Capitolo 37

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(salto temporale di grosso, ma non avrei saputo cosa fare altrimenti!.)
3 aprile ore 22:00

Domani è il grande giorno. Febbraio e Marzo sono volati, insieme ai preparativi per il grande giorno.

Abbiamo deciso di sposarci proprio il 4 aprile. Il giorno in cui ci siamo lasciati e ritrovati.

Guardai il cielo, vedendo due stelle brillare, sorridendo istintivamente.

Quanto vorrei che mamma e papà fossero con me, pensai.

Sospirai, per poi buttare fuori il fumo. Già da adesso potevo sentire l'ansia mangiarmi viva, ma penso sia anche una cosa bella alla fin dei conti.

Zaccaria stasera dormirà a casa sua, visto che come dice la tradizione gli sposi la notte prima del matrimonio non devono vedersi.

Il suono del campanello attirò la mia attenzione, per poi urlare un "avanti".

"È qui la sposa?." disse Sami entrando, seguito da Anas. "Tesa per domani?." mi chiese, mettendomi una mano sulla spalla.

"Giusto un po'." dissi, buttando fuori dal balcone il mozzicone. "Voi, tutto apposto?." chiesi ai due, che annuirono.

"E tu come mai non sei confinato dentro casa?." chiesi ad Anas.

"Il permesso vale dalle 20 di oggi fino alle 6:00 di domattina." disse, dondolando su se stesso, facendo riferimento a un permesso che aveva chiesto già dai tempi di Febbraio, per venire al matrimonio. "Poi volevo rivedere casa tua, che me l'ero quasi dimenticata." affermò, facendo ridere me e Sami.

"Vi ricordate i primi giorni quando ero arrivata a San Siro?." chiesi ai due, ridendo.

"Sembravi una cucciola smarrita." disse Sami, meritandosi un'occhiata da parte mia. "Ma oggi sei la tigre della zona." continuò, facendomi ridere.

"No, macché. Rimane sempre una novellina." affermò Anas, sorridendomi.

"Mamma mia, ci abbiamo messo un bel po' a fidarci di te però." disse Sami, mettendosi le mani dietro la nuca.

"No ma va, mi sentivo solamente come se fossi un pezzo di carne in mezzo a dei leoni, per come mi guardavate quando passavo in zona." dissi, facendo ridere i due.

"E adesso invece?." mi chiese Anas.

"Adesso è come se facessi parte anche io dei leoni." dissi, ridendo.

"È una metafora di merda, lo sai vero?." disse Sami.

"Ha parlato il rapper da quattro soldi." dissi, dandogli uno schiaffo amichevole dietro la testa.

"Era un modo carino per dirvi che mi sento parte della vostra famiglia, ma non credo che siate così intelligenti da capirlo." dissi.

"Aw, come mai così dolci stasera?." chiese Anas.

"Sarò suggestionata da domani." dissi, ridendo leggermente.

Sospirai, per poi sentire i miei occhi inumidirsi.

"Ma davvero, siete come dei fratelli per me. Tutti voi, dal primo all'ultimo." dissi, guardando i due.
"Mi avete resa felice in un periodo dove vedevo solo buio. Tolta la diffidenza iniziale, mi avete accolta tra le vostre braccia come se mi conosceste da sempre."

"Vi devo tanto. Siete importanti per me." dissi, vedendo i due con gli occhi lucidi. "E prima che mi iniziate a piangere abbracciarmi." dissi ai due, aprendo le braccia.

Essi si fiondarono tra le mie braccia, facendomi sorridere.

"Sei nostra sorella, non scordarlo mai." disse Sami, staccandosi da me. "Ogni volta che avrai un problema o vorrai mandare a fanculo tutti. Già sai i nostri numeri." disse, dandomi una leggera carezza sui capelli.

"Ci vediamo domani." disse Sami, dandomi un bacio in guancia.

"Ciao novellina." disse anche lui, dandomi un ultimo abbraccio.

Vidi i due aprire la porta e andarsene, per poi restare di nuovo da sola.

Sospirai, per poi prepararmi per andare a dormire. Ma il suono del mio telefono attirò la mia attenzione, rivelando sul display il nome di Zaccaria.

messaggio da Zaccaria:
non vedo l'ora che sia domani, notte.

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora