LOUIS' POV
"Cosa sta succedendo Zay?" Dissi esasperato chiudendo la porta del mio ufficio dietro di me.
"Perrie vuole portare via Emma" Sembrava che fosse intrappolato in uno stato di trance, continuava a fissare il vuoto e le parole che uscivano dalla sua bocca erano a malapena udibili. Mi si spezzava il cuore a vederlo in quello stato.
"Perchè mai dovrebbe, l'avete sempre condivisa in maniera civile e Perrie non è mai stata quel tipo di persona..." Ero confuso e distrutto, Emma è sempre stata come una piccola nipotina per me e sapere che avrei potuto perderla mi devastava.
"Si deve trasferire a Los Angeles" Continuava a parlare con frasi brevi, come se anche solo far passare quelle parole dalle labbra lo ferisse.
"Un tempismo perfetto come al solito" Disse scorrendo il dito sullo schermo del suo telefono che aveva iniziato a squillare. Feci per andarmene, ma Zayn mi afferrò per la maglia obbligandomi a restare. Mise il vivavoce, probabilmente era più facile per lui farmi spiegare la situazione da una voce telefonica.
"Chi era quella diavolo di bionda che teneva mia figlia Zayn?!" Perrie era chiaramente infuriata.
"Ciao Perrie" Rispose flebilmente Zayn.
"Ciao un cazzo Zay. Rispondimi" Feci segno al mio amico di respirare, vedendo oramai che le lacrime si stavano formando agli angoli dei suoi occhi.
"Era Sarah, la sorella di Elisabeth. Ultimamente tiene Emma quando io e Fede siamo impegnati."
"Senti non voglio litigare, ok? Potevi informarmi. Non è solo tua figlia, dobbiamo parlare" E le lacrime incominciarono a scendere silenziose sul suo viso accompagnandolo sempre di più in uno stato in cui io non ero che una presenza lontana.
"Parla"
"Sai che mi devo trasferire a LAX, e per Emma sarebbe un bene venire con me. Potremmo organizzarci in qualche modo e ogni tanto potresti venire a trovarla" La voce di Perrie aveva ritrovato la calma, una calma che secondo il mio parere non si addiceva alla situazione.
"Ne parliamo a voce, per favore." Lo conoscevo e cercava solo il modo di prendere tempo.
"No. Ne parliamo ora, purtroppo per te ti conosco."
"Non me la sento. Ciao Perrie" e detto questo chiuse la chiamata, assicurandosi di spegnere il cellulare prima che ne sopraggiungessero altre. Si accasciò sulla poltroncina e si prese la testa tra le mani, sfogandosi di tutte le lacrime.
"Si sistemerà tutto, ma devi affrontarla" Gli dissi avvicinandomi a lui per dargli tutto il sostegno di cui aveva bisogno.
"Non posso perderla, Emma è la persona più importante della mia vita" Alzò leggermente la testa e cercò invano di mettere a freno le lacrime.
"Non la perderai,fidati di me." E anche se non ero sicuro di quello che dicevo, sapevo che Zayn aveva bisogno di sentirlo. In questi momenti le persone non vogliono la verità, vogliono qualcosa che li rassicuri.
Il telefono del mio ufficio iniziò a squillare, interrompendoci.
"Clinica Anne Mary, sono il dottor Tomlinson" Risposi in tono professionale, cercando di ignorare la miriade dei problemi che mi si presentavano sempre davanti.
"Dottor Tomlinson, sono Lilian dell'azienda sanitaria locale." Un altro dei miei problemi che continuava a rincorrermi.
"Potrebbe attendere in linea un minuto soltanto" Ancora prima di ricevere una risposta coprii il microfono, e mi rivolsi a Zayn che era rimasto nel mio studio.
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You save my life||Larry Stylinson
FanfictionHarry Styles, ragazzo diciottene che ha un grave problema alle ossa. Si trasferisce a Londra per le cure e incontra per la prima volta l'unico medico che abbia voluto farsi carico della sua situazione, Louis Tomlinson.