capitolo 4

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Sento un profumo buonissimo da uomo molto familiare ma non capisco di chi sia,cerco di muovermi ma sento qualcosa che mi blocca,e poi stavo su qualcosa di duro ma contemporaneamente morbido non so.
Dopo due minuti circa riesco ad aprire gli occhi e mi ritrovo a due mm dalla faccia di Mattia,bello anche quando dorme oh,era lui che mi bloccava ecco...mi stringe la vita con le sue braccia,ed ecco che riconosco anche il suo profumo.
Vorrei rimanere così per sempre ma non si può, lui è un puttaniere e in più mi devo distanziare da lui perché non voglio che ricapiti la stessa cosa di oggi.Da quello che avete capito,in classe non ho amiche femmine oltre a Sofia,del resto sono abbastanza socievole con i maschi.Pero' facendo tutti questi pensieri appena sveglia mi ha fatto riaddormentare.Cazzo c'è qualcosa che suona da non so quanto ma da diversi minuti,decido di alzare la testa e capire da dove proveniva il suono,il telefono ecco cos'era,"o ma che cazzo è sto rumore"lo prendo e rispondo a chiunque mi stesse chiamando,anzi videochiamando.
"Ey Gaia oggi non ci siamo sentite per niente ti devo dire una cosa importante,poi alla fine com'è andata con rondo o ma mi stai ascoltando!" Il mio telefono continuava a urlare parole che non capivo.
"Cazzo è che ti chiama!"dice improvvisamente Mattia "non lo so vedi te"dico stordita con la faccia schiacciata sul suo petto."ma è l'amica tua!?!?ciao che vuoi?"dice Mattia.
"Cazzo"urlo allarmata ricollegando quello che ha detto la mia amica "em Gaia,avrei bisogno della tua presenza"chiede Sofia dal telefono,
"Eccomi eccomi,vabene Mattia io vado a casa" dico alzandomi dal letto e prendendo il telefono " si aspetta che ti accompagno"dice alzandosi,
"Mattia vivo qua davanti "dico ovvia "Ah giusto"dice avvicinandosi a me per darmi un bacio sulla guancia "ciao...domani mattina alla stessa ora"dice ributtandosi sul letto."no domani vado in autobus con Sofia,ma grazie " dico,chiudendo la porta di camera sua.
"Sofia eccomi" dico dirigendomi a casa verso casa mia."ti va se ci vediamo per cena?"mi dice un po' affranta "si certo,ma è successo qualcosa?" "no no tranquilla." "ok ti aspetto a casa mia "dico "arrivo " dice Sofia prima di chiudere la chiamata.abbiamo passato una serata bellissima tra tik tok e risate."Gaia"dice Sofia improvvisate"dimmi amo"
"Non so come dirtelo ti giuro,mi viene da piangere "dice la mora con le lacrime agli occhi "o calmati e dimmi che succede"dico,cercando di confortarla,
"Devo trasferirmi a New York"dice prima di scoppiare a piangere tra le mie braccia "mi abbandonate tutte però!" dico con le lacrime agli occhi
"Lo so scusami tanto,ho litigato anche con i miei genitori pur di non partire"dice la mia amica.Non ci credo piano piano tutti se ne vanno è così.La serata finì in tragedia insomma dopo qualche ora Sofia se n'è andata e i miei sono tornati a casa non sono neanche scesa a mangiare,ero troppo triste.Sofia sarebbe partita domani mattina alle 6 di mattina così per le 5.30 mi sono presentata davanti casa sua per salutarla e salutare anche i genitori.Sofia mi aveva detto che ci saremo sentite ogni giorno,ma non so se sarebbe stato così.A scuola ci sono andata con Mattia perché ha insistito e non ho avevo neanche voglia di litigare.Sono stata per tutto il tragitto in silenzio appoggiata alla sportello della macchina con gli occhiali da sole."che hai fatto?" Mi chiede Mattia scendendo dalla macchina per entrare a scuola,non rispondo e vado in classe,prova a chiamarmi più volte ma non l'ho degnato di uno sguardo.La giornata passa abbastanza 'tranquilla' se così si può dire.A casa ci torno in pullman.

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