68: Thinking about others

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Rientro dalle lezioni e mi chiudo la porta della casetta alle spalle.

<<Buonasera raga>> saluto Albe, Luca e Nunzio che sono in cucina.
<<Hey Grace>> ricambiano il mio saluto anche loro.

Poso lo zaino a terra, vicino a quello degli altri.
Voltandomi verso la sala delle gradinate vedo Luigi, che ha un'aria un pò triste e anche arrabbiata.

<<Successo qualcosa?>> chiedo cercando di non farmi sentire, indicando poi il mio amico a qualche metro da noi.
<<Ha litigato di nuovo con Alex>> mi risponde Albe, anche lui a bassa voce.
<<oh, allora vado da loro>> li saluto, dirigendomi verso il mio amico.

<<Hey Gigi>> mi avvicino, sedendomi accanto a lui.
Lui mi saluta con un cenno del capo.
<<Che è successo stavolta?>>
<<È arrivato un altro guanto di sfida e siamo finiti a litigare di nuovo>> sbuffa.
<<Come ti senti?>>
<<Mi dispiace con lui, però certe volte mi fa incazzare così tanto che non riesco a controllarmi>> mi guarda.
<<Lo so, certe volte il suo carattere non è facile fa gestire.>> annuisco.
<<Certo che pure te non scherzi eh, ammettiamolo>>

Avvolgo un braccio attorno alle spalle di Gigi e lo avvicino a me.
Gli lascio un veloce bacio tra i capelli e poi glieli spettino un pò, sentendolo ridacchiare.

<<Parla lei...>> mi indica con la mano, una volta che io l'ho lasciato andare, e lo guardo male.
<<Vorrei farti notare che senza di me qui dentro non sareste sopravvissuti nemmeno un mese, tu e l'amichetto tuo>>
<<Te lo lascerò credere, non mi va di infrangere le tue certezze.>> commenta lui.

<<Vai da Alex dai. Sembrava arrabbiato anche lui e credo abbia bisogno della sua dose giornaliera di Grace>>
<<Tutti ne avete bisogno>> mi alzo e lo guardo con fare altezzoso, poi vado verso la camera verde.

Mi fermo avanti alla porta e lo trovo steso sul letto, con il cuscino sopra la testa.
Busso leggermente al lato della porta, per far sì che si accorga della mia presenza.

Solleva un pò il cuscino dalla testa e mi guarda.
<<Posso?>> chiedo e lui annuisce subito.
Oltrepasso la porta e poi la chiudo.
Lui sposta il cuscino, scoprendosi il volto.

<<Mi hanno riferito che hai bisogno della dose quotidiana di Grace>> mi avvicino al suo letto.

Quando ci sono davanti, allarga le braccia e basta.
Senza pensarci due volte mi stendo anche io, lasciando che mi stringa forte.

<<Vuoi parlare di quello che è successo?>> chiedo cauta.
<<No, resta qui e basta.>> mi risponde subito e devo ammettere che il mio cuore un pò si scioglie.

Mette la testa nello spazio tra l'incavo del mio collo e il cuscino e lo stento aspirare contro la mia pelle.

<<Ti ho mai detto che hai un bel profumo?>>
<<No, non lo hai mai fatto Malinconia>>
<<Beh, ora te l'ho detto>>

Se questi due non si muovono a far pace, non mi ritengo responsabile delle mie azioni.

<<Luigi caratterialmente mi ricorda un sacco mia sorella>> dice dopo un pò, spostando la testa sul cuscino e iniziando a giocare con i miei capelli.
<<Ti manca, lei?>>
<<Se devo essere sincero, si e anche tanto. Le voglio un bene immenso.
Non sono un fratello molto dolce, ma sono più il tipo protettivo che cerca di fare cose per il suo bene di nascosto. Ormai sta crescendo, ma per me resterà sempre la mia sorellina.>>
<<Sai che ora la tua copertura è saltata, perché probabilmente questa cosa andrà in onda vero?>> gli faccio notare.
<<Ogni tanto mi dimentico che siamo ripresi h24.>> alza gli occhi al cielo.

Si volta verso la telecamera.
<<Fede, se mi stai guardando, fai finta di non aver mai sentito nulla ok?>>
Io ridacchio e lui fa spuntare le sue due fossette.

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DUE GIORNI DOPO

<<Hey Grace, mi hanno detto che mi volevi parlare>> Maria parla dalle casse e io allora sposto il computer dalle mie gambe.
Mi siedo meglio, sul mio letto.
<<Ciao Mary, ti volevo chiedere un favore>>
<<Dimmi tutto>>
<<Come credo tu sappia, l'altro giorno Alex e Luigi hanno litigato di nuovo. Quando sono andata da Alex a vedere come stava mi ha detto che gli manca sua sorella, quindi ho pensato di chiederti se potessi organizzargli tipo una sorpresa>> le spiego, gesticolando, anche se non sono sicura mi veda.
<<Sempre a pensare agli altri stai eh>> la sento ridacchiare e io faccio un leggero sorrisino.

<<Si può fare tipo una chiamata o non so...?>>
<<Certo Grace, organizzo tutto io.>>
<<Però non gli dire che sono stata io a proporterlo, per favore>>
<<Eh va bene>>

<<Vuoi sentire anche tu qualcuno?>>
<<Nono tranquilla, non voglio disturbare>>
<<Non disturbi mica scema. Come stai?>>
<<Bene, tu?>>
<<Io bene, ma tu ne sei sicura?>>
<<Beh non posso dire di essere super felice negli ultimi giorni, ma me la cavo dai. Son contenta tu stia bene>>
<<Per ogni cosa, io sono qua eh. Ci sentiamo Grace>>
<<Ciao Mary, grazie per tutto>> ricambio il suo saluto.

Sospiro pensando ad Alex e sperando che sentire sua sorella lo faccia felice.

"Pensare agli altri"

Meloncholy // amici21Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora