Capitolo 25

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⚠️ *Questo capitolo è scritto sotto il punto di vista di Zaccaria!

Sono passati giorni da quel giorno. Sono in balcone insieme a Marika, la quale ha le gambe appoggiate sulle mie, mentre fumava.

"Che ne dici se stasera usciamo fuori a mangiare?." gli chiesi, mentre lei annuiva. "Devo parlarti di una cosa." confessai, mentre lei assumeva una espressione confusa.

"Devo preoccuparmi?." mi chiese, mentre io scuotevo la testa, ridendo.

"No, tranquilla." le dissi, dandole un bacio in testa.

Successivamente mi alzai, prendendo il mio giubbotto.

"Vado da Mohamed, torno tra un po'." le dissi, dandole un bacio a stampo per poi uscire.

Scesi velocemente le scale, per poi prendere la mia macchina e dirigermi verso zona otto.

Volevo confrontarmi con il mio migliore amico, visto che al momento ho tantissima confusione in testa.

•••

Parcheggiai l'auto sotto il condominio, per poi salire le enormi scale. Salutai i soliti ragazzi che aspettavano qualcuno a cui vendere, per poi bussare alla porta di Mohamed.

"Avanti." disse, mentre io entrai e gli feci un cenno col capo.

"Ma buongiorno bello." disse, passandomi la canna che aveva tra le mani, la quale rifiutai. "Tu che rifiuti una canna? Cosa devi dirmi?." mi chiese, ridendo e stranito allo stesso tempo.

Gli feci cenno di sedersi, mentre io mi misi le mani sulle gambe.

"Stasera voglio chiedere a Marika di sposarmi." dissi, mentre il mio amico assunse una faccia stupita.

"Oh, wow." disse, sorridendomi. "Non ne sei felice?." mi chiese.

"È che, non lo so nemmeno io." dissi, mentre Mohamed sembrava sempre più confuso. "C'è nel senso, ovvio che sono felice, però non so se è la stessa cosa per lei."

"Ma è ovvio che sarà la stessa cosa per lei Zaccaria." prese parola Mohamed. "Ti ama da morire, perché non dovrebbe essere felice?."

"Non lo so. Magari per lei è ancora presto o non si fida ancora del tutto." confessai, grattandomi la nuca, sotto lo sguardo attento del mio amico.

"Beh, in effetti è un presto sposarsi a 20 e 21 anni." disse, meritandosi un'occhiata da parte mia. "Ma se è quello che realmente vuoi e ti senti di fare." iniziò a dire, alzandosi.

"Fratello mio, chiedile di sposarti." concluse, dandomi una pacca sulla spalla, per poi farmi un abbraccio fraterno.

"E se non sono tuo testimone non ci vengo al matrimonio, sappilo." disse, facendo ridere entrambi.

"E certo che sarai il mio testimone Mohamed, sei mio fratello." gli dissi, sorridendogli leggermente.

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora