Someone holds me safe and warm
Horses prance through a silver storm
Figures dancing gracefully across my memory
David Newman, "Once upon a December"
CIÒ CHE È SCRITTO NEL DIARIO DI TEA
ANNO 2006
DICEMBRE
In una baita sui monti
Quando Tea aprì gli occhi, la luce bianca dell'alba aveva da poco iniziato a filtrare dalla finestra.
Le era sempre piaciuto, come prima cosa una volta sveglia, osservare il mondo esterno che si destava con lei. Le sfumature del cielo, un cardellino sul davanzale, le gocce di pioggia sui vetri... dettagli che le ricordavano quanto ogni giorno fosse unico e speciale, che le facevano venire voglia di dare il meglio di sé.
Per questo, la sera prima, aveva chiesto a Daniel di non chiudere le imposte della stanza. La luce del giorno li avrebbe svegliati presto, ma il panorama sarebbe stato impagabile, con la neve che andava accumulandosi tutt'intorno.
Daniel aveva riso bonariamente, ripromettendosi di aggiungere anche quella alla lista delle stranezze della propria ragazza, e aveva accettato col suo consueto entusiasmo.
Tea scivolò fuori dal piumone e attraversò a piedi scalzi la stanza, badando a non fare rumore. Afferrò al volo la felpa di Daniel, abbandonata su una sedia, e vi si avvolse. Recuperò dalla piccola scrivania una penna e il block notes di cortesia dell'albergo e si diresse verso la finestra; si accucciò a terra sotto di essa, rimase a contemplare i fiocchi di neve che cadevano fitti e infine prese a scribacchiare sul taccuino.
Il giorno in cui, qualche mese prima, aveva affidato ad una pagina scritta i turbamenti del proprio cuore, non avrebbe mai immaginato che quell'attività sarebbe diventata un'abitudine quasi quotidiana. Ma da quando frequentava Daniel, il suo cuore era così traboccante di euforia che non poteva fare a meno di concludere ogni giornata mettendo nero su bianco le proprie avventure ed emozioni.
Daniel lo sapeva, e nonostante non gli fosse concesso leggere quelle riflessioni, accoglieva sempre con positività la scoperta delle passioni e peculiarità di Tea. Tutto ciò la rendeva ancora più unica ai suoi occhi, le diceva.
Il suo modo di essere così sincero, trasparente ed entusiasta della vita, invece, era ciò che faceva sentire Tea la ragazza più fortunata del mondo. La personalità di Daniel non aveva niente a che vedere con il suo status sociale, e sebbene Tea sapesse, nel profondo, che prima o poi avrebbe dovuto affrontare anche quella parte del suo mondo, il carattere solare del ragazzo e la sua semplicità le permettevano di sentirsi a proprio agio accanto a lui. Sempre.
Qualche giorno prima di Natale, Daniel e Angelo avevano stupito Tea ed Alice regalando loro una vacanza per quattro in montagna, per festeggiare insieme il capodanno.
Ed ora Daniel e Tea si trovavano in quella piccola stanza d'albergo a vivere insieme la loro prima fuga d'amore. Tutto intorno era solo silenzio, mentre il confortante calore del legno faceva da contrasto alla bianca tempesta che imperversava fuori dalla finestra. Ogni dettaglio era deliziosamente romantico.
Tea poggiò la penna e sollevò lo sguardo verso il letto, dove poco prima aveva lasciato Daniel addormentato come un bimbo.
Lui però era sveglio, ora. La stava fissando, e chissà da quanto tempo. Tea si sentì avvampare, strappò la pagina dal blocco e si alzò in fretta per riporre ogni cosa.
"Scusa" disse, agitata, mentre infilava il foglio scritto nel proprio zaino. "Avevo voglia di annotare degli appunti, ma non avevo il mio computer per scrivere, così ho pensato di usare carta e penna per non perdermi le idee del momento e..."
"Non serve che tu ti nasconda da me, Tea, quando scrivi" la interruppe Daniel, la voce ancora roca di sonno. "Non mi permetterei mai di giudicarti, né tantomeno di sbirciare. Era solo... bello vederti così concentrata... e felice."
Colpita dalla delicatezza di quelle parole, Tea si bloccò in mezzo alla stanza, sorridendogli, il suo imbarazzo d'improvviso mutato in gratitudine. Daniel si soffermò a guardarla, ammirandola come un'opera d'arte. Lei se ne accorse, arrossì ancora di più, e a piccoli passi tornò verso il letto, si tolse la felpa e si infilò nuovamente sotto le coperte accoccolandosi a lui.
"Ogni giorno che passa ne sono sempre più certa. Di te mi fiderò sempre, Daniel. Sempre!" affermò decisa, stringendosi a lui e lasciandosi avvolgere dalle sue braccia.
Daniel sapeva di fresco, di aria pulita, di montagna. Tea inspirò a fondo. Amava tutto di quel ragazzo, e crogiolarsi nel suo profumo le donava ogni volta una sensazione di vertigine e meraviglia.
Lui la baciò sulle labbra, e prese a tracciare piccole scie con le dita sulla pelle di lei. Tea chiuse gli occhi, rapita dai brividi, ma proprio in quel momento qualcuno bussò con insistenza alla porta.
"Tea! Daniel! Siete svegli? Avete già fatto colazione? Avete visto che tempo pessimo? Invece di salire e a sciare, io e Angelo volevamo proporvi di uscire con le ciaspole. Siete dei nostri?"
Daniel e Tea si fissarono, i loro visi così vicini, il fiato corto e gli occhi languidi per quell'incendio spento così bruscamente. Ci pensò Daniel a rispondere ad Alice, stroncando qualsiasi possibile alternativa.
"Di' ad Angelo che noi non veniamo! Ho... mal di testa, voglio restare a letto ancora per un bel po' ", specificò, lanciando un'occhiata significativa a Tea, per poi concludere: "Ci vediamo nel pomeriggio, giù al bar!"
Sentirono i passi di Alice che si allontanava, brontolando, e si scambiarono un sorriso complice.
"Sei un terribile bugiardo!" sussurrò Tea a Daniel, soffocando una risatina. "Forse puoi convincere uno come il signor Guglielmo, ma sono certa che Alice non ti abbia creduto."
"Non mi importa," rispose lui a fior di labbra, dando il via a una raffica di baci sul suo collo, "lasciamoli andare, e che pensino pure quello che preferiscono. Io ora voglio solo stare con te."
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Non c'è una nuvola
Romance✨ Wattys 2022 Winner ✨ Marzo 2020. Dopo un misterioso incidente sulle piste da sci, Teodora Guisan affronta la lunga convalescenza a casa dei genitori, in un piccolo paese di montagna, dove è costretta a trascorrere l'intero periodo di lockdown dovu...