Capitolo 39

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Now I never, never get to clean up the mess I made

And it haunts me every time I close my eyes


Bruno Mars, "When I was your man"


ANNO 2020

3 maggio, domenica, ore 23.59

Panesecco


Tea misurava la stanza a passo marziale in un interminabile andirivieni, lo stesso in cui era finita anche la sua mente.

Questa volta non avrebbe gridato. Non voleva correre il rischio di svegliare i suoi genitori, farsi rifilare un altro tranquillante e perdere un'intera giornata a sentirsi la testa di piombo.

Ma era furiosa. Più che strillare, le avrebbe fatto bene fare a pezzi qualcosa. Aveva bisogno di liberare energia, di usare la forza, di buttare fuori la rabbia e la frustrazione. Una valanga di pensieri e congetture le si rimescolava dentro senza sosta.

Restavano poche ore a separarla dal fatidico incontro con Daniel, ma in quel momento avrebbe tanto desiderato averlo già di fronte a sé per tempestarlo di pugni.

La verità era di una semplicità disarmante. Tutti i tasselli si incastravano alla perfezione, ora che sapeva come si erano svolti i fatti.

Per l'ennesima volta provò a ricapitolare fra sé. Tanto per cominciare, ecco spiegato il motivo per cui aveva deciso di divorziare. Tuttavia non l'aveva fatto subito dopo aver scoperto il tradimento di Daniel. Non avrebbe mai potuto lasciarlo sapendo che il padre era in pericolo di vita. Però lui aveva accennato ai problemi di salute di Vittorio... e aveva detto che stava meglio. Quindi le cose, da quel punto di vista, si erano risolte. E questo spiegava la propria decisione di rivolgersi, in tempi recenti, a uno studio legale.

Secondo: ora aveva finalmente capito perché i suoi familiari le avessero impedito, dopo l'incidente, di mettersi in contatto con Alice. La loro amicizia era finita per sempre.

Terzo: aveva anche una buona ragione per aver dato le dimissioni dalla DalForTech.

E infine, quel bugiardo di Daniel... Ecco il motivo di tutto quell'esitare, delle sue risposte vaghe. E lei, che stupida, gli aveva addirittura proposto di rivedersi, di incontrarsi di persona!

Tea si domandò per quale motivo avesse insistito a volersi mettere in contatto con lui prima di terminare la lettura del diario. Si era cacciata nei pasticci da sola, si era lasciata incantare da quella voce gentile... quando invece sarebbe bastato avanzare di qualche pagina per avere tutte le risposte che le occorrevano.

Finalmente era giunta al dunque, a ciò da cui tutti avevano tentato di proteggerla in quei mesi! Ma che fare, ora?

Tea sbuffò rumorosa. Era stufa di impegnarsi a capire. Iniziava a desiderare di chiudere quell'amara faccenda e ricominciare al più presto una nuova vita.

Sarebbe stato sufficiente mandare un messaggio a Daniel: un modo rapido ed efficace per dirgli di sparire una volta per tutte dalla sua esistenza. Poi avrebbe firmato le pratiche per la separazione e le avrebbe rispedite all'avvocato affinché completassero la pratica il prima possibile.

E invece no. Non avrebbe agito in quel modo. Tea non aveva intenzione di comportarsi da codarda aveva fatto lui. Gli avrebbe dimostrato di avere il coraggio che a lui mancava. Lo avrebbe chiamato e affrontato direttamente.

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