Aideen
La voce che pronuncia il mio nome mi fa sussultare. Kai avanza verso di me, il viso meno teso del solito.
Da quando sono tornata dal Purgatorio non faccio altro che preoccuparmi del fuoco di Kai che Katherine deve recuperare. Non ho idea di come potrebbe fare. Anakin mi tiene compagnia, e l'altro giorno mi ha anche dato il suo sangue, perciò tutti gli ingredienti sono stati raccolti. Tranne il fuoco, ovviamente.
Torno a concentrarmi sul demone di fuoco. Mi domando che cosa stia facendo qui, nel palazzo di Katherine.
«Ti stavo cercando» risponde ai miei pensieri, «Ecate mi ha chiesto di darti questo.»
Aggrotto le sopracciglia. Di che parla? E poi... non poteva darmelo lei stessa, qualunque cosa sia?
«Anche se qui non si festeggia allo stesso... modo... Mi ha chiesto di augurarti buon Natale.»
Natale? Spalanco gli occhi. Che stagione era quando me ne sono andata dalla Terra? Cerco di ritrovare quella dannata informazione nella mia mente ma non ci riesco. È come se qualcuno mi stesse impendendo di...
Alzo lo sguardo e mi accorgo di Katherine, appoggiata allo stipite della porta. Indossa un vestito rosso, e i suoi capelli rossi sono più ricci del solito. Mentre i suoi occhi verdi mi fissano, la sua voce fa vibrare le pareti della mia mente.
«Non puoi ricordare. Ti distrarrebbe e basta, e lo sai.»
Sbuffo mentalmente, perché mi dà fastidio averla nella mia mente, ma annuisco. Forse ha ragione... ho paura di quanto tempo possa essere passato, e non riuscirei a restare lucida.
Torno a guardare Kai, che sta osservando Katherine. I suoi capelli che erano prima sul castano, sono tornati ad essere accesi dal fuoco.
«Che cos'è?» chiedo, per attirare la sua attenzione.
Il demone di fuoco ci mette un po' prima di tornare a guardarmi, ma quando lo fa, mi porge un biglietto. Quando riesco a leggere mi viene da ridere. È uno scherzo, vero?
«Non so che cosa pensava... ma è un biglietto per entrare nella dimora di Cassandra, l'Indovina Infernale» mi spiega Kai, anche se l'avevo capito anche da sola.
«Non è meraviglioso, Aideen? Tutte quelle domande che gironzolano in quella tua bella testolina finalmente avranno una risposta» interviene Katherine, avvicinandosi a me.Si arrotola una mia ciocca di capelli intorno al dito, poi mi lascia un bacio sulla guancia, e si allontana.
«Io non...» mormoro, incerta sul da farsi.
«Noi dobbiamo andare, demone di fuoco, ti aspetto fuori» Katherine gli fa un occhiolino, poi esce dalla stanza.Aggrotto le sopracciglia. Ultimamente escono molto. Chissà che cosa starà succedendo... Dovrei parlarne con mio padre, e spero davvero che non deciderà di tacere questa volta.
«Dove andate?» faccio finta di nulla.
«Ad una riunione» Kai taglia corto, «Buona giornata, Aideen. E buon Natale, immagino.»Lo fisso mentre se ne va, e stringo i denti. Kai non mente mai, ma è bravo a non dire tutta la verità se non gli si chiede una domanda precisa. E il fuoco dei suoi capelli non si muoveva di un millimetro. Di solito succede quando è teso e cerca di restare calmo e impassibile.
Mi alzo e vado nella camera che è ormai mia. Non saprei, nel castello di Katherine ci passo quasi tutto il mio tempo, e a Kai non sembra dar fastidio. Comunque dovrei tornare con lui, anche perché Evil è da solo. So che Kai si prende cura di lui, però vorrei verificare lo stesso.
«Anakin» chiamo mio fratello mentre mi sistemo i capelli neri.
«Sì?» risponde qualche secondo dopo.Dallo specchio lo vedo entrare. Indossa una canottiera nera e dei pantaloni dello stesso colore. Sbadiglia e si siede sul mio letto, alzando lo sguardo su di me.
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Occhi Diversi
Paranormal[SEQUEL DI OCCHI DA DEMONE] Smettere di amare in poco tempo non è possibile. Aideen Stella Del Mattino arriva a questa conclusione dal primo attimo in cui mette di nuovo piede, dopo cento anni, nel luogo in cui è cresciuta: L'Inferno. L'amore che ha...