07. Il paradiso era niente a confronto

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HARRY's POV

Rimasi lì spiazzato incapace di dire una sola parola, mentre Louis usciva dalla stanza correndo. Piangeva per me, ma perchè mai avrebbe dovuto farlo? Insomma io ero un paziente qualsiasi, uno dei tanti. Poi mi tornarono alla mente le parole di Niall "Louis non piange." Evidentemente si sbagliava, io ero stato capace di farlo piangere e mi odiavo più di quanto già non facessi per questo. Almeno sapevo di non essere pazzo, Louis Tomlinson stava davvero piangendo e piangeva per me.

LOUIS' POV

L'unica cosa che sapevo fare era mettermi nei casini, come se già il mio mondo non fosse abbastanza caotico.

Iniziai a piangere di nuovo. Complimenti Tomlinson, davvero virile. Neanche fossi stata una ragazzina di quattordici anni alle prese con la prima cotta. Perchè quel ragazzo maledettamente bello era in grado di farmi piangere e di farmi dire cose che nemmeno sotto tortura avrei detto? Cosa aveva di tanto speciale Harry Styles? A mettere fine ai miei pensieri fu Zayn. "Ti ho visto uscire dalla 34, cos'è successo con Harry?" A volte avevo come l'impressione che il mulatto mi seguisse.

"Sono uno sciocco con la lingua troppo lunga, ecco cosa è successo. Davvero pensavo che mi avrebbe fermato, l'unica cosa per cui Harry mi prende in considerazione e per il fatto che io sono quello che cerca di salvargli la vita." Non sono mai stata una persona aperta agli altri per le cose serie, ho sempre preferito tenerle per me, ma di lui mi sono sempre fidato.

"No sul serio, Louis, ma ti sembra poco? Harry si fida di te, ha riposto in te la possibilità di essere salvato. Non tutti ci riescono e tu lo sai bene, hai visto quante persone sono state in grado di andarsene dal tuo studio quando gli offerto un aiuto, perchè non si fidavano del tuo modo di fare. Ma Harry è nella stanza 34, lui si è fidato di te e ha fatto bene." Certe volte odiavo Zayn, ma solo perchè aveva sempre ragione. Insomma sapeva sempre come tirarmi su di morale, era strano. Ma questo non toglieva che io avevo appena rovinato tutto.

"Zayn, gli ho detto che stavo piangendo per lui, probabilmente non tarderà molto ad andarsene da quella stanza."

"Perchè glielo hai detto?" Ma perchè la gente fa domande stupide!

"Perchè me lo ha chiesto magari?"

"Louis Tomlinson che non è capace di mentire, sei proprio innamorato. Quel ragazzino riccio ha un sacco di potere su di te." Questo lo sapevo giá Zayn.

"Nemmeno con Stan eri così" Rigirava il coltello nella piaga. Stan era il mio diciamo ex, non stavamo proprio insieme era una cosa così, tanto per scopare, almeno per lui.

"Senti, non l'ho deciso io. Non è colpa mia se Harry è cosí incredibilmente perfetto e non è colpa mia se mi sono innamorato di lui. Non l'ho voluto io, quindi, fammi il favore di smetterla di ripetermi che sono innamorato del riccio, perchè lo so." Non ero incazzato, semplicemente ero stufo che riuscisse a leggermi cosí dentro da intuire di chi mi fossi innamorato.

"Oh Lou, non devo dirle a me queste cose, ma a Harry. Non oggi magari ma lui lo deve sapere." Silenzio di tomba.

"Comunque stasera andiamo a magiare da Nando's, pensavo di portare anche Niall, tanto è praticamente guarito e non credo che una serata fuori possa fargli male." Continuava a rimproverarmi di non affezionarmi ai pazienti e lui era il primo a farlo, ovviamente non come ho fatto io con Harry, insomma lui era etero, ma con Niall aveva un grande rapporto di amicizia.

"Andate voi, io devo finire delle ricerche, e non ho voglia di uscire. Credo che farò il turno di notte non ho molto sonno." Stranamente non insistette, mi abbracciò ed uscii lasciandomi da solo in quello squallido ufficio a fare a botte con i miei pensieri.

HARRY's POV

Ero rimasto solo di nuovo, Niall era fuori con Zayn e mamma era già in albergo a dormire. Eravamo solo io e io miei pensieri. Stavo malissimo, ma non per colpa della chemio, era un male diverso, subito sopra alla bocca dello stomaco, sembrava come quello che descrivono nei film quando il protagonista si innamora. Mi ero davvero innamorato, ed ero riuscito a far piangere l'unica persona a cui era rivolto il mio amore. Dovevo parlargli e dirglielo, dirgli che io lo amavo con tutto me stesso e che davvero ero convinto che mi avrebbe salvato la vita perchè lo stava già facendo. E avrei dovuto dirglielo quella sera.

Raccolsi tutto il coraggio che avevo in corpo e mi avviai verso quell'ufficio dove una settimana prima l'avevo incontrato. Lo vidi seduto in una poltroncina, mentre si fissava le mani ovviamente sovrappensiero. Bussai alla porta e mi venne incontro. Quando la aprì potei vedere quanto distrutto fosse, gli occhi erano gonfi e rossi, era chiaro che avesse appena finito di piangere.

"Ciao Louis, io non sto molto bene. E avrei bisogno di te." Non ero mai stato bravo con le parole ma non mi sembrava pessimo come inizio.

"Oh Harry, vai in camera, manderò subito qualcuno con degli antidolorifici." La voce appariva visibilmente molto stanca, e leggermente roca, probabilmente a causa del pianto.

"No Louis, non hai capito. Io ho seriamente bisogno di te." Mi avvicinai e vidi gli occhi del ragazzo riempirsi di lacrime, e giuro non lo potevo sopportare. Feci l'unica cosa che mi sembrava sensata, mi abbassai e lo baciai. Il paradiso era niente a confronto.

You save my life||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora