Aideen
Faccio un respiro profondo, e guardo la grotta che si trova davanti a me.
Mio padre mi sta nascondendo qualcosa, e devo scoprire di che si tratta prima che sia troppo tardi. Non posso farmi intimorire dalla semplice entrata di una... grotta.
Deglutisco e scuoto la testa, per poi entrare senza pensarci due volte. Come l'ultima volta, niente mi trattiene dall'entrare, anzi, sembra quasi che la grotta si riscaldi, felice di sentire la mia presenza.
«Aideen» la voce di Ecate, mi fa quasi sussultare, «Mi sorprende vederti qui.»
Mi giro verso di lei, che si trova in piedi davanti a me, a qualche metro di distanza. Indossa un vestito nero che le fascia perfettamente il corpo snello, e i suoi capelli scuri sono come al solito intrecciati in una crocchia.
«Ho bisogno del tuo aiuto» le dico, andando dritta al punto.
La Dea stringe le labbra e si incammina verso la stanza dove ci sono tutti quei libri e cristalli e incantesimi. Io la seguo, speranzosa.
«Lo sai che ho le mani legate...» mormora.
«Non è a proposito di Kai» ribatto, «Sta succedendo qualcosa.»Forse lei ne è al corrente. Forse potrebbe dirmi... Piega la testa da un lato, confusa, e capisco che non sa nulla. Dannazione.
«Non partecipo più alle Riunioni Infernali» precisa, «Ho preferito restare nell'ombra. Non voglio che Lucifero mi... convinca a fare altro.»
Non dico nulla, però apprezzo il gesto. Non credo che l'abbia fatto per me, ma mi fa piacere ritrovare la Dea che conoscevo.
«Avrei bisogno di una chiave» dico.
Ecate assottiglia gli occhi e alza un po' la testa, pensierosa.
«Interessante» mormora, aspettando che io le dia più informazioni.
«Ho bisogno della chiave che può aprire ogni porta dell'Inferno.»Alza un sopracciglio, ma annuisce. Si dirige verso un mobile in particolare, e comincia a frugare nei cassetti. Quando finisce, torna da me e mi porge una chiave.
«Che cos'hai in mente?» chiede, fissandomi con i suoi occhi verdi.
«Voglio mettere il naso nelle cose di Kai.»
«Non è per scappare?»
«Lo giuro. Voglio solo capire che cosa stanno pianificando lui e mio padre» annuisco.
«Va bene. A patto che mi racconti tutto appena sai qualcosa.»Ecate ridacchia e mi lascia prendere la chiave.
«Certo» stringo le labbra in un sorriso.
Osservo la chiave e la accarezzo con la punta delle dita. Spero che possa aiutarmi a trovare le risposte che sto cercando.
«Grazie» alzo lo sguardo verso Ecate.
Faccio per andarmene, ma poi mi giro verso di lei e le faccio un abbraccio veloce. È strano... era da tanto che non lo facevo. Da troppo.
Lei mi accarezza la schiena, e stranamente mi sento a casa.
«Non sono più arrabbiata con te» mi limito a dire, prima di staccarmi da lei.
La Dea mi guarda e sorride. Mi tocca piano la guancia con l'indice.
«Mi fa piacere, Aideen.»
La guardo un'ultima volta, poi esco da casa sua, la chiave stretta nella mano.
Qualche minuto dopo mi ritrovo nella mia stanza, a casa di Kai. Non appena ho aperto la porta Evil mi è saltato addosso e ha cominciato a leccarmi dappertutto, e lo sta facendo tutt'ora.
STAI LEGGENDO
Occhi Diversi
Paranormal[SEQUEL DI OCCHI DA DEMONE] Smettere di amare in poco tempo non è possibile. Aideen Stella Del Mattino arriva a questa conclusione dal primo attimo in cui mette di nuovo piede, dopo cento anni, nel luogo in cui è cresciuta: L'Inferno. L'amore che ha...