12.Lui sta meglio da quando ci sei tu

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LOUIS' POV

"Allora Harry, come stai?" Cercai di mantenere un tono piuttosto medico, data la presenza della madre. I miei occhi dicevano tutt'altro e pareva che lui se ne fosse accorto, perchè cercava di trattenere un sorriso sotto i baffi, senza molto successo.

Era da più di due settimane che le nostre labbra si incontravano non appena ne avevano la possibilità e ogni volta staccarsi era sempre più difficile. Anne sapeva della nostra relazione, se si poteva considerare tale, ma per lei dovevo essere prima di tutto il medico di suo figlio, il fatto che fossi il suo... Suo, insomma il suo qualcosa che ancora non avevamo definito, passava in secondo piano. Mentre per Harry l' unica cosa importante sembrava che fosse che io dovevo assolutamente essere di sua proprietà, non importava in che modo, io ero suo. Non perdeva occasione per ricordarmelo e quelle parole arrivavano al mio orecchio come quando ascolti la tua canzone preferita dopo avere avuto il telefono scarico per ore, era semplicemente una sensazione piacevole, rilassante e confortevole, ci avrei voluto far l' abitudine. Volevo avere il tempo per abituarmi ad avere Harry al mio fianco, ma non avrei potuto se nemmeno la nuova chemio funzionava, non rimaneva che controllare.

"Posso risponderti io?" Non sapevo cosa pensare. Anne non poteva sapere veramente come stava il figlio. Ma io non volevo contraddirla, un parere in più non poteva far male.

"Certo, Signora Styles, mi dica" Odiavo chiamarla così, mi sapeva da vecchia e lei non lo era di certo. Se non fossi stato certo del legame di parentela che la univa ad Harry avrei azzardato a dire che fosse sua sorella.

"Ti ho già detto di chiamarmi Anne. Comunque, Harry sta visibilmente molto meglio, ed è grazie a te. Lo contagi con la tua gioia di vivere, o forse e solo perchè vi amate, quindi questo basta, ma io prego da due settimane a questa parte che tu non te ne vada, perchè lui sta meglio da quando ci sei tu, indipendentemente dalla malattia." A quelle parole mi sentii avvampare, ed evidentemente non ero l'unico, perchè le guance del mio piccolo si erano colorate di un rosa piuttosto acceso. Mi mancava una madre che riuscisse a leggermi così bene, in realtà non l'ho mai avuta. Mia madre aveva lasciato me e suo marito quando avevo appena tre anni, ed io ero stato cresciuto da lui, dato che non mi era stato concesso di conoscere il mio padre biologico, che per quanto fosse un buon padre non avrebbe mai potuto darmi quello che mi avrebbe potuto offrire lei.

"Grazie Anne. Sono lusingato, ma non credo che sia tutto merito mio, insomma Harry è un ragazzo forte..." Non riuscii a terminare la frase

"Non voglio scuse. È merito tuo Louis, e io te ne sono immensamente grata" Le guance del riccio non sembravano dargli tregua, perchè diventavano più rosse ad ogni parola della madre.

"Non so come ringraziarla, ora le posso chiedere di lasciarmi solo con Harry?"

Avrei dovuto visitarlo, ma la mia testa e sopratutto il mio cuore, volevano altro.

"Se devi solo baciarlo, puoi anche farlo davanti a me. Tanto vi vedrei lo stesso come gli altri giorni." La bocca della madre lasciò spazio ad un ampio sorriso. L'imbarazzo regnava sovrano, i nostri non erano stati baci esattamente casti...

"No no Anne, le assicuro che questa volta devo anche visitarlo" Anche appunto, magari prima mi sarei riappropriato delle sue labbra perfette.

"Va bene, allora vi lascio soli e intanto passoparola a Niall di non disturbarvi."

Non appena ebbe varcato la porta i miei occhi incatenarono a quelli di Harry, e nonostante mi ripetessi che non era il momento, il mio corpo lasciava capire esattamente cosa volessi.

"Devi anche visitarmi?" Il piccolo marcò maggiormente la seconda parola e non potei fare altro che concentrarmi sulle sue labbra che erano così tremendamente perfette, e che presto sarebbero tornate in mio possesso.

You save my life||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora