13

1K 43 10
                                    

Piano mi alzo dal letto per non svegliare gli altri, esco dalla stanza lasciando la porta socchiusa e attraverso il buio corridoio.

Chi stava litigando?

Scendo le scale, percorro la sala da pranzo, ed esco dall'ingresso.

Federico è di spalle, vedo solo la sua testa mora e la sua schiena è rigida, Benny se ne sarà già andata.

«Che cos'è successo?»
Lo prendo alla sprovvista. Si gira di scatto verso di me, quasi spaventato, l'ho richiamato dai suoi pensieri, dal suo mondo.
La luce della luna gli illumina metà viso, le sue linee sono dure, severe.
Non sorride, le sue labbra rimangono ferme, i suoi occhi non sono piegati, ma fissi su di me, mi guardano soltanto.
Ha uno sguardo accusatore, un'emozione che non sono abituata a vedergli in faccia.
Sembra quasi arrabbiato, ma non riesco a capire con chi, io non ho fatto nulla.

Forse è arrabbiato con Benny?
Perché prima stavano litigando?

Con la stessa espressione liscia, inizia a camminare verso di me, io non dico una parola, sono solo confusa.
È sempre più vicino, sempre con lo stesso viso.
È davanti a me, ma non si ferma, continua a camminare, fino a quando non rientra in hotel.
Sono sola.
Lui non ha risposto alla mia domanda.
Non sarà stato un comune litigio, questo non è il Federico che ho imparato a conoscere in questo mese, non è il Federico sempre disponibile e socievole, con il sorriso sempre stampato in faccia.
Cosa sarà mai potuto succedere per togliere tutta la felicità dai suoi occhi?

Mi siedo sulle scale d'avanti la porta dell'hotel, mi avvolgo con le braccia, alzo lo sguardo ed ecco la luna.
Un cerchio rotondo e pallido domina il cielo notturno.
Da piccola, con mia madre nelle sere estive sul nostro balcone la ammiravamo, mi aveva insegnato a capire quali fossero i suoi occhi, il naso e la bocca.

«Luna, tu che sai tutto, tu che te ne stai sempre zitta, tu che stai sempre lassù a guardarci, puoi dirmi cosa sta succedendo? Perché io in questo periodo non sto capendo nulla.. Non so cosa stia facendo con Kalvin, non so perché mi sia arrabbiata così tanto con lui.
Non so cosa stia succedendo con Federico, sento questa forte chimica tra noi, ma siamo soltanto amici, amo quando stiamo insieme, so che posso fidarmi di lui, è il mio consigliere e custode di pensieri, ma a volte proprio non lo capisco... A volte è lunatico, dalla gioia può passare alla tristezza in due secondi forse.»
Fin da quando sono piccola parlo con la luna, dico a lei le cose più profonde, perché so che non le potrà raccontare a nessuno, neanche al sole, sono destinati a non incontrarsi mai, quando c'è l'uno non c'è l'altro.

Ripenso alla chiamata di oggi.
La mia amica Sarah mi ha raccontato che l'hanno assunta a tempo indeterminato in un'agenzia di Londra, sono davvero felice per lei, se lo merita. So quanto ha studiato e quanti sacrifici ha fatto per arrivare fino a dove è oggi.
Ripensandoci, ho conosciuto Sarah alle elementari, mi ricordo che fin da subito siamo diventate amiche. Abbiamo continuato alle medie, fino al diploma, mentre poi ci siamo separate all'università.
La cosa che amo della nostra amicizia è che anche se non ci vediamo quasi mai, per i nostri compleanni facciamo di tutto per stare insieme.

Dopo un po' decido di tornare dentro, mi fermo davanti la camera di Federico che, ormai conoscendolo, stanotte non chiuderà occhio.
Continuo il corridoio, apro la porta che avevo lasciato socchiusa, la stanza è riempita da un piacevole soffio fresco di vento, mi sdraio sul letto e chiudo gli occhi.

-

Scendo le scale insieme agli altri per andare a fare colazione.
Mi piazzo davanti al lungo tavolo pieno di prelibatezze. Oggi avevo voglia di nuovo, non mi andavano le solite due fette di pane e cappuccino, così opto per latte e cereali.

109 || Federico Chiesa ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora