14. Will you marry me?

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FEDE's POV

Erano già tutti seduti, io ero ferma in fila aspettando il mio turno. O meglio quasi tutti, Zayn non era ancora arrivato, se quel coglione del mio ragazzo arrivava in ritardo alla cerimonia, l' avrei ucciso. Cercando tra la folla quel cretino intravidi Eleonor, la collega di Zayn, che diavolo ci faceva lì? Non eravamo amiche nessuno avrebbe avuto motivo di invitarla. 'Calmati, non ci sei solo tu a questa premiazione!' Probabilmente i miei pensieri erano giusti doveva essere stata solo una stupida coincidenza. Poi iniziai a vedere anche Louis, Niall, e i genitori di Zayn. Qualcosa non quadrava...

Eleonora da seduta mi schioccò le dita un paio di volte con una faccia stranita, probabilmente la stavo fissando... Il mio viso si fece interrogativo cercando di farle capire la marea di gente presente che conoscevo, ma che non doveva essere lì, non per me almeno.

Vidi una bambina dai boccoli biondi, sgambettare tra le sedie. Era Emma, Dio solo sapeva quanto mi si stringesse il cuore a sapere che fra poche settimane non avrei rivisto quell' angelo per chissà quanto tempo, forse per sempre. A correrle dietro come al solito c'era suo padre e io rimasi stupita di quanto fosse riuscito a tirarsi a lucido pur rimanendo nel suo solito stile. Quella giacca di jeans sembrava essere cucita apposta per lui. Si era anche tagliato i capelli per l'occasione. Seriamente? Perchè si sarebbe dovuto tagliare i capelli per una stupida cerimonia. Dovevo ammettere che era davvero bello, non che prima non lo fosse, insomma lui era sempre bello, ma quel taglio e quell'abbigliamento, erano davvero fatti apposta per lui.

Mi mandò un bacio e dal labiale riuscii a leggere un "Congratulazioni" Pobabilmente l' unico che avrebbe avuto un vero significato in quella giornata.

Arrivò il preside e mi sorrise in maniera piuttosto strana, avrei giurato di vedere Zayn imprecare, probabilmente era per Emma, non gli stava dando un attimo di pace. Iniziò quella lista infinita di nomi, e io non vedevo l'ora di poter salire e scendere da quel palco il più in fretta possibile, soprattutto dopo che mi ero accorta di quante persone conoscessi in quel posto.

Finalmente arrivò il mio turno e salii sul quel palco di legno un po' improvvisato. Nel momento in cui andai per afferrare quel master tanto sofferto, si sentì lo squillo del telefono e il preside si lasciò sfuggire un "Scusate, chiamate importante, non posso farli attendere." prima di lasciarmi in mezzo al palco con la gente che mi fissava e due pomodori al posto delle guance.

"Questa ha l' aria di essere un presa per il culo. Se ne vada a fanculo il preside e la telefonata importante" Mormorai nella mia lingua d' origine, era incredibile quanto l'italiano fosse pieno di imprecazioni. Era un ottimo sfogo momentaneo.

Vidi Zayn avvicinarsi a quel palco che stavo iniziando ad odiare mentre teneva la piccola Emma per mano. Gli tremavano le gambe.

"Zayn ma che cazzo fai? Non puoi venire sul palco, non sei tu che hai preso il master!" Gli dissi sottovoce, con aria a metà tra il divertito e il preoccupato. Quel ragazzo era solito farmi fare figure di merda, ma erano le figure di merda più belle della mia vita.

ZAYN's POV

Era il momento. Non riuscivo a capire come facevo a stare in piedi, dato che le mie gambe si facevano più tremanti ogni passo di più.

La voce di Fede mi arrivò ovattata e non riuscii nemmeno a capire cosa dicesse, ero troppo impegnato a prepararmi un discorso che non mi avrebbe fatto passare per un poveraccio. Sapevo che a lei non è mai piaciuto stare al centro dell' attenzione, ma speravo che per una volta avrebbe fatto un'eccezione. Mi portavo dietro la piccola Emma, oltre che me, Fede doveva sposare anche la mia bimba, ma sapevo che quello sarebbe stato il problema minore. Poco meno di due passi mi dividevano da quella che, se qualcuno in cielo mi avesse fatto il favore, sarebbe diventata mia moglie. Non mi ero ancora reso conto di quanto stupenda fosse, quel vestito era ancora meglio indossato, lo scollo a cuore lasciava intravedere le clavicole che tanto amavo. Il suo viso era coperto da un leggero trucco, che non mascherava nulla, metteva solo in risalto il suoi bellissimi occhi color mogano. Probabilmente mi avrà preso per un cretino, perchè ero lì fermo da due minuti buoni che la fissavo con un sorriso da ebete stampato sul volto. Non avevo più scuse, probabilmente se avessi aspettato qualche secondo in più il preside sarebbe tornato, e il mio piano, per quanto poco studiato, sarebbe andato a puttane.

You save my life||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora