Theo
Ascolto Anakin pronunciare alcune parole, per poi indietreggiare di un passo. Quando siamo arrivati nella Stanza Delle Invocazioni il demone mi ha suggerito di mettermi in un punto preciso perché Katherine non mi possa vedere. Ha detto che non le sto molto simpatico...
Adesso sta battendo il piede in terra, impaziente, e a dire il vero lo sono anche io, solo che non lo faccio vedere. Mi appoggio con la schiena al muro e aspetto. Spero che Katherine possa dirci di più su questo pugnale, dato che è il suo.
«Spero sia importante, tesoro.»
La voce di Katherine non è dolce come il nomignolo usato a fine frase, anzi, sembra molto irritata. Credo che l'abbiamo interrotta.
A poco a poco la sua immagine diventa sempre più limpida e i riconosco subito i suoi capelli rossi. L'avevo già vista quando Aideen le aveva chiesto aiuto per le mie ali... ma non sono così abituato a vederla se non sulle illustrazioni di alcuni libri.
È seduta su un divano, a gambe incrociate, con una maglietta leggermente stropicciata. Sulla guancia pallida ha un po' di pittura, e una ciocca ribelle di capelli le scende giù fino alla spalla.
«È molto importante.»
Sarà stato il tono serio di Anakin, o forse le sue sopracciglia aggrottate, ma di sicuro Katherine capisce che c'è qualcosa che non va. Raddrizza la schiena, pronta ad ascoltarlo. Nel mentre che aspetta, prende un bicchiere di... qualcosa, e comincia a bere.
«Non ho molto tempo, quindi andrò dritto al punto» borbotta, «Dov'è il pugnale di Caitlìn?»
«Che cosa?!» Katherine sputa il liquido che stava bevendo, e spalanca gli occhi.Il demone la guarda come se gli avesse davvero sputato in faccia, poi scuote la testa.
«È per Aideen.»
Dopo averla menzionata, un'altra testa spunta di lato a Katherine. È un demone... che riconosco dai capelli infuocati. Non ricordo di averlo visto direttamente, però riesco a riconoscere i suoi occhi rossi e le fiamme che gli circondano il viso. Kai.
«Le è successo qualcosa?» dice, piegando la testa da un lato.
«Ti avevo detto di stare zitto» Katherine gli tira i capelli e cerca di spingerlo via.Il demone infuocato fa una smorfia strana, forse per cercare di creare un sorriso. Anakin lo ignora e comincia a raccontare a Katherine tutto quello che è successo da quando Aideen è tornata sulla terra. I volti dei due demoni si rabbuiano un po', ma Katherine sembra ancora confusa.
«Continuo a non capire a che cosa ti serva il mio pugnale.»
Sembra un po' preoccupata per Aideen, ma non sembra sconvolta dall'episodio degli omicidi al locale. Non che mi aspettassi diversamente, comunque.
«Non lo so, è sua madre che è apparsa nel sogno di Theodor e ha detto di usarlo» Anakin alza le spalle come se fosse una cosa normale.
«E tu vuoi ascoltare quella?!» Katherine sbarra gli occhi, e sembra offesa.
«Che scelta ho?» sbuffa Anakin, incrociando le braccia al petto.Le ombre si attorcigliano intorno ai suoi polsi, poi Katherine alza le spalle.
«Non so dove sia.»
«Eh? Ma è il tuo pugnale!»Nel mentre che Anakin si passa ripetutamente le mani sugli occhi, Kai comincia ad attorcigliarsi i capelli di Katherine intorno alle dita, e lei cerca di giustificarsi.
«L'ho mandato in un posto... ma non ricordo dove.»
«Sei seria?» sbuffa Anakin.
«È a causa di un incantesimo, non sono così imbranata» Katherine lo guarda male, «Comunque, c'è una persona che sa dove si trova. E penso che possa anche dirti come usarlo per aiutare Aideen.»
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Occhi Diversi
Paranormal[SEQUEL DI OCCHI DA DEMONE] Smettere di amare in poco tempo non è possibile. Aideen Stella Del Mattino arriva a questa conclusione dal primo attimo in cui mette di nuovo piede, dopo cento anni, nel luogo in cui è cresciuta: L'Inferno. L'amore che ha...