Capitolo 19

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30 dicembre

Sono le 10:00 del mattino. Zaccaria dorme ancora, visto che ieri sera siamo rimasti svegli fino alle 5:00 a parlare.

Mi ha fatto tantissimo piacere che Zaccaria si sia sfogato con me, cosa che non accade spesso.
Fin da quando eravamo piccoli ha sempre avuto problemi a sfogarsi con gli altri.

Anas dovrebbe arrivare in zona verso le 13:00. Tutti siamo molto entusiasti e abbiamo organizzato una piccola festa in quartiere.

Presi una sigaretta dal mio pacchetto e iniziai a fumare, fin quando il campanello suonò.

La figura di Sami si palesò davanti a me. Gli feci cenno di entrare, mentre si sedette sul divano.

"Buongiorno." gli dissi, preparando del caffè. "Cosa ti porta da me a quest'ora?." chiesi.

"Il 31 noi andiamo a festeggiare in un locale, tu e Zaccaria siete dei nostri?." mi chiese, mentre io gli passai una tazzina di caffè.

"Non lo so, non so cosa abbia idea di fare Zaccaria." gli dissi, bevendo un po' di caffè.

"Fare cosa?." chiese Zaccaria, ancora assonnato.

"Ho chiesto se il 31 volete venire in locale con me e gli altri." disse Sami, mentre Zaccaria mi diede un bacio a stampo e preparandosi un caffè.

"A te va bene?." mi sussurrò, mentre io annuivo. "Va bene, veniamo." disse, guardando Sami.

•••

Sono le 12:30 e siamo tutti giù in cortile. C'è chi sta preparando da mangiare e chi sta attaccando uno striscione che abbiamo preparato, con su scritto "BENTORNATO A CASA ANAS".

La madre di Anas ci ha aiutato a cucinare e io sto portando gli ultimi piatti fuori.

"Alla fine gli ho detto la verità." mi disse Sami, avvicinandosi a me.

"Cosa intendi?." gli chiesi, sistemando sul tavolo i piatti.

"Ho detto alla mamma di Anas che era stato arrestato, alla fine era la cosa giusta da fare." disse, mettendo le mani all'interno delle tasche del suo bomber nero.

"In un modo o nell'altro lo sarebbe venuta a sapere, ma l'importante è che Anas adesso torni a casa." dissi.

Poi, le urla degli altri attirarono la nostra attenzione.

Da una macchina nera scese Anas, che corse ad abbracciare sua madre. Stettero abbracciati per un po', per poi iniziare a salutare tutti.

"Ciao fra'." gli disse Sami ad Anas. "Bentornato in zona." gli disse, dandogli un abbraccio, mentre Anas gli sussurrò un "grazie".

"Ciao novellina." mi disse, abbracciandomi.

"Bentornato a casa." gli dissi. "Ti piace la festa che abbiamo organizzato?." gli chiesi.

"Si, peccato che devo andare subito a casa." disse. "Ma sarà come se fossi qui giù, vi guardo dal balcone!." continuò ridendo, per poi salire su in casa.

Vi dico solo preparatevi per il prossimo capitolo.

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora