20. Da lì solo il buio.

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HARRY's POV

"... Bel camice, ti sei dimenticato di portarlo in tintoria, il rossetto non si lava via facilmente." Mi stupivo di quanto fosse difficile per me far riemergere il ragazzino scontroso di sempre. E pensare che fino ad un paio di mesi prima ero un deficiente insensibile e egoista, ma almeno non ci soffrivo. Tutto questo prima che incontrassi Louis, lo odiavo perchè aveva abbattuto le mie barriere senza fare il minimo sforzo, lo odiavo perchè era stato l'unico in grado di farmi piangere, lo odiavo perchè era l'unico che mi faceva stare così fottutamente male, e infine lo odiavo perchè non potevo amare nessuno all' infuori di lui.

Se prima le mie intenzioni erano quelle di parlare e risolvere, in quel momento volevo solo ferirlo e farlo star male almeno la metà di quanto soffrivo io, sarebbe bastato, ma sapevo che non ci sarei mai riuscito perchè io amavo quel ragazzo e non gli avrei mai fatto quello che lui stava facendo a me.

Erano passati due minuti buoni dalla mia ultima affermazione, non aveva ancora proferito parola, l' avevo beccato e lui non aveva nessuna scusante. Ero soddisfatto di me stesso, di come facevo tacere Louis, ma questo non placava nemmeno lontanamente il dolore che mi stava frantumando la cassa toracica.

"Harry, amore, io ti pos-" Non potevo lasciarlo continuare a dirmi cazzate, quando era evidente quello che mi aveva fatto, quello che ci aveva fatto.

"No, non dirlo. Non dire che mi puoi spiegare, quando è piuttosto evidente che non puoi affatto. E non chiamarmi amore, quando tu di amore per me non ne provi" Stava diventando sempre più difficile trattenere le lacrime, ma ce la dovevo fare, non poteva abbattermi più di quanto non avesse già fatto.

"Senti io lo so quello che sembra, ma seriamente io non ho fatto quello che pensi, io ti a-" Ricostruii quelle poca mura che erano rimaste più o meno intatte e continuai la battaglia che non avrei mai voluto combattere contro la persona che amavo di più al mondo.

"Smettila di dirmi stronzate, Louis. Non puoi negare l'evidenza. Chissà quante volte te la sarai portata a letto!" Al solo pensiero di Eleanor che metteva le sue mani sul corpo di Louis mi partiva il voltastomaco, doveva essere solo mio.

"Io non ti sto dicendo stronzate, io ti amo. So che è difficile da credere date le circostanze, ma .. "

"E' impossibile da credere date le circostanze."

"Ma, Harry, io ti amo e non ti tradirei per nessuno motivo al mondo. Avrò sbagliato camice non lo so..." Poteva davvero inventare scuse migliori.

"Sì hai ragione. Effettivamente ci sono una marea di Dottor Tomlinson in questa struttura. Sei patetico." Ogni cosa che pensavo la dicevo eccetto una, il fatto che l'amavo, nonostante tutte le stronzate, io continuavo ad amarlo.

"Io la odio."

"Allora non te la dovevi scopare." Non riuscii a fermare i pensieri.

"Non me la sono scopata." Come se le prove non fossero abbastanza evidenti, credeva davvero di potermi ingannare? Una parte di me voleva farlo, essere ingannato, solo per poterlo riabbracciare e baciare, ma sapevo benissimo che non mi amava. Nessuno avrebbe mai potuto amarmi.

"Non piangere piccolo." Non mi ero reso conto di essermi lasciato andare.

"Ti assicuro che non sto piangendo per mia volontà." Nel mio sguardo c'era astio e molto odio, probabilmente se ce ne fosse stata la possibilità, Louis sarebbe caduto a terra solo incrociando i miei occhi. In realtà ero solo deluso, da me stesso, ancora una volta una persona a cui tenevo se ne stava andando.

"Lo so, è colpa sua. Io la odio, aveva detto che era guerra, ma non immaginavo fino a questo punto. " Dovevo smetterla di ascoltarlo o probabilmente con la dolcezza nella sua voce mi avrebbe persuaso.

You save my life||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora