capitolo 25

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Quanto lo odio.
È bello quanto stronzo.
Mi è pure passata la voglia di fare festa stasera assurdo!
Entro in discoteca e rimango sorpresa quando noto che c'è anche Edo.
Ora gli faccio vedere a quello scorbutico stronzo.
Mi avvicino a Edoardo.
"Ei Edo,che ci fai qui?" Chiedo.
"Mi ha chiamato Giada,mi stavo annoiando a casa quindi non me lo sono fatto ripetere due volte" dice sorridendo.
Ricambio il sorriso e mi avvicino a lui,mi assicuro che Mattia stia guardando da questa parte,lo sta proprio facendo ora,mentre canta una delle sue canzoni.
Mi rigiri verso Edoardo e gli poso un bacio sulla guancia.
Circondo il suo collo che le mie braccia e inizio a muovermi su di lui in modo provocante.
Continuiamo così tutta la sera.
Mattia,non mi levava il suo sguardo di dosso. Però io a differenza sua non l'ho segnato neanche di uno sguardo.
Oramai sono le 4 di mattina,mi sembra il caso di chiudere qui la serata.
"Ragazze andiamo?" Chiedo.
"Si,ci accompagna Edoardo, Edo andiamo?" Dice Sofia.
"Si, però io ho il motorino"
"Ah" di soltanto Giada.
"Massimo tre persone possono stare" continua Edoardo.
"Ok allora,chi porto per prime?" Chiede ancora Edoardo.
"Vabbè dai porta prima loro io posso anche aspettare"dico.
"No dai resto io tranquilla" dice Sofia.
"No dai forza andate.
Prima iniziate meglio è" dico.
"Ok andiamo?" Chiede ancora Edoardo.
"Dai tra un po' è anche il tuo compleanno non possiamo lasciarti così"dice Giada.
"Dai raga fate i seri e andate,tanto poi tornate eh" dico chiudendo il discorso.
Partono e mi siedo su una panchina aspettando l'arrivo di Edo,tanto ci dovrebbe mettere 20 massimo 30 non è tanto lontano.

40 minuti dopo

"Perché non rispondo cazzo"dico spazientita.
Sono più di 30 minuti che aspetto e ancora non è tornato Edo.
In più non rispondono neanche al telefono.
Mi fumo una sigaretta.
"Guarda che ti fa male sta roba,da quando fumi " dice qualcuno,ma so benissimo chi è quel qualcuno.
"Senti lasciami stare che sto già nervosa di mio eh"dico con poca pazienza.
"Si ma butta quella sigaretta"continua.
Non rispondo.
Mi prende senza neanche preavviso la sigaretta,fa un tiro e poi la butta per terra.
"Ma sei scemo?! Era l'ultima del pacchetto!" Dico incazzata.
"Tu non mi ascolti..." Dice.
"Ma non hai un cazzo da fare alle 5 di mattina?" Chiedo guardandolo però questa volta.
" E tu invece che fai qua tutta sola,sai a quest'ora girano parecchi malintenzionati" risponde.
"Io penso per me,tu pensi per te,ora vai grazie non mi serve che mi faida padre,ne ho già uno"dico accennando un sorrisetto falso.
"Vuoi un passaggio?" Chiede di punto in bianco guardandomi negli occhi.
"No grazie,ciao"dico gesticolando con la mano.
"Dai non fare la dura con me,ti conosco fin troppo bene"
Dice.
"1.Guarda che non sto facendo niente
2.non vantarsi di conoscermi perché sono cambiata
3. Sta venendo a prendermi Edoardo,quindi grazie dell'offerta,ma no."
"Edoardo chi è quello con cui parlavi prima in discoteca? Il tuo nuovo 'ragazzo'?"chiede.
"Si" dico soltanto.
"Ok salutamelo"dice.
Mi giro per rispondergli ma è scomparso. Stronzo.
"Vabbè è inutile che rimango qui,me la farò a piedi,ci metterò un'oretta,quindi per le 7 sono a casa".
Mi incammino per casa.
Sono già passati dieci minuti e non ho fatto neanche un km,con sti tacchi è impossibile camminare.

* clascon di una macchina *

"Gaia!" Mi sento richiamare,mi giro e vedo la macchina di Mattia a qualche metro da me.
"Che vuoi " urlo per farmi sentire.
"Dai sali" dice.
Dai tanto è solo un passaggio.
Mi avvicino alla macchina e provo a salire.
È troppo alta,lo è sempre stata per me,in più con i tacchi!
"Dai vieni" si allunga verso di me,mi prende per i fianchi e mi fa salire.
"Grazie" dico senza neanche guardarlo.
"Niente" dice mentre mette in moto la macchina.
"Dove sta casa tua?" Chiede.
Gli spiego la strada.
Siamo quasi arrivati quando mi ricordo un piccolo dettaglio.

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