malinconia
/ma·lin·co·nì·a/
sostantivo femminile
1. Stato d'animo di vaga tristezza, spesso alimentato dall'indugio rassegnato o addirittura compiaciuto, nell'ambito di sentimenti d'inquietudine o delusione.
Storia iniziata: 2021
Storia conclusa: a...
<<Ragazzi, sedetevi tutti sulle gradinate. Vi devo far vedere una cosa>> ci richiama Maria e noi quindi ci raduniamo nella sala delle gradinate.
Lo schermo della TV mostra, dopo una decina di secondi, un disco d'oro con su la foto di Alex. In sottofondo parte Sogni al cielo.
Tutti applaudiamo, mentre Alex sorride fissando la TV, e molti si alzano per ballare sulle note della sua canzone. Luca lo fa alzare e lo abbraccia subito, lo stesso fanno Albe e Nunzio.
Mi alzo e mi avvicino, aspettando che Nunzio smetta di stritorarlo.
<<E bravo Alex>> gli dà qualche pacca amichevole sulla spalla e l'altro ride.
Poi mi guarda e io apro le braccia, pronta ad abbracciarlo.
<<Ma non sono...stanco di urlare sogni al cielo>> canticchio vicina al suo orecchio, quando lui ricambia il mio abbraccio. Gli lascio un bacio nella zona tra il collo e l'orecchio, poi mi faccio da parte così che anche gli altri possano congratularsi con lui.
<<Dai, andate nel giardino sul retro>> ci dice Maria e, dopo che tutti gli hanno fatto i complimenti, usciamo fuori in giardino.
Troviamo dei palloncini, una torta, dei festoni e il disco d'oro. Tutto quello che ci serve per festeggiare il traguardo di Alex.
Luca, Albe e Serena prendono tutto e lo portano in casa. Alex invece prende il suo meritatissimo disco tra le mani.
Quando mi trovo Alex accanto lo guardo e sul suo volto c'è un sorriso a 32 denti. Uno di quei sorrisi sinceri, che ti fanno venir voglia di sorridere a tua volta.
<<Hai capito Malinconia...di successo il ragazzo>> lo prendo in giro e lui ridacchia. <<Oh però so proprio bello in questa foro>> commenta, osservando la foto. <<Pure modesto>> aggiungo.
<<Ecco, mettilo vicino ai nostri>> gli dice Luca, quando arriviamo di nuovo nella sala delle gradinate. Alex fa come detto. <<Ahhh so troppo troppo contento>> Luca lo abbraccia di nuovo.
Ci spostiamo in cucina e io mi avvicino al bancone, dove Albe ha posato la torta, e la apro per metterci su la candelina color oro. Gli altri attaccano i festoni e sistemano i palloncini.
Quando è tutto pronto, accendo la candelina, e prendo la torta per spostarla a tavola.
<<Disco d'oro a tee...Disco d'oro a tee...>> canticchiano gli altri e io mi unisco. <<E per Alex Hip-Hip-Urrà>> urla Luca, tirando fuori il suo lato casinista.
Poso la torta davanti ad Alex.
<<Attento a non far prendere fuoco ai capelli Malinconia. Sinceramente non so quanto staresti bene pelato>> gli dico, notando che si è avvicinato un pò troppo alla fiamma della candelina. <<Prederirei non scoprirlo mai. >> fa una smorfia, sistemandosi il ciuffo ribelle.
Festeggiamo tutti insieme poi, quando si fa ora di andare a letto, quasi tutti ci salutano.
Io mi metto a lavare i piatti che abbiamo usato, ascoltando un pò di musica con le cuffie.
Canticchio "Another love" e sento due braccia avvolgermi dai fianchi. Riconosco subito il profumo del ragazzo che mi sta stringendo tra le sue braccia e trattengo un sorrisino.
Alex mi sfila gli auricolari.
<<Come mai così affettuoso stasera?>> gli chiedo, quando lui si abbassa per poggiare il mento sulla mia spalla. Gli lancio un'occhiata attraverso lo specchio davanti a noi. <<Sono solo di buon umore>> mi risponde lentamente, con la voce assonnata. <<E sei pure stanco a quanto pare>> finisco di lavare l'ultimo piatto, poi mi giro verso di lui.
Lancio un'occhiata alle sue spalle e vedo che ormai siamo soli.
<<Contento per il disco d'oro?>> <<Che domanda è scusa? Non posso mica essere triste>> ridacchia. <<Ah da te mi aspetterei di tutto Malinconia>>
<<A proposito di disco d'oro, non me lo merito un premio?>> tira sù un angolo della bocca, fissandomi le labbra. <<In effetti, non so quanto te lo meriteresti>> mi tocco il mento con l'indice e il pollice. <<Ma se sono perfetto. Ammettiamolo, un ragazzo migliore di me non si può trovare>> <<Oggi la modestia a base di tutto proprio>> rido. <<Dico solo la verità>> alza le spalle.
<<Non avevi sonno tu?>> <<Ah il sonno può aspettare>>
Torna a fissarmi le labbra e nei poi mi guarda negli occhi, come per chiedermi il permesso di baciarmi. Ah secondo lui potrei dirgli di no?
Mi sporgo in avanti per baciarlo e lui aumenta la stretta sui miei fianchi. Gli stringo le braccia dietro al collo e inizio a giocare con qualche suo ciuffo.
Quando ci stacchiamo, ormai a corto d'aria, mi viene da sorridere.
Forse è vero che un ragazzo migliore di lui non lo potrei trovare, ma meglio non dirglielo o finirebbe per montarsi la testa.
"Fiera dei tuoi traguardi"
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
