Capitolo 17

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CIÒ CHE È SCRITTO NEL DIARIO DI TEA


ANNO 2007

LUGLIO

Panesecco / Città Grande


L'estate era esplosa in tutto il suo splendore, ma Tea se ne era accorta a malapena.

Con l'obiettivo di sostenere al più presto l'ultimo esame del primo anno, stava trascorrendo l'ennesimo sabato pomeriggio china sui libri, quando lo squillo inatteso del cellulare la fece trasalire.

"Alice!? Che succede?"

"Sono sotto casa tua, esci!"

"Eh?"

"So che sei lì ad arrovellarti con le tue paranoie, Tea. Renditi presentabile, infilati una t-shirt e un paio di jeans e vieni fuori, ti porto a Città Grande!"

"Ma non posso! Devo finire di studiare, e poi, stasera c'è..."

"L'annuale evento di gala della DalForTech! È proprio questo il punto! Chiudi quei libri e vieni con me! Ho un programma studiato al minuto, ti garantisco che stasera sarai pronta in perfetto orario."

"E tu come lo sai? Non abbiamo avuto occasione di parlarne."

"Me l'ha detto Daniel" tagliò corto Alice. "Sbrigati, o faremo tardi! Ti spiego tutto per strada."


*****


Una volta in auto, Tea riprese il discorso. "E così ti ha chiamata Daniel, eh?"

"Già," confermò Alice, un occhio allo specchietto retrovisore mentre faceva manovra. "Sapeva che saresti andata nel panico in vista di stasera. Così mi ha chiesto di darti man forte, dato che lui sarebbe stato impegnato con dei clienti per tutto il pomeriggio."

"Aha. Capisco. Vi sentite un po' troppo spesso, voi due. Dovrei iniziare ad essere gelosa."

"Pff," sbuffò l'amica, "ma smettila. Dovresti ringraziarmi, piuttosto, perché il tuo ragazzo, oltre che essere un gentiluomo di altri tempi, è anche un fusto strepitoso, e grazie a me stasera lo stenderai definitivamente con il tuo look! Non potrà resisterti."

"Cosa hai in mente, esattamente?" chiese Tea, temendo di intuire cosa la aspettasse.

"È un evento di gala, giusto? Scommetto che non hai un abito lungo... e scommetto anche che avevi pensato di presentarti con uno di quei tristissimi completi giacca e pantalone che metti di solito per andare in ufficio."

"Beh, sono eleganti! Ci avrei abbinato una camicetta di seta e..."

"Ma per favore!" la interruppe Alice, approfittando di un semaforo rosso per voltarsi e fulminare l'amica con lo sguardo. "È ora che tu la smetta di sottovalutarti, Tea. Parlo delle tue doti, in generale, e del tuo aspetto fisico in questo specifico caso. Fai bene a rimanere sempre fedele a te stessa, ma non è questa l'occasione per mostrarti in modalità acqua e sapone. Quindi: prima scegliamo l'abito adatto e poi ti porto da Gilda per acconciatura e trucco. No no no, non dire nulla, è già tutto fissato, l'appuntamento te l'ho preso io."


*****


Era l'ora del tramonto quando Tea arrivò al lussuoso hotel sul lago. A causa della lunga catena di impegni con i clienti venuti appositamente in visita per l'occasione, Daniel non era riuscito ad accompagnarla, perciò la ragazza aveva dovuto raggiungere il luogo dell'evento da sola. Fortunatamente non era stato un problema: con i primi guadagni ottenuti grazie al proprio lavoro, Tea era ora la proprietaria di un'auto tutta sua. Ne era orgogliosa, ma si trattava pur sempre di un'utilitaria che si sentiva in imbarazzo a mostrare durante quella occasione formale. Per questo ringraziò con un cenno il posteggiatore, preferendo fare da sé e scegliendo di lasciare l'auto al piano interrato del parcheggio coperto.

Non c'è una nuvolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora