malinconia
/ma·lin·co·nì·a/
sostantivo femminile
1. Stato d'animo di vaga tristezza, spesso alimentato dall'indugio rassegnato o addirittura compiaciuto, nell'ambito di sentimenti d'inquietudine o delusione.
Storia iniziata: 2021
Storia conclusa: a...
Terminata la registrazione, lasciamo lo studio e torniamo in sala relax. Vado verso il bagno, per avere un attimo un momento da sola.
Mi chiudo la porta alle spalle e mi perdo tra i miei pensieri, fissando il vuoto. Guido per me era ormai un amico e avrei voluto che vincesse, ovviamente.
La sua uscita mi ha rattristato ma purtroppo so che non sarà l'unico che mi abbandonerà in questo percorso e che magari la prossima ad uscire potrei essere io.
Tiro un sospiro e poi mi avvicino al lavandino per rinfrescarmi il viso, poi torno dai miei compagni.
Tutti hanno un'espressione triste sul volto. Il fatto che siamo tutti dispiaciuti della sua uscita, fa capire quanto Guido sia un ragazzo speciale.
Mi siedo su uno dei gradini vicino a Luigi, che è tra di noi uno dei più sconvolti da quest'uscita. Nessuno dei due sembra voler parlare e io sospiro.
<<Mi mancherà non averlo più in stanza con me. So che lui non smetterà di ballare e che proseguirà con la sua carriera, ma mi farà strano non vederlo più tutti i giorni>> rompe il silenzio il ragazzo al mio fianco, con gli occhi lucidi.
Prima che io possa rispondere ci si avvicina Carola e Luigi la prende dai fianchi e la avvicina a sè, senza dire nulla. Lei all'inizio sembra sorpresa, ma poi rilassa i muscoli e ricambia la stretta. Si abbracciano, facendosi del bene a vicenda. La vista di questi due mi provoca un accenno di sorriso.
Entrambi non vogliono ammettere di aver bisogno dell'altro, ma nei momenti no sono sempre pronti a sostenersi. Sono così belli insieme... Spero che si rendano conto di quel che provano, prima che sia troppo tardi per provarci.
Mi alzo, decisa a lasciargli il loro momento e recupero le mie cose. Gli lancio un ultimo sguardo e vedo che Carola gli sta sussurrando qualcosa, forse per farlo calmare. Apro la porta ed esco, dirigendomi verso la casetta.
L'aria fredda mi invade e mi stringo nella giacca. Abbasso lo sguardo sull'asfalto e noto il riflesso degli alberi in qualche pozzanghera qua e là. Ispiro e chiudo gli occhi per un secondo.
Sento un calore avvolgere il mio corpo da dietro e poi un profumo che ho già sentito mi invade le narici. Il ragazzo che mi ha appena abbracciata mi affianca, continuando a tenere un braccio sulle mie spalle.
<<Tu mi devi spiegare come fai a non avere freddo, io sto letteralmente gelando>> dico notando che ha solo una maglia a maniche corte nera e una giacca abbastanza leggera. <<Non hai mai visto il freddo di Milano in Inverno...per me questo non è nulla>> alza le spalle <<Freddolosa come sono non potrei mai vivere a Milano allora>> <<E io che ti volevo anche invitare a fare un giro in Duomo, una volta usciti di qua...>> <<Mhhh, allora forse potrei fare un'eccezione>> <<Stai dicendo che moriresti dal freddo per me, quindi?>> <<Per Malinconia questo ed altro>> gli sorrido prima di entrare dal cancelletto, seguita da lui.
Si è comportato normalmente, ma so che anche lui ci è rimasto male per l'uscita di Guido. Lui era un pezzo fondamentale del gruppo e, a chi più e a chi meno, mancherà a tutti.
"Milano"
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