dodici

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Cammino nervosamente avanti e indietro per la sala relax con le cuffiette nelle orecchie mentre ripasso la canzone che dovrò portare come compito assegnato dalla Pettinelli; durante la settimana ho lavorato molto con Lorella e, nonostante la mia interpretazione non mi convinca al cento per cento, sono riuscita a migliorare abbastanza da presentare qualcosa di decente. Inoltre sono molto nervosa perché il mio secondo inedito è finalmente pronto e Lorella mi ha promesso che me lo farà cantare in puntata oggi per presentarlo al pubblico. Alla fine non ho più parlato con Alex e dopo la sfuriata di quattro giorni fa ho continuato ad evitarlo, forse per paura o magari per vergogna; fatto sta che non parliamo seriamente da più di una settimana. 

<Sei pronta?> chiede Gigi mentre mi toglie una cuffia per permettermi di sentire quello che sta dicendo. 

<Non molto ma fingo di sì> sorrido; come ho già detto milioni di volte mi sento più a mio agio quando nascondo le mie emozioni, soprattutto quelle negative. 

<Andrà tutto bene vedrai> mi dice il mio amico infilandosi gli occhiali bianchi e mettendomi un braccio attorno alle spalle per iniziare a camminare con me verso lo studio. 

Mi siedo al mio banco in prima fila e attendo, in silenzio, l'ingresso di Maria e quindi l'inizio della puntata. Facendo la finta disinvolta mi giro verso Alex che con sguardo perso guarda verso i professori, di sicuro sta ripassando le canzoni nella sua testa, e mi perdo un po' a guardarlo; mi dispiace non avergli chiesto scusa e non avergli dato una spiegazione, il mio stupido orgoglio mi impedisce di farlo anche se lo vorrei davvero tanto ma dentro di me so che prima o poi dovrò risolvere questa situazione. 

<Buongiorno a tutti> la voce di Maria mi risveglia dai miei pensieri dando inizio all'ottava puntata di questa edizione <iniziamo con un compito dato da Anna a Rebecca, scendi> mi chiama subito la conduttrice e sento il cuore che accelera e perde qualche battito ma da un lato meglio così, via il dente via il dolore, no? 

<Salve> dico mentre appoggio la felpa davanti a Lorella che mi saluta con un sorriso. 

<Come stai?> mi chiede Maria dalla sua solita poltrona a lato dello studio.

<Potrebbe andare meglio> ammetto io inserendo il microfono nell'asta apposita e sistemando meglio l'archetto. 

<Preoccupata per il compito?> chiede la mia insegnante. 

<Anche> dico io facendo finta di niente; dopo aver spiegato in cosa consiste la mia assegnazione Maria fa partire la base e prendo un grosso respiro per concentrarmi al massimo. 

"Breakfast at Tiffany's and bottles of bubbles

Girls with tattoos who like getting in trouble

Lashes and diamonds, ATM machines

Buy myself all of my favourite things"

Inizio a cantare e per il momento sta andando bene dato che la canzone è ancora lenta e con note basse ma so che presto la situazione peggiorerà, infatti le mie mani iniziano a sudare e le gambe a tremare un po'. Maledetta ansia. 

"Shoot, go from the store to the booth

Make it all black in one loop, give me the loot

Never mind, I got the juice 

Nothing but net when we shoot"

Combinazioni di parole// Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora