26."Mi spieghi come essere forte?"

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HARRY's POV

Era passato all'incirca 1 mese da quando Louis mi aveva detto che il tumore si stava riassorbendo, avrei dovuto stare meglio. In realtà era stato il contrario. Un giorno mi sembrava di stare leggermente meglio, credevo che sarei riuscito a svegliarmi, ma una grande fitta all'altezza dei polmoni mi aveva rispedito indietro, mi contorcevo dal dolore ma dubito che qualcuno se ne stesse accorgendo. Dal quel giorno nessuno si era più fatto vivo, si stavano rassegnando al fatto che avrebbero potuto dire addio ad Harry Styles, e non riuscivo a dargli torto. Nemmeno Niall era nella mia stanza, ci era tornato solo quella mattina ma non mi aveva rivolto parola. Ma certo che non l'aveva fatto, avevo l' aspetto di un morto. Chi parlerebbe mai con un morto? Nessuno appunto, anche se mi era stata data l' illusione che loro avrebbero continuato a farlo.

La porta si aprii, e per l'ennesima volta avrei voluto avere almeno il potere della vista. Se non potevo sentire le persone a me care, volevo almeno poterle vedere prima di lasciarmi andare a quello che mi avrebbe destinato la mia vita incasinata.

"Mi spieghi come essere forte?" Era Louis, la voce smorzata da alcuni singhiozzi. Non stava parlando con me, lui non aveva bisogno di me... Aveva bisogno di andare avanti e più passava il tempo più mi convincevo che io non potevo essere una presenza stabile per lui. Una volta passato il coma, ci sarebbe stato il tumore e a patto che anche questo venisse risolto, sarebbero saltati fuori altri problemi. Ogni cosa che incontravo era un problema che andava ad accatastarsi con gli altri che già facevano parte di me. Non potevo coinvolgere altre persone in questa situazione.

"Tu sei sempre stato così forte e io non ci riesco, non più" Quando mi posò la mano sull'avambraccio, avrei potuto giurare di essere vivo, realmente vivo. Stava effettivamente parlando con me, anche se non avrebbe dovuto, non ero la persona giusta per lui, non lo ero per nessuno.

"Vorrei poter riuscire ad ergere un muro davanti a me, come avevi fatto tu. Un muro che solo tu saresti in grado di abbattere, perchè finchè tu non tornerai da me io non voglio che nessuno mi possa vedere vulnerabile" Io non ero forte, non lo ero mai stato. Volevo solo farlo credere, così la gente in generale non provava nemmeno a ferirmi. Avevo già abbastanza cose che mi ferivano ripetutamente dentro di me, non avevano di certo bisogno di aiuto.

"E soprattutto ora, che c' è realmente la possibilità che tu ti svegli... Non so come comportarmi."

'No, Lou. Io ci ho già provato, ma ho fallito come al solito' Avrei voluto che lui lo sapesse, non si doveva illudere. Le possibilità erano probabilmente inesistenti

"Ora sei in coma farmacologico, siamo noi che ti teniamo addormentato. Ti eri ripreso, per un millesimo di secondo, ma poi le tue condizioni si erano destabilizzate e abbiamo dovuto farlo. Io ho dovuto farlo, non so come ci sono riuscito." Se questo avrebbe dovuto consolarmi, non funzionava. Non ero in grado di svegliarmi, ero debole.

"Non ti sono potuto venire a trovare per tre giorni, ma ora le condizioni sembrano alla normalità e dobbiamo solo aspettare che il coma farmacologico finisca. Secondo i miei calcoli dovresti svegliarti, ma è questo il punto. I miei calcoli non sono mai giusti e non faccio altro che mettere a repentaglio la tua vita. E' tutta colpa mia, mi dispiace così tanto." Ero io che non ero giusto, non i suoi calcoli, lui non c'entrava nulla.

"Questa volta non voglio sbagliarmi, e anche se te l'ho ripetuto troppe volte sopportalo ancora una: riuscirò a salvarti la vita Harry." E io non potevo fare a meno di credergli

LOUIS' POV

"Questa volta non voglio sbagliarmi, e anche se te l'ho ripetuto troppe volte sopportalo ancora una: riuscirò a salvarti la vita Harry." Avrei voluto riuscire a convincere me stesso di poterlo fare.

You save my life||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora