19: Clarification

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Le lezioni di oggi sono andate bene.
Domani ci sono le prove generali e dopodomani la registrazione.

Sono sul divano tra la cucina e le camere, mentre passo un po' di tempo al telefono.

Gli altri sono tutti sparsi in vari gruppetti mentre chiacchierano e scherzano tra di loro. Alcuni ballano nella zona delle scalinate, altri giocano a carte facendo baccano sul divano in cucina.

Sento il divano abbassarsi, alle mie spalle, nella penisola esterna del divano.

<<Ti va di parlare...?>> sento la sua voce e riesco a percepire un pò di insicurezza.
Spengo il cellulare e mi giro nella sua direzione, restando stesa sul divano.
Annuisco, in silenzio.
<<Vieni, andiamo di là>> gli faccio segno di seguirmi e cammino verso la mia camera, seguita da lui.

Lo faccio entrare e poi chiudo la porta.

Si siede sulla punta del mio letto e sospira, io resto in piedi davanti a lui.

Questa situazione è leggermente imbarazzante.
Dovrei dire qualcosa? Dovrei aspettare che inizi a parlare lui?

<<Scusa, non volevo rispondere in quel modo l'altra sera...>> si gratta la testa, anche lui un po' imbarazzato come me.
<<Volevo solo farti calmare e mi hai mandata a fanculo davanti a tutti Alex>>
<<Ero nervoso per altro e me la sono presa con te ingiustamente, ma ti giuro che non avrei mai voluto trattarti così male e non so cosa mi sia effettivamente preso...>> inizia a parlare velocemente, non connettendo bene le parole e senza farmi capire nulla.

Mi avvicino, eliminando quei pochi metri di distanza che ci separavano, e avvolgo le mie braccia attorno al suo collo.
<<Shhhh...scuse accettate, ma non farlo mai più>>
Mette le sue braccia attorno ai miei fianchi, ricambiando l'abbraccio.
<<Sono un coglione, lo so>>
<<Un pochino>> bisbiglio, annuendo.

Interrompo il nostro contatto, per stendermi sul letto e fargli spazio accanto a me.
Mi affianca e poi mi abbraccia di nuovo.
Mi stringe più forte, poggiando delicatamente la mia testa sul suo petto.

Porto una mano tra i suoi capelli e inizio a giocare con i piccoli ciuffetti mori.
Abbassa un pò la testa, per sorridermi dolcemente e io ricambio.

<<Mi sei mancato Malinconia>>
<<Anche tu piccola>>

Segue altro silenzio e nessuno dei due ha la minima intenzione di muoversi da questa posizione.
Mi sento bene, qui con lui.

Sento delle notifiche dal mio telefono e senza allontanarmi troppo, lo afferro.
Lo sblocco e vedo che mi sono arrivati 4 messaggi, da un numero che non ho salvato in rubrica.

Da un numero sconosciuto:
Hey principessa non ci sentiamo da un pò, tutto bene?
Ho visto che sei entrata ad amici
Rispondi appena puoi 😘

Alla vista di quel nomignolo mi salgono i brividi.
Lui mi chiamava così, fino a 5 anni e mezzo fa. Poi se ne è andato e non l'ho più visto o sentito.
Sinceramente mi stava bene, perché non voglio avere nulla a che fare con un essere del genere.

Che cazzo vuole da me ora? Mi ha portato via una delle persone più importanti nella mia vita, pretende anche che gli risponda?
Non gli permetterò di rovinarmi di nuovo la vita, ora che sto bene.

<<Tutto bene, Grace?>> mi chiede con un briciolo di preoccupazione
<<Eh? Sisi, tutto bene...>> mi risveglio dai miei pensieri.

Poso il cellulare, decisa a ignorare quei messaggi.

<<Chi era al telefono? Ti vedo un po' pensierosa>>
<<Nessuno, non era nessuno>> rispondo un pò fredda, ancora scossa.
<<Ho fatto qualcos'altro di sbagliato?>> si tira su e mi guarda, insicuro
<<Nono, sta tranquillo. Tu non c'entri nulla. Torna qua dai>> gli sorrido dolce, riavvicinandolo a me.

Sospira, tra i miei capelli.
<<Ti voglio bene, Grace, davvero tanto. Ti giuro che non mi comporterò mai più in quel modo>> sospira
<<Te ne voglio anche io Malinconia...>>

"Volerti bene"

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Spazio autrice.
Ciaoo, scusate ma ieri non sono riuscita ad aggiornare<33

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