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«Sono incinta.»
Quelle parole mi sembrano tanto lontane, sembra quasi le avessi sognate.

Era incinta.

Non sapevo cosa dire, cosa pensare.
L'aria mi mancava, non c'era più ossigeno nei miei polmoni, fortunatamente ero ancora seduta sul letto che mi sostiene e non mi permette di cadere.

Sento la mano di Federico sulla mia spalla, fino ad allora il ragazzo non aveva spiccicato parola, era stato lì in silenzio, ad ascoltare, ad affrontare quella chiamata con me, senza mai intromettersi però.

«Mia... ci sei?» la voce di Sarah mi fa tornare alla realtà.
«Sei incinta...» sussurro, provando a metabolizzare quelle parole.
Non ci credevo.
«É... é...» cerco di farfugliare qualcosa.
Anzi, non "qualcosa", sapevo benissimo cosa chiederle, ma avevo paura della risposta.

Dimmi che non è come penso.
Dimmi che non è di Kalvin.
Ti prego.
Dimmi che è uno scherzo, che tu e Kalvin vi state prendendo gioco di me.

«É di Kalvin..?» finalmente ci riesco.
La sento sospirare attraverso il display.
«Sì.»
Ho la bocca secca, asciutta, non riesco a parlare.
Come per istinto afferro la mano di Federico che si muoveva su e giù per continuare ad accarezzarmi la spalla, la prendo e la stringo.
Volevo un appoggio.
Mi sarei immaginata tutto, ma non questo.
«Ne sei sicura?»
Continuavo a sperare che si sbagliasse, che magari era andata a letto con qualcun'altro, non poteva essere Kalvin, non doveva essere lui.
«Si Mia, ne sono sicura...»
«Da quanto tempo lo sai..?»
Avevo le lacrime agli occhi, era un incubo.
«Da qualche settimana...»
«Ah...» pausa.
«E lui lo sa? Glielo hai detto..?»
«Ancora no...»
«Perché?»
«Ho... ho paura di come potrebbe prenderla, non so che fare. L'unica cosa che so è che voglio tenerlo...»
«Perché lo stai dicendo a me? Dovresti parlarne con lui...»
Non ci stavo capendo niente. Mi sentivo ubriaca, mi girava la testa, le parole erano rumori, non ne capivo più il significato, volevo solo chiudere gli occhi e svegliarmi come se non fosse successo nulla.
«Perché, nonostante mi faccia male ammetterlo... tu lo conosci di più...» si ferma «Secondo te come potrebbe prenderla..?» mi domanda in punta di piedi.
Una lacrima mi riga la guancia destra.
Un ghigno però curva le mie labbra.

Non me lo stava chiedendo davvero.
Prima se lo scopa, rimane incinta e poi chiede a me un parere?!
Non stava succedendo davvero.

«Come ti ho già detto, a luglio ho avuto un ritardo e lui già si sentiva pronto a mettere sù famiglia, quindi...»

Lascio la mano a Federico, sposto le lenzuola e mi alzo dal letto.
Inizio a camminare per la stanza, non riuscivo a rimanere ferma.

«Sarah... hai 21 anni... sei sicura di voler tenere questo bambino..?»
«Sì Mia, non intendo cambiare idea.» mi risponde decisa, senza esitazione.
Mi passo una mano tra i capelli un po' annodati.
Abbasso lo sguardo, ero ancora nuda, avevo un piccolo livido nell'interno coscia sinistro proprio sotto l'inguine.
Sospiro.
«Non so cosa dirti Sarah, davvero... Sinceramente non mi sento di congratularmi, o di farti gli auguri. Mi hai fatto male... voglio che tu questo lo capisca. Mentirei se ti dicessi che mi ha fatto piacere sentirti, perché la verità è che non è stato così, e in più non mi aspettavo... questo.» dico riferendomi alla gravidanza.
«Lo so, non pretendevo la tua allegria quando ho deciso di chiamarti, lo so che sei arrabbiata con me e con Kalvin, spero solo che il tempo possa guarire le ferite. Sei una persona davvero importante per me...»

Un sorrisino mi spunta sul viso.
«Se lo fossi stata ci avresti pensato più di due volte prima di inciampare per caso sul cazzo del mio ragazzo, per poi farti mettere incinta.»
Avevo studiato quelle parole, volevo che lei soffrisse, volevo farle male, non mi interessava di apparire immatura.
Le mie mani erano congelate, iniziavo a sentire un po' di freddo nonostante fosse agosto inoltrato.
«Mia, ti prego...»
Non le do neanche il tempo di completare la frase.
«Ciao Sarah.»
Stacco il telefono dall'orecchio e premo il bottone rosso per chiudere la chiamata.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 14 ⏰

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