Capitolo 10

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2 settimane dopo

Il ticchettio dell'orologio e il brusio provocato dalla gente che parlava mi stava iniziando a dare sui nervi.

La mia mano faceva sù e giù sulla mia gamba, la quale tremava.

Ieri sera c'è stato un altro blitz della polizia, il quale ha creato una sommossa. Dei ragazzi di un'altra zona hanno spaccato una bottiglia in testa ad Amine, il quale ora è dentro a fare una visita di controllo.

Ho sempre odiato gli ospedali. Essi potevano dare solo due notizie: una nuova morte o una nuova vita.

Fortunatamente Zaccaria ieri non era in zona: più lontano sta da questi episodi, meglio è.

Amine uscii da quella stanza, facendomi cenno di andare. Sussurrai un 'finalmente' , seguendolo verso l'uscita.

"Ma pure tu Amine, che cazzo ti metti in mezzo a queste stronzate!." dissi al mio amico, una volta in macchina.

"Stavano prendendo di mire Amed, cosa dovevo fare?!." disse, scuotendo la testa.

Non gli risposi, ma gli diedi una semplice occhiata veloce, per poi riportare la mia attenzione sulla strada.

"Anas oggi ha il processo." dissi.

"Lo so, sua sorella mi ha mandato una sua foto." disse, appoggiando le mani sulle gambe.

"Come va il feat di Sami, Zac e Lacrim?." mi chiese, girando la testa verso di me.

"So che sta andando bene, a breve dovrebbero registrare il videoclip." dissi.

•••

Sono le 16:00 e io sono a casa di Gaia. La sto aiutando a scegliere un vestito da mettere stasera, visto che va a cena fuori con Mattia.

"Ma una bella uscita a 4 io, te, Mattia e Zaccaria quando?." mi chiese, provandosi l'ennesimo vestito.

"Occupato con la musica com'è ora, non credo sia possibile." dissi, sedendomi sul letto. "È già tanto se lo vedo anch'io almeno per 5 minuti."

"Sta lavorando tanto, me lo ha detto anche Mattia." disse Gaia, mostrandomi come le stava un vestito blu, il quale approvai.

Si fecero le 18:00 e io decisi di andare a casa, lasciando Gaia a finire di prepararsi.

Andai al supermercato, comprando il giusto indispensabile, per poi tornare in zona.

Camminai verso casa, fin quando non vidi un gruppo di ragazzi davanti al portone, come al solito.

"Amore!." urlò Zaccaria, vedendomi arrivare.

"Ciao." dissi, sorridendogli, dandogli un bacio a stampo.

"Vieni, ti faccio conoscere una persona." disse, prendendo la busta dalla mia mano e con quella libera prendere una mia mano.

"Oh, ti presento la mia ragazza, Marika." disse, presentandomi ad un ragazzo. "Puoi chiamarlo Lacrim, è lui con cui collaboriamo."

Gli sorrisi, mentre lui mi imitò. Salutai i ragazzi e salii in casa, per poi iniziare a sentire della musica.

Mi affacciai al balcone, vedendo che stavano registrando il video della canzone.

Sorrisi istintivamente, vedendo i ragazzi divertirsi e supportarsi a vicenda.

I miei ragazzi, la mia famiglia.

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora