Epilogo

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10 anni dopo

Stavo stendendo i vestiti sul balcone della casa mia e di Zaccaria a San Siro. Guardavo ogni tanto giù in piazza, vedendo i bambini giocare, ma senza i ragazzi seduti sulle loro sedie.

Sono ormai da 10 anni che in zona non si spaccia più. Tutti sono riusciti a trovare un'altra via di uscita, piuttosto che entrare in quella merda.

"Mamma, mamma!." mi urlò Jasmine, figlia mia e di Zaccaria. "Zio Sami non mi fa giocare con Yassine e lui a calcio!." disse, incrociando le braccia al petto, sbattendo il piede per terra.

Il carattere era tutto del padre, pensai.

"Sami, Yassine: fate giocare un po' anche lei a calcio!." urlai dal balcone, mentre i due alzarono la testa.

"Ma mamma, è un gioco per maschi!." urlò Yassine, il fratello maggiore di Jasmine, ossia figlio mio e di Zaccaria.

"Vai amore, vai a giocare con loro. Oppure chiama zio Mohamed e venite su a giocare con la barbie." le dissi, vedendola sorridere e correre verso l'uscita.

"Possibile che i bambini stiano più tempo con gli altri che con noi?." mi chiese Zaccaria, palesandosi in sala.

Mise le mani sui miei fianchi, per poi mettere il mento sulla mia spalla.

"Li vogliono bene, come se fossero figli loro." dissi, sorridendo.

Sospirai, iniziando a pensare a quanto le cose siano cambiate, alla distanza di soli 10 anni.

Sami è rimasto single, non impegnandosi più in nessuna relazione. Passa tantissimo tempo insieme a Jasmine e Yassine, i quali lo reputano un vero zio. Ed io ne sono felicissima.

Mohamed, dopo alcuni consigli di Zaccaria, sta iniziando anche lui a cercare l'amore. Ma passa anche lui tantissimo tempo con i bambini, i quali reputano anche lui uno zio.

Anas purtroppo continua a fare avanti e indietro dal carcere. Visto che la polizia lo accusa di cose che lui non ha nemmeno mai fatto. Ma conosce i bambini e ci è affezionatissimo.

I ragazzi sono sempre gli stessi. Sempre più famosi e con l'obiettivo di portare in alto San Siro, il luogo dove sono nati e cresciuti e intenzionati a non abbandonare mai.

Zaccaria è sempre lo stesso. O meglio, siamo sempre gli stessi. Due ragazzini con il sogno di crescere insieme. Sta spopolando con la musica ancora adesso, avendo ascoltatori da tutte le parti del mondo.

Posso dire di essere felice, davvero. Ho tutto ciò che ho sempre desiderato in vita mia, dopo tanti sacrifici.

Anche io e Zaccaria abbiamo avuto il nostro lieto fine.

E chissà, magari un giorno racconteremo ai nostri figli una antica leggenda che ci rispecchia a pieno.

"Una antica leggenda cinese diffusa in Giappone, dice che dalla nascita tutti noi abbiamo legato al mignolo della mano sinistra un invisibile e indistruttibile filo rosso del destino, che ci lega alla nostra anima gemella. Non importa quanti anni ci mettiate ad incontrarvi, oppure quanti litigi dobbiate fare: perché prima o poi, se si è legati a quella persona, starete insieme."

Marika e Zaccaria, legati dal filo rosso del destino.
Legati da un amore che non morirà mai, nemmeno dopo la loro morte.
Ma è un amore che è destinato a durare in eternità.
Perché le loro anime, di qualsiasi cosa sono fatte, sono uguali.

La storia si conclude qui.
Grazie a tutti voi, per aver supportato e letto la storia. Spero tanto che la storia vi sia piaciuta, ma dai risultati che sta riscontrando credo proprio di sì e ne sono felicissima.
PRESTISSIMO uscirà una nuova storia, di cui ho già pronta la trama.
Grazie ancora. ❤️
-Marika.

𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora