38.Non sono sicuro che lo riprenderei indietro

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HARRY's POV

"Allora come stai?" Probabilmente non sarei mai riuscito a rispondere sinceramente a quella domanda, perché ogni volta che mi veniva da rispondere 'bene' ci ripensavo e trovavo sempre qualcosa che non andava, ma nonostante ciò la mia risposta non cambiava. Probabilmente per gli estranei ero un ragazzo felice e che stava sempre bene, semplicemente perché lo dicevo io e la gente mi credeva.

"Sempre bene, Sarah. Se me lo chiedi ogni nemmeno due ore la risposta non cambia." Ogni volta che la ragazza aveva la pausa dal reparto pediatrico, in cui l'avevano da poco assunta, veniva a farmi visita. Ormai era rimasta l'unica, Louis dopo la litigata era come morto, Niall era impegnato a essere preparato ai 'falsi parti' di Eleonora, Gemma era stata rispedita a New York, mia mamma si era trovata un lavoro a Londra e mio padre avrebbe solo dovuto provarci a mettere piede nella mia stanza.

"E tu continui a negare come ogni volta!" Buttò la borsa sul letto vuoto e mi venne incontro.

"Cosa devo fare per farti capire che va tutto bene" Mi alzai dal letto e mi affacciai alla finestra.

"Ah davvero, va tutto bene?! Quindi non ti dispiace se tocchiamo l'argomento 'Louis'?" Chiese sarcastica mettendosi al mio fianco.

"Sarah, non iniziare nemmeno" Risposi freddo, mi bastava anche solo accennare quell' argomento per crollare.

"E allora dimmi cosa diavolo è successo a quel matrimonio" Non avevo raccontato a nessuno di quella giornata, volevo cancellarla. Volevo cancellare Louis Tomlinson dalla mia vita, me ne volevo fare una ragione. Louis non poteva darmi spiegazioni riguardo al suo comportamento? Molto bene, io avevo raggiunto le mie conclusioni, si era stancato di me, non mi voleva più o altre cose simili. E io volevo rassegnarmi a quella situazione.

"Niente di rilevante, semplicemente dubito che sia il caso di pronunciare il suo nome se non in ambito medico in futuro" Dissi come se la faccenda non mi toccasse minimamente, come se ogni fibra del mio corpo non volesse correre a Oxford o dove diavolo fosse finito quel ragazzo.

"Niente di rilevante? Sul serio Harry! Ti ha lasciato quindi?" Si voltò verso di me prendendomi una mano, come per consolarmi sull'ultima parte della frase.

"Oh no! Lui voleva che rimanessimo un 'noi'. Sarebbe stato figo no? Pensa magari qualcuno mi veniva a chiedere 'Sei fidanzato?' e la mia risposta sarebbe stata 'No, sono impegnato in una relazione noi'. Avrei dovuto provare, ci sarebbe stato da divertirsi!" Scoppiai in una risata isterica.

"Quindi l'hai lasciato tu?" Sarah cercava di ricostruire la situazione un po' alla volta con le poche informazioni che le davo.

"Cosa importa?" Chiesi buttandomi sul letto ancora disfatto.

"Importa! Non so a chi dare dell' idiota se non so chi ha lasciato chi!" Sbuffò una risata e spostò le mie gambe ritagliando un piccolo spazio anche per lei sul letto.

"Scherzo, Louis è un' idiota ormai si sa" Mi misi a ridere insieme a lei, almeno mi aveva sollevato il morale.

"Un' idiota che non sentiremo più nominare molto spesso." Sorrisi malinconicamente mentre accettavo la realtà. Anche se fosse tornato non ero troppo sicuro che tutto sarebbe tornato come prima.

"Non essere melodrammatico. Lui tornerà e tu lo sai" Mi diede uno schiaffetto sulla gamba.

"E' questo il punto. Non posso sempre essere disposto ad aspettare, perché lui tornerà e non si sa quando, credo che non sia il significato della parola amare. Se si ama una persona non la si abbandona, io non lo avrei mai abbandonato. A parole sono capaci tutti, io voglio i fatti e i fatti dimostrano ben altro che amore" Quelle erano le frasi che cercavo di ripetermi di continuo da quando Louis era tonato ad Oxford per la seconda volta, perché non ero ancora riuscito a trovare un filo logico a quella situazione. Quindi ero arrivato alla conclusione che no, Louis Tomlinson non mi amava, non più almeno.

You save my life||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora