capitolo 50

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"Sofy dimmi " rispondo al telefono.
"Calmati,arrivo subito"
Attacco la chiamata.
"Puoi accompagnarmi a casa di Sofia invece che a casa mia?"chiedo a Luca che mi sta riaccompagnando a casa.
"Certo " Annuisce.
"Ha traslocato quindi ti indico io la stradario. Lui annuisce.
Sofia quando è morta Giada ha deciso di cambiare casa, c'erano troppi ricordi che la legavano,non sarebbe andata avanti.In più ha avuto anche un bambino,con Agostino sono molto felice per loro. La loro relazione andava avanti da anni.

"Grazie Lu, per avermi accompagnato e per aver questo pomeriggio"lo saluto abbracciandolo.
"Figurati mi sono divertito"sorride.
Prendo l'ascensore e mi ritrovo davanti casa di Sofia.
Suono il campanello.
"Gaia non so che fare...non smettere più di piangere!"si lamenta.
"Mia madre sta fuori non voglio preoccuparla"continua.
"Ciao Ga "mi saluta Agostino dal divano con il piccolo in mano.
"Che bellino che seii vieni un pó qua"prendo thiago in braccio,il bambino.
"Amo il pannolino è strapieno,sarà questo"affermo.
"Ma...a noi non era venuto in mente"pensa Agostino.
"Rega le basi"dico con tono di superiorità.

Squilla il telefono.
"Cosa vuoi"
"Bravo che vuoi un applauso?"
"Che ti frega,a te basta darmi buca e stare con Sabrina "
"Non mi aspettare a casa"dico prima di attaccare.
"Gaia tu dormi nel letto matrimoniale con me,Agostino va nella stanza degli ospiti" mi dice la mora.
"No ma dai dormo io nella stanza degli ospiti tranquilla-"mi interrompe subito.
"Nono,ti voglio con me"dice sorridendo.
"Ok"dico soltanto.

"Quindi...ora che stiamo da sole raccontami perché non stai con Mattia "
"L'altro giorno ho conosciuto I genitori,a pranzo c'era anche una sua amica,Sabrina,si conoscono da sempre e sono stati anche insieme,i genitori non hanno superato la rottura tra Mattia e Sabrina e continuano a sminuirmi,a dirmi quanto è alta,magra,studiosa e del fatto che io sia proprio l'opposto.
In più Sabrina continua a provarci con Mattia e ovviamente questo mi da fastidio. Ma uello che mi fa più imbestialire è il fatto che Mattia neanche mi difende più di tanto,ogni tanto se ne esce con ' ma che dici papà/mamma ' non altro" dico.
"Non so che dirti,non è da Mattia "
"Oggi non sto a casa mia perché mi voleva portare in un posto che ha aperto da poco,stavamo sulla porta quando i genitori con Sabrina dicono di voler andare a pranzo con lui,non mi hanno neanche chiesto se volevo andare con loro....e quindi mi ha dato buca"dico triste.
"Parlaci domani,credo sia la strada migliore"dice la mia amica.
"Ora mettiamoci a dormire che è tardi"dico.
Annuisce.
Mi accoccolo a lei e ci addormentiamo abbracchate.

Sono appena ritornata a casa perchénon potevo stare lì per sempre.
Appena mi giro per andare in cucina me lo ritrovo a 2 cm di distanza incazzatonero.
"Mattia cosa vuoi"chiedo sbuffando.
"Cosa voglio? Davvero mi fai questa domanda è da ieri sera che ti chiamo e ti presenti soltanto stasera....Gaia è da due giorni che provo a chiamarti che ti prende?"
"Veramente me lo stai chiedendo? Mattia lo so che sono i tuoi genitori ma loro continuano a disprezzarmi in più ci si mette quella gattamorta di Sabrina,continuano a disprezzarmi e a giudicarmi io non li sopporto più-"vengo interrotta.
"Loro sono la mia famiglia e Sabrina non la chiami gattamorta capito?
Senti Gaia è meglio se per un pó ci prendiamo una pausa,credo sia meglio per tutti e due,così rifletti, e poi ti scusi per come li hai offesi-"
"Io ho offeso loro?! Davvero lo stai dicendo?! Io sono stata fin troppo educata con loro,mi hanno chiamata grassa e chiatta,una nulla facente e mi hanno isolato da te e neanche te ne rendi conto"
"Basta,hai detto abbastanza"mi ferma.
"Preparo le valigie e me ne torno nell'altra casa"
"Mattia-"
"No,basta"
Se ne va in camera.
"Mattia non stai facendo sul serio dimmi che è uno scherzo"
"Mattia stai veramente dando ragione a tuoi?!"
"Mi hanno cresciuto non posso voltargli le spalle,sei troppo ingiusta con loro"
Me ne vado via di casa sbattendo la porta.
Vado nel mio posto.
È da un pó di anni che l'ho trovato,di solito ci vengo quando sono triste.
C'è silenzio e mi fa pensare.

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