"sono qui per Barbieri, Mattia Barbieri"dico alla signorina dell''ospedale che si trova all'entrata.
"Si" dice controllando una cartellina.
"È un parente?" Chiede.
"Sono la fidanzata" dico presa dal momento.
"Mi spiace ma non posso farla entrare"dice.
"Gaia vieni" dice Martina prendendomi per mano.
Mi trascina dentro una stanza.
Ci stanno due panche con dei cuscini,
davanti ci sta una stanza dove ci sta il lettino con Mattia,le due stanze sono divise da una parete trasparente.
È tutto ingessato,anche la testa,ha diverse fascie sulla fronte.
"Allora" dice una dottoressa entrando nella sala con una cartellina clinica.
"La situazione è grave,molto" dice preoccupata.
"Quali sono stati i danni?" Chiede Martina.
"Ha la gamba sinistra rotta,polso sinistro rotto,4 costole fratturate,la clavicola non si è rotta ma si è spostata,bisogna fare un intervento, può provocare danni dal punto di vista respiratorio.
Ha avuto un trauma cranico molto grave" dice.
"E quali sono le cause del trauma cranico?" Chiedo.
"Dobbiamo fare ancora alcuni esami ma molto può perdere la memoria".
"Ah" dico.
"Ma c'è un periodo preciso che dimenticherà della sua vita?" Chiede la ragazza accanto a me.
"Dai 3 ai 4 " dice.
"Mesi?"
"No anni" risponde la dottoressa.
Sgrano gli occhi.
Non si ricorderà di me,di noi.
"Ma può tornare la memoria vero?" Chiedo ancora.
"Forse,vi faccio sapere i dettagli domani" dice la dottoressa prima di uscire.
Mi siedo su una panca per non cadere.
Non ci posso credere.
"Gaia io entro nella stanza,vuoi venire?" Chiede Martina.
"Ora ti raggiungo"dico.
Dopo pochi minuti mi alzo e raggiungo Mattia.
Mi siedo su uno sedia e aspetto che Martina esca.
"Puoi entrare" dice Martina invitandomi ad entrare.
"Minchia è messo male" dico senza rendermi conto che l'ho detto ad alta voce.
"Lo so" dice la bionda con occhi lucidi.
"Dobbiamo soltanto aspettare che si svegli" dico appoggiando una mano sulla sua spalla per dargli conforto.
"E lo farà,si sveglierà" continuo.
Lo guardo finalmente in faccia e mi scende una lacrima.
Perché mi preoccupo così tanto per lui, perché,insomma mi ha abbandonata in un momento critico della mia vita,torna improvvisamente dopo un paio di mesi,mi insulta ci ignoriamo per giorni, perché mi importa così tanto anche se mi fa stare così male.
"Allora ragazze" dice la dottoressa di prima entrando nella stanza.
L'intervento per la clavicola si può fare solo se sveglio,quindi finché non si sveglia non possiamo fare niente.
Riguardo il trauma cranico era come vi avevo già detto,in più è difficile che torni la memoria.
Non impossibile ma molto difficile" dice la dottoressa.
"Ora devo andare, tra qualche minuto dovrebbe venire il dottor.Barsi,gli farà alcuni accertamenti,gli metterà delle creme,tornerò domani mattina per controllare se ci sono miglioramenti o peggioramenti del suo quadro clinico" dice prima di uscire dalla stanza.
"Martina! Ti sto chiamando da ore! Andiamo a casa forza" dice una signora entrando.
"Mamma resto qui io, non voglio lasciare Mattia solo" dice la ragazza.
"No no,non ti permetto di sprecare altro tempo con questo ragazzo,se l'è meritato ora andiamo!" Continua la madre.
"Mamma non puoi dire queste cose! È Mattia!" Dice Martina disperata.
"Andiamo!" Dice ancora la presunta zia di Mattia.
"Gaia resta tu" dice prima di andare via.
"No asp-" non riesco a finire la frase che è già uscita.
Mi metto l'anima in pace e mi siedo su una poltrona accanto al letto di Mattia.
"Tutti sto casino! Io volevo dimenticarti, divertirmi....e invece torno sempre da te" dico accasciando la testa sul letto.
"Sei sempre stato così prudente sulla guida, com'è possibile?!"continuo.
Dopo una 30 di minuti mi alzo dal letto ed esco dalla stanza per andarmi a prendere qualcosa alla macchinetta.
Mi arriva una telefonata.
"Oi sofy"
"È una lunga storia ma in poche parole... Mattia ha fatto un brutto incidente stradale,solo in ospedale,ancora non si è svegliato"
"Si resterò qui tutta la notte"
"No non vado a scuola domani,come faccio"
"Si,ci sentiamo dopo che avverto mio padre"
"Si,ciao"
Chiamo mio padre e gli spiego la situazione.
Sto cercando da circa 5 minuti di infilare la moneta nel buchetto della macchinetta ma,non mi accetta la moneta,me la rimanda in dietro.
"Scusa ti posso aiutare?"mi si avvicina un ragazzo.
"E che mi rifuta la moneta" mi lamento.
"Aspetta" dice prendendo una sua moneta.
Riesce ad infilarla.
"Ah...em grazie" dico in imbarazzo.
"Cosa prendi?" Chiede.
"Em volevo i mikado" dico.
"Buonissimi" dice porgendomeli.
"Lo so...grazie dell'aiuto" ringrazio.
"Come mai qui?"chiede improvvisamente.
"Un mio amico,ha fatto un brutto incidente"dico.
"Mi dispiace"
"Tu?" Chiedo.
"Alcuni controlli da fare"
"Ho capito, vabbè io vado,grazie ancora"dico salutando.
"Aspetta ti accompagno per il tragitto" si offre.
"Come vuoi" dico andando avanti.
