è inutile rimanere qui.
«Vado a letto..» dico a mio padre che nel frattempo mi dà un bacio in guancia.
«Va tutto bene tesoro?» dice lui un po' preoccupato.
«Si, tranquillo..» anche qui sorrido.

109 || Federico Chiesa ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora