Theo
«Hai visto? Sta facendo le fusa» mormora Anakin, accarezzando il capo del gatto che tiene tra le braccia.
Quando ho visto l'animale e il modo in cui Anakin lo guardava, ho avuto paura per un attimo che gli piacesse più di me. Non ho idea di che cosa sia saltato in mente ad Aideen, ma non dico nulla, perché vedere Anakin così felice mi fa piacere.
Ad un certo punto il gatto smette di fare le fusa e comincia a respirare più lentamente.
«Forse ha sonno» dico ad Anakin, e lui annuisce.
Da quando siamo arrivati qui Anakin sembrava molto occupato nel tenere un occhio su sua sorella, ma abbiamo comunque passato del tempo insieme: Anakin aveva insistito per prendere una camera insieme a me, quella dove avevamo scoperto la presenza dell'amorino, ma qualche giorno dopo, non appena siamo entrati il letto matrimoniale si è separato in due. Io mi sono spaventato, ammetto, ma Anakin mi ha rassicurato dicendomi che forse non era ancora il giusto momento, e che il letto si era accorto della mia ansia dell'altra volta.
Non lo so... ho paura che possa annoiarsi.
«Vieni, devo farti vedere una cosa» gli dico, facendogli un cenno.
Questa mattina Beatrice sembrava così dispiaciuta per il brutto tempo che mi ha fatto vedere la porta di una stanza e mi ha dato le chiavi, dicendomi alcuni segreti che non dovevo dire a nessuno tranne al demone.
Porto Anakin fino alla porta, poi mi fermo e tiro fuori la chiave.
«Che cos'è?»
«Beatrice mi ha dato le chiavi, ma non ci sono ancora entrato» gli spiego, «Ha detto che colui che apre la porta ritroverà dentro quello di cui ha più bisogno in quel momento.»Gli porgo la chiave e una sua ombra la prende, visto che lui è occupato a tenere il gatto.
«Mi ha detto che se pensi forte a qualcosa potrebbe anche apparire... non so come funzioni esattamente.»
«Vuoi che provi?»Annuisco, e lui mi dà in braccio il gatto, che però si sveglia e comincia a miagolare.
«Credo preferisca te» mormoro mentre cerco di farlo stare buono.
«Vedrai che gli starai simpatico» sorride Anakin, per poi riflettere qualche secondo e aprire la porta.Quando entriamo, la stanza è così luminosa che dobbiamo chiudere gli occhi, ma poi la luce si spegne e il tutto diventa più scuro, con una luce calda che non dà fastidio.
«Wow!» esclama Anakin.
«Forse hai bisogno di rilassarti» mormoro osservando l'enorme vasca da bagno già riempita, con la schiuma e tutto il necessario per renderla accogliente.Il resto della stanza è più scura, ma riesco a scorgere un divano e alcune poltrone marroni.
«È perfetto» mormora Anakin, avvicinandosi alla vasca.
Quando comincia a togliersi la maglietta mi giro dall'altra parte, e il gatto scende dalle mie braccia con un balzo. Lo osservo mentre va a rifugiarsi sul divano, poi quando sento Anakin fare un sospiro mi giro di nuovo, lentamente, per essere sicuro di non guardare troppo.
«Vieni anche tu» mormora Anakin, facendomi un gesto con le dita.
«Non credo...» mormoro, e mi interrompo quando le sue ombre mi si intrecciano alle braccia, attirandomi verso di lui.Appoggio le mani ai bordi della vasca e le sue ombre mi lasciano.
«Sicuro?» chiede, sbattendo le ciglia scure, con qualche goccia d'acqua intrappolata su di esse.
Con tutta la schiuma è impossibile vedere qualcosa, ma scorgere le sue clavicole nude e le sue ali mi manda già in tilt.
«Ti va di... aiutarmi?» mormora indicando le sue ali nere che bagnano nell'acqua.
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Occhi Diversi
Paranormal[SEQUEL DI OCCHI DA DEMONE] Smettere di amare in poco tempo non è possibile. Aideen Stella Del Mattino arriva a questa conclusione dal primo attimo in cui mette di nuovo piede, dopo cento anni, nel luogo in cui è cresciuta: L'Inferno. L'amore che ha...