Capitolo 9

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Where to, where do I go?

If you never try, then you'll never know

How long do I have to climb

Up on the side of this mountain of mine?

Coldplay, "Speed of sound"


CIÒ CHE È SCRITTO NEL DIARIO DI TEA


ANNO 2006

ottobre

Città Grande


Visti da fuori, dalla vetrina illuminata della pizzeria, sembravano solo ciò che agli occhi di qualsiasi passante sarebbero apparsi: una vivace combriccola di ragazzi e ragazze che trascorrevano il sabato sera insieme. Chiacchiere e risate; pizza, birra e coca-cola.

Dal punto di vista del sudatissimo cameriere che stava servendo loro le pizze, abituato ad avere a che fare con tavolate di giovani come loro, era lampante che il gruppo si fosse formato da poco. La partita per stabilire le relazioni tra di loro si giocava proprio in quel momento. Lo aveva capito già dall'imbarazzo nello scegliere i posti a tavola, nonostante fossero solo in sette. Una delle ragazze, in particolare, era andata in confusione e aveva cambiato sedia due o tre volte, portandosi dietro un caos generalizzato di altri scambi e finendo suo malgrado tra due maschi, entrambi evidentemente interessati a lei.

L'allegra brigata era composta nientemeno che da Alice, al cui fianco aveva subito preso posto Angelo; Elena e Alex, ossia una coppia di amici di Tea ed Alice, fidanzati inseparabili fin dall'adolescenza; e Tea stessa, che aveva finito per sedersi a tavola, con gran disagio, fra Daniel e Diego.

Con i piatti sollevati sopra le loro teste, il cameriere alzò la voce per attirare la loro attenzione: "Capricciosa! Di chi è la capricciosa?"

"Mia, mia!" proclamò un'Alice particolarmente affamata, sventolando la mano alzata.

"La pizza perfetta per la mia splendida principessa!" commentò Angelo, chinandosi verso di lei per rubarle un bacio fugace. "Puoi fare tutti i capricci che vuoi con me: ogni tuo desiderio sarà esaudito!" concluse, lo sguardo sdolcinato fisso su di lei.

"Quanto zucchero," protestò Diego, "mi state facendo venire il diabete!"

"Non dargli retta," biascicò Alice addentando la prima fetta, "gli ho già spiegato che non servono tutti questi complimenti. Ormai mi ha conquistata, potrebbe anche tornare coi piedi per terra... eppure non si dà pace!"

"Perché una ragazza come te si merita tutte le attenzioni possibili!" insistette Angelo.

Alice alzò gli occhi al cielo. "È sempre stato così?" chiese voltandosi in direzione di Daniel.

"Parola mia, non ho mai visto Angelo sdilinquirsi in questo modo!" rispose lui. "Devi avergli fatto una specie di incantesimo. Guardalo bene: è quasi da un mese che ha gli occhi a cuoricino!"

Angelo arricciò le labbra, indignato, per una volta a corto di risposte. Tutti risero.

"Quando Alex e io abbiamo iniziato ad uscire insieme, tutti ci dicevano che sembravamo dei pesci lessi. Non potevamo fare a meno di parole dolci, baci e romanticherie reciproche..." intervenne Elena.

"Cosa intendi dire, che adesso invece non sono abbastanza romantico?" finse di protestare Alex, mettendo il broncio.

"Lo chiedi solo per sentirmi rispondere il contrario!" ribadì Elena, schioccandogli un bacio sulle labbra prima di tuffarsi a sua volta sulla pizza fumante.

Non c'è una nuvolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora