𝗣𝗲𝗿 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 ; 𝗕𝗮𝗯𝘆 𝗚𝗮𝗻𝗴

Capitolo 38

⚠️ *Questo capitolo è scritto sotto il punto di vista di Zaccaria! Dal prossimo tornerà ad essere di Marika.

3 aprile ore 22:00

La luna è alta e luminosa in cielo, mentre il blu scuro regna su tutto. Ero appoggiato coi gomiti sul davanzale, con tra le dita una canna.

Domani è il grande giorno. Io e Marika ci sposeremo, proprio il 4 aprile.

L'idea di sposarci proprio questo giorno è nata da me. Per la nostra storia è stato un punto di fine, ma allo stesso tempo di inizio.

Se lo Zaccaria di 2 anni fa, mi vedesse adesso mi riderebbe in faccia. Io che mi sposavo? Io che a malapena riuscivo a tornare sano dopo una serata.

Incrociai le braccia al petto, buttando fuori il fumo, sentendo la mia testa alleggerirsi e rilassarsi sempre di più. I miei occhi si fecero sempre più pesanti, ma riuscivo comunque a tenerli aperti.

Iniziai a pensare a domani, di come sarà il tutto e soprattutto lei. Come sarà la faccia di mamma appena mi vedrà, vestito come uno per bene, cosa che non sono mai stato.

Una mano sulla mia spalla mi riportò alla realtà. Mohamed mi rubò la canna dalle mani, per poi portarsela alla bocca.

"E menomale che facevamo mezza." disse ridendo, buttando fuori il fumo. "Fratello, sembra che ti è appena morto qualcuno, sorridi su."

"Sorrido dentro, non fuori." dissi, alzando un dito.

"Sì certo." rispose il mio amico, buttando la cenere fuori dalla finestra. "Domani è alle porte." disse, guardandomi. "Come ti senti?."

"Felice, tanto." dissi, guardando il mio amico. "Sento che sto facendo un passo importante nella mia vita, così magari riesco a mettere la testa apposto e smettere anche con quella roba." confessai, indicando la canna che il mio amico aveva tra le mani.

"Perché? Insomma, a Marika non da fastidio che tu fumi questa no?." chiese, indicando con la testa la canna.

"In caso avessimo dei figli dico: non penso che farebbe piacere avere un padre che si fa le canne no?." gli dissi, vedendo la sua faccia sconvolta.

"Marika è incinta?." disse, spalancando la bocca.

"Ma che cazzo hai capito!." dissi, spingendolo da una spalla. "In caso, non adesso." affermai, scuotendo la testa.

"Come non adesso? Va che io voglio farmi chiamare zio Mohamed al più presto." disse, mentre io gli tirai un'occhiata.

"Da poco riesco a badare a me stesso e dovrei ora badare a un figlio? Non c'è la farei Simba, devo prima diventare più maturo." dissi.

"Perché non bisogna essere maturi per sposarsi?." chiese, inarcando un sopracciglio.

"Si, ma per crescere un figlio bisogna esserlo ancora di più." dissi, guardando il cielo.

Voglio che mio figlio non si basi mai sul giudizio delle altre persone, perché tutti avranno sempre qualcosa da dire su di te.
Voglio che mio figlio impari che le donne non vanno mai toccate, se non per dargli una carezza, sopratutto se è la tua donna.
Educherò mio figlio e con tutte le mie forze mi impegnerò che lui abbia un futuro migliore del mio passato.

Mohamed mi guardò, forse per capire a che cosa stessi pensando, per poi guardare anche lui il cielo.

"Mando un messaggio a Marika, probabilmente starà andando a dormire." dissi, prendendo il telefono dalle tasche.

messaggio a Marika:
non vedo l'ora che sia domani, notte.