sei

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<Luigi mi ha detto che sei stata un po' giù in questi giorni> inizia guardando dritto davanti a sé

<Un po', cioè niente di grave in realtà> dico torturandomi le dita <non ti preoccupare>

<Mi dispiace non averti più parlato in questi giorni> ammette girandosi verso di me ma evito il suo sguardo, non posso reggere i suoi occhi adesso <tu sei come me> continua poi e a questo punto mi giro automaticamente agganciando i miei occhi scuri ai suoi un po' più chiari <non hai molti amici e ti fidi davvero di poche persone; hai paura di aprirti con gli altri ma quella sera sul divano ti sei aperta con me, almeno un pochino, ed io non ci ho dato importanza> spiega.

Alex se mi fai piangere ti ammazzo.

<Mi dispiace> il suo sguardo è sinceramente dispiaciuto <di non averci dato importanza> conclude

<Non ti preoccupare, io non ho dato importanza a talmente tante cose nella vita> dico sospirando e subito mi torna in mente lui <non ho dato importanza alle persone, ai momenti, ai gesti, nemmeno a me stessa e la cosa peggiore è che me ne sono resa conto quando ormai era troppo tardi per rimediare> ammetto strofinandomi il naso con la manica del top marrone che indosso <grazie di essertene accorto in tempo> dico sorridendo mentre lo guardo, lui ricambia il sorriso facendo comparire quelle adorabili fossette che mi sciolgono ogni volta.

Non so che mi succede, non ho mai avuto pensieri di questo tipo e mi sento una dodicenne davanti ad un poster di Harry Styles.

<Anche io ti ho osservato in queste settimane, ho osservato tutti in realtà; di te ho capito un po' di cose> dico

<Tipo?> chiede lui e gli si legge la curiosità in faccia come quando i bambini vogliono scartare i regali di Natale ma devono aspettare fino al giorno dopo

<Che sei testardo, tanto testardo> rido e lui annuisce <sei onesto, dici le cose in faccia e non hai paura di essere giudicato per questo> annuisce ancora <sei silenzioso ma hai un mondo dentro che tieni nascosto per chi si merita davvero di vederlo> ci stiamo guardando dritti negli occhi e giuro che è la prima volta in vita mia che riesco a mantenere un contatto visivo per così tanto tempo <e odi gli appiccicumi> rido

<I cosa?> chiede ridendo pure lui

<Gli appiccicumi> ripeto ridendo di gusto <le persone troppo appiccicose che non ti lasciano il tuo spazio, a volte hai bisogno di stare solo e non ami l'eccessivo contatto fisico> spiego poi

<Dobbiamo proporla alla Crusca questa parola> continua a prendermi in giro lui

<Si si prendimi pure in giro ma quando diventerò famosa per il mio termine non mi venire a chiedere un autografo> dico incrociando le braccia al petto e girandomi dall'altro lato fingendomi offesa

<Eddai non fare la permalosa> dice tirandomi per un braccio cercando di farmi rigirare verso di lui

<Attento Alex, mai dire ad un permaloso che è permaloso> dico continuando a voltargli le spalle

<Mi scusi professoressa> dice in tono ironico alzando le mani in aria

<Oh no, non te la cavi con un 'mi scusi' la tua punizione sarà esemplare>

<Che devo fare?> chiede stando al gioco

<Mmh devi> dico portandomi una mano sul mento mentre penso <ce l'ho> esclamo dopo pochi secondi e spalanco le braccia <dai su, me lo devi un abbraccio> sorrido soddisfatta vedendo la sua faccia contrariata

Combinazioni di parole// Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora