Capitolo 41

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Era ormai sera, per esattezza le 20:30. Eravamo tutti in un ristorante, per festeggiare.
La serata proseguiva bene, poi vidi la madre di Zaccaria venire verso di me.

"Salve signora." dissi, andando verso di lei.

"Ancora che mi dai del lei? Andiamo Marika, dammi del tu." disse ridendo, mentre io annuivo. "Auguri ancora, non vedevo Zaccaria così felice da tempo." disse, guardando suo figlio, il quale stava ringraziando dei suoi amici.

"Ti devo ringraziare Marika, non ho mai avuto occasione di farlo." disse, ritornando a guardarmi. "Hai reso Zaccaria un'uomo migliore. Lo hai reso felice, cosa che non sono mai riuscita a fare. Grazie." mi disse, prendendomi le mani, con gli occhi lucidi.

La abbracciai, passandole una mano sulla schiena.

"Mi raccomando, tienilo sempre d'occhio." disse, una volta staccata da me.

"Sempre." le dissi, per poi vedere Zaccaria guardarci.

"Vorrei un attimo di attenzione." disse mio marito, prendendo un microfono in mano. "Vorrei dedicare una canzone a una persona speciale, mia moglie." disse, facendo scattare un applauso nella sala.

"Probabilmente già tutti la conoscete, ma non importa." disse. "Per te Marika."

"Ho una bitch affianco
L'altra accanto
Ma nonostante tutto non è cambiato un cazzo
Voglio te soltanto" iniziò a cantare, mentre alcune persone cantavano insieme a lui, me compresa.

"Te il mio canto
Sono solo un bravo ragazzo cresciuto in quel bando
Ho una bitch affianco
L'altra accanto
Ma nonostante tutto non è cambiato un cazzo
Voglio te soltanto
Te il mio canto
Sono solo un bravo ragazzo cresciuto nel bando
Ho una bitch affianco." cantò il ritornello, mentre io sentii i miei occhi inumidirsi.

"Fumo la notte non riesco a dormire
Penso a quando mi ha detto che era la fine
Alle 4 di notte il 4 aprile
Mi hai lasciato al telefono in lacrime
Ora sono da solo in un bilocale
Fumo e bevo la sera in quel locale
Dove ci siamo visti la prima volta
Tu sembravi una barbie io un criminale." cantò, venendo verso di me, per poi cantare insieme.

Scostò il microfono per darmi un bacio, nel mentre partì la parte di 'Il Ghost', il ragazzo con cui aveva fatto questa canzone.

"Ho una bitch affianco
L'altra accanto
Ma nonostante tutto non è cambiato un cazzo
Voglio te soltanto
Te il mio canto
Sono solo un bravo ragazzo cresciuto in quel bando
Ho una bitch affianco
Ehi
Non sei la mia ex, abbiamo fatto solo sex
Non dire in giro le cazzate
Ehi
Viene in hotel
Mi succhia il cazzo mon frère
Pensa che ci siam fidanzati." cantò, andando accanto i miei ragazzi, i quali stavano cantando a squarciagola.

"Uscivo con la tua ragazza già prima di essere famoso
Uscivo di casa e tornavo a casa fra un anno dopo
Oh no no no no io non cambierò
Ne per me ne per lei
Ne per voi ne per te
Quindi baby alziamoci più forti
Gridi corri verso l'orizzonte
Dici odio giuro baby a morte
Fingi fingi fingi
Quindi baby alziamoci più forti
Quindi corri verso l'orizzonte
Dici o ti giuro baby o morte
Fingi a me
Che ti conosco bene
I tuoi occhi parlano i tuoi occhi non stanno bene
E dicono che a
Noi due ci conviene
Lasciar tutto e tutti all'improvviso e partire insieme
Lontano da qui
Da gli occhi di sta gente si
Lontano da qui
Il resto non conta niente
Ho una bitch affianco
L'altra accanto
Ma nonostante tutto non è cambiato un cazzo
Voglio te soltanto
Te il mio canto
Sono solo un bravo ragazzo cresciuto in quel bando
Ho una bitch a fianco
L'altra accanto
Ma nonostante tutto non è cambiato un cazzo
Voglio te soltanto
Te il mio canto
Sono solo un bravo ragazzo cresciuto nel bando
Ho una bitch affianco ehy
L'altra accanto." finii, per poi sorridere, mentre la gente applaudiva.

Tornò da me, mettendomi un braccio sulle spalle.

"Sai, forse non ho detto proprio la verità nella canzone." mi sussurrò. "Quando dico 'io non cambierò, né per me né per lei'." mi disse, intonando le parole della canzone appena cantata.

"Io sono pronto a cambiare per te, anche se probabilmente lo sto già facendo." disse, guardandomi negli occhi.

"Ti amo anche così Zaccaria. Io mi sono innamorata di quel bravo ragazzo cresciuto nel bando." gli dissi, sorridendogli.

Lui mi guardò, sorridendo senza mostrare i denti, per poi baciarmi.

"Alla fine quella leggenda era vera, secondo te?." mi chiese, prendendomi una mano.

"Dipende se te vuoi crederci o no." dissi, vedendolo giocare con le nostre mani."

"Marika e Zaccaria, legati dal filo rosso del destino." dissi, vedendolo guardarmi. "Tu ci credi?."

"Ci ho sempre creduto."

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora