62: Happy birthday

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01/04

<<Hey, svegliati Grace>> mi sento scuotere e faccio qualche verso di disapprovazione.
<<Dai che facciamo tardi altrimenti>> si lamenta e io allora mi arrendo.
Piano piano apro gli occhi, trovando tutto ancora buio.
Accanto al mio letto c'è Alex, che fino a poco fa provava a farmi svegliare.

<<Mi spieghi perché sei qui? Ti piace fissarmi mentre dormo?>>
<<Volevo solo essere il primo a farti gli auguri.>> alza le spalle
<<E quindi decidi di svegliarmi...>> lancio uno sguardo all'orologio sel comodino accanto al mio letto <<MEZZ'ORA PRIMA?>> lo guardo male.
<<Shhh, abbassa la voce che gli altri dormono>> mi dà un colpetto sulla nuca. Io lo colpisco di rimando.
<<Non osare mai più. Quello che viene picchiato qui sei te>>

<<Andiamo un pò fuori?>> mi chiede e io annuisco.
<<Tanto ormai mi hai svegliata>> alzo le spalle.

Mi alzo dal letto e prendo una coperta, poi lo seguo in giro per la casa fino a quando arriviamo nel giardino sul retro.

Mi siedo sul divano, incrociando le gambe, e mi metto la coperta addosso.
Quando Alex si siede accanto a me tiro su la coperta anche a lui.

Mi mette un braccio intorno al collo e mi avvicina a sè, scompigliandomi un pò i capelli.
<<Auguri Gracina>>
<<Grazie, ma non c'era bisogno di trasformare i miei capelli in un cespuglio>>
Rifletto un attimo sulle sue parole.

<<Aspe, come mi hai chiamata?>> alzo un sopracciglio, guardandolo.
<<Gracina.>> ripete.
<<E posso sapere il motivo?>>
<<È la conseguenza di essere amico di Carola e passarci del tempo insieme>>
<<Già, quella ragazza ti sta portando sulla cattiva strada>> annuisco.
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Saluto Raffa ed esco dalla sala, incamminandomi verso la sala relax.
Mentre cammino nei corridoi canticchio la canzone che sto preparando per la prossima puntata.

Arrivo in sala relax e trovo Alex appoggiato al muro, che guarda un punto nel vuoto.
Si accorge della mia presenza e porta lo sguardo su di me, poi si avvicina.

<<Che ci fa qua? Non avevi lezione>> dico confusa.
<<È il tuo compleanno quindi sono venuto a prenderti, da vero gentleman quale sono.>>
<<Ma per piacere>> lo spingo leggermente.

<<Vieni, ho una cosa per te>> mi afferra la mano e mi fa sedere su una gradinata, dove è appoggiato il suo zaino.

Fruga nello zaino e poi tira fuori una scatolina.

<<Questo è il tuo regalo di compleanno, Gracina>>
<<Ancora con sto Gracina?>>
<<Si, ormai ti appartiene>>
Sbuffo e poi prendo la scatola.

La apro e dentro ci trovo una collana e un bracciale fatti con dei cristalli.
Riconosco che la collana ha un piccolo pezzo di ametista burattata, mentre il bracciale sembra essere fatto di quarzo rosa.

<<Oddio Alex, grazieeee>> li tiro fuori dalla scatola e inizio ad ammirarli.
<<Era da un pò che mi chiedevi di farti un bracciale, quindi eccoti accontentata. Alla fine ho deciso di farti anche una collana, che spero ti piaccia>> mi sorride e io lo faccio a mia volta.

Alzo lo sguardo su di lui e noto che la collana è uguale alla sua, ma soltanto con una pietra diversa.
Sorrido ancora di più, facendo apparire le mie fossette.

<<Madonna grazie grazie grazie. Aaaaa ti adoro>> lo abbraccio di slancio e lo stringo forte.
Lui mi afferra stringendomi i fianchi, dopo che io mi son tuffata su di lui.

<<Dai, dammi la collana che te la metto>> dice ridacchiando, mentre mi accarezza un pò la schiena.
Mi stacco da lui e gli dò la collana, girandomi di spalle.

Mi sposta i capelli in un lato, poi mi mette la collana.
Prima che io mi giri di nuovo, mi lascia una bacio dietro al collo e io mi sento arrossire.

<<Andiamo a casa, sarai stanca>> si alza e prende il suo zaino.
Io mi infilo anche il bracciale al polso, poi afferro lo zaino e lo seguo fuori dagli studi.

<<Veramente, sono stupendii. Sei bravissimo Ale>> continuo ad ammirare i miei regali di compleanno, sorridendo come una bambina.
<<Lo so, è un talento naturale>> alza le spalle e io ridacchio, troppo contenta per commentare il suo egocentrismo.

Mi afferra la mano e fa intrecciare le sue dita alle mie, mentre continuiamo a camminare.

Arrivati vicino al cancello della casetta, lascia la mia mano e si posiziona dietro di me comprendomi gli occhi.
<<Ma...>>
<<Cammina, ti dico io quando salire i gradini>>
<<Sicuro che mi avvisi e che non mi fai finire all'ospedale?>> chiedo titubante.
<<Non esagerare e fidati>>

Mi guida fino alla fine dei gradini, ma a quanto pare ne dimentica uno perché rischio di finire a terra.
Fortunatamente almeno mi ha fermata prima che cadessi sul serio.
<<Seh, poi io ero quella che esagerava eh>>
<<Vabbè, almeno non sei caduta>> dice mentre continuiamo a camminare.

Toglie la mani dai miei occhi e ci metto un attimo ad abituarmi di nuovo alla luce.

Vedo la porta della casetta chiusa e le tende tirate completamente, quindi capisco.
<<Ma dai, non dovevate davvero>> lo guardo sorridendo.
<<Dai, entra>> mi sorride anche lui e poi entriamo.

<<Auguriii>> urlano tutti appena mi vedono e io ridacchio.

Carola corre ad abbracciarmi, facendomi quasi finire addosso ad Alex che è dietro di noi.

Ceniamo con la pizza e mi costringono a sedermi a capotavola, mentre accanto a me si siedono Alex e Carola.

Poi arriva il momento della torta e Alex si alza per prenderla dal frigo.
La tira fuori e ci mette su le candeline, accendendole.
Inzia ad avviarsi verso di me, per portarla al tavolo.

<<Tanti auguri a te...>> inizia a canticchiare e gli altri lo seguono.

<<Tanti auguri a Grace, tanti auguri a teee!>> terminano la loro esibizione canora ed Alex poggia la torta davanti a me.

Gli sorrido e mi sento grata per avere certe persone al mio fianco.

<<Scusate, ma prima di mangiarla vorrei saperlo, chi ha preparato la torta?>> chiedo titubante.
<<Tranquilla, l'ho fatta io. Non avrei permesso a qualcun'altro avvelenarci>> mi risponde Luigi.
<<Menomale che ci sei Gigi, altrimenti campavamo solo di pasta al sugo>> afferma Carola.

"Buon compleanno"

"Buon compleanno"

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