Capitolo 35: Non ti disprezzo affatto.

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Royal

Un rumore strano mi fa socchiudere gli occhi. Non appena la luce mi acceca, mi porto le mani sugli occhi e me li stropiccio, cercando di svegliarmi.

Quando riesco ad aprire gli occhi, mi rendo conto che il rumore strano che mi ha svegliato è Aideen, che sta cercando di... fare qualcosa. Mi metto a sedere per vederla meglio e mi accorgo che sta cercando di fare entrare dei vestiti in una valigia.

«Che fai?» mi porto una mano davanti alla bocca quando mi viene da sbadigliare.

Aideen sembra accorgersi solo adesso del fatto che io mi sia svegliato. Gira la testa verso di me, leggermente irritata. Ha i capelli neri un po' in disordine, e gli occhi viola. Mentre mi guarda sembra calmarsi, e si avvicina al letto.

Sono passati due giorni da quando è successo quel disastro al locale, e la maggior parte del tempo io e Aideen siamo stati qui al Lux, io a lavorare e a sorvegliarla da lontano, e lei... be', a ballare, cantare, insomma, a divertirsi. Quando il Lux chiudeva, lei mi trascinava in camera mia e subito dopo mi spogliava... cerco di pensare ad altro, e torno a concentrarmi sul viso di Stella.

«Sto facendo la valigia» dice, scompigliandomi i capelli con una mano.
«E dove vai?» le chiedo, sorridendo un poco alla sensazione della sua mano sul mio capo.
«Dove andiamo?» mi corregge, e poi alza le spalle, «Non lo so, basta che sia lontano. E in Italia.»

Si alza, e torna davanti alla valigia.

«Adesso?!» esclamo, alzandomi.
«Sì» annuisce, «Sì, adesso, Royal.»

Mi stropiccio di nuovo gli occhi mentre mi avvicino a lei. Abbasso lo sguardo sulla valigia, e mi accorgo che ha infilato i vestiti senza nemmeno piegarli. Aideen si dirige verso l'armadio e continua a riempire la valigia, ma ad un certo punto la fermo.

«Aspetta...» le dico, «Ti aiuto?»

Stella si siede sul letto mentre in fretta mi metto a piegare le sue cose. Quando ho finito la valigia è mezza vuota, mentre prima stava esplodendo.

«Perché tutta questa fretta?» le chiedo, sedendomi accanto a lei.
«Voglio andare in vacanza con te» mi dice, toccandomi il petto nudo con l'indice, per poi stendersi sul letto.

Mi giro un po' di lato per poterla guardare in faccia, e comincio a toccarle i capelli neri.

«Potrei fare cose brutte se resto qui» sbuffa, «A me non dispiacerebbe, ma poi ti arrabbieresti e allora non potrei più divertirmi con te.»

Aggrotto le sopracciglia mentre le sorrido. Non riesco a credere che stia suggerendo lei stessa di partire per non fare altre cavolate. Pensavo che per trattenerla mi sarei dovuto impegnare molto... invece sembra aver fatto tutto da sola.

Mi domando che cosa le passi per la testa.

«Ultimamente solo tu mi fai divertire» raggiunge la mia mano che stava nei suoi capelli con la sua, «Anakin è noioso, e la streghetta non la trovo mai.»

Scuoto la testa quando nomina Beatrice, e sinceramente sono felice che lei non si sia fatta trovare. Pensando a lei mi torna in mente l'ultima volta che l'ho vista... e quello che ho detto ad Aideen poco dopo. Non credo che Aideen ne voglia parlare, e comunque penso che lo abbia chiuso in un cassetto o semplicemente l'abbia dimenticato. Fa male pensarci, ma almeno non è arrabbiata con me. È già qualcosa, anche se non so quanto potrò resistere così.

«Allora andiamo?» chiede, alzandosi.

Non lascia la mia mano, e mi fa alzare.

«Va bene» annuisco, «Ma devo sistemare un po' di cose per il Lux.»

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