Capitolo bonus : Beatrice.

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Un picnic in spiaggia

Beatrice

«Secondo te che cosa dovrei mettermi?» osservo il mio armadio, frugandoci dentro e spostando le grucce.

Sento Nicklaus appoggiarsi con i gomiti al letto, e ridacchiare tra sé.

«Non lo so, spogliati, così decido.»
«Questo? O fa troppo casuale?» lo ignoro, girandomi verso di lui con un outfit diverso.

Lui sembra leggermente sorpreso, ma non abbastanza, perché sembra essersi abituato ai miei trucchetti. Peccato... un po' ero fiera quando gli facevo vedere i miei trucchi, ma ormai è da tanto che ci conosciamo... Comunque abbasso gli occhi sul pantalone grigio e la mia maglietta a maniche lunghe, e non aspetto la risposta di Nicklaus.

Faccio un giro su me stessa e i vestiti cambiano: la maglietta si allunga fino ad arrivarmi oltre le ginocchia, trasformandosi in un vestito.

«No, questo è davvero troppo elegante» piagnucolo girandomi di nuovo verso l'armadio.

Sento Nicklaus borbottare tra sé, e lo sento muoversi sul letto, anche se non lo vedo.

«Sei bella lo stesso, ti sta venendo un tic all'occhio, dai...»
«Questo?»

Faccio un ultimo giro su me stessa, e il vestito si trasforma in una gonna colorata e un crop a uncinetto. Mi giro di nuovo per cercare un gilet per coprirmi, perché penso che un po' di freddo potrei avercelo conciata così-

Le dita di Nicklaus mi stringono il polso, e mi giro verso di lui, che mi sta guardando con due occhi neri divertiti. Lui non è ancora vestito, indossa i pantaloni della tuta e una felpa.

«Perché ti preoccupa così tanto?»
«È un picnic in spiaggia! Con tutti loro, certo che mi preoccupo!» esclamo, sedendomi sul bordo del letto, «È da quando Aideen si è svegliata che non facciamo una cosa così, e non pensavo...»
«Che ti avrebbero invitata? Ma stai scherzando? Bea...» sbotta, indovinando quello che stavo pensando.

È solo che non me l'aspettavo, ecco... pensavo che avessero bisogno del loro tempo, che Aideen dovesse recuperare un po', non so...

«Ormai fai parte del gruppo, lo sai.»
«Lo pensi davvero?»
«Certo! Lo pensano tutti!» aggrotta le sopracciglia, scuotendo la testa, «Hai studiato tantissimo per poterti prendere cura di Aideen.»

Ripenso a tutte le volte che è venuto a tirarmi fuori dalla stanza dove studiavo, per poi portarmi in camera sua e proibirmi di uscire. Okay, proibirmi no, perché sarei potuta benissimo uscire, ma mi tratteneva in altri modi...

«Ma... ma lei...»
«Lei cosa?»

Mi schiarisco la voce, mentre lui si siede di lato a me, e allora mi giro per poterlo avere di fronte.

«Questa sarà un'occasione per conoscerci meglio, forse...» mormoro.
«Allora è per questo che sei così preoccupata?»
«Sì» annuisco, con un sospiro.

Nicklaus sorride leggermente, forse perché gli ho detto la verità e mi sono confidata con lui... poi si stende di nuovo sul letto, e chiude gli occhi. Lo vedo aprire la bocca per dire qualcosa, ma parlo prima io.

«Mi resterai accanto?» chiedo, appoggiando le mani dietro di me, per sostenermi.
«Eh? Devo venire anche io?»
«Certo! Pensavi che non ti avrebbero invitato?»

Nicklaus aggrotta le sopracciglia, poi apre gli occhi.

«Perché?»
«Perché li hai aiutati tantissimo, che domande fai?»

Nick fa un sospiro e si sostiene sui gomiti. Non ci credo, la conversazione si è invertita!

«Se non fosse stato per me le cose sarebbero state più facili.»

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