ventitre

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Capodanno, la festa che tutti amano ed io odio. L'ho sempre trovata inutile ed incoerente; insomma la gente si pone propositi che non raggiungerà mai e intanto trova un pretesto per ubriacarsi e fare casino fino alle sei di mattina. In più che cosa dovrei festeggiare? L'inizio di un nuovo schifosissimo anno? Ammetto che il mio animo leopardiano non è molto d'aiuto in questo momento ma ogni volta, in passato, che ho provato a prendere con più positività questo momento dell'anno sono stata smontata a mezzanotte e uno con una brutta notizia perciò ho rinunciato a trovare il lato positivo di questa inutile festività. Tuttavia, i miei compagni non la pensano come me ed hanno ben pensato di organizzare una festicciola tra di noi, ordinando la pizza, vestendoci bene e mettendo la musica a palla aspettando lo scoccare del nuovo anno. Dal mio canto non sono molto entusiasta ma non ho saputo dire di no anche perché il mio dissenso non avrebbe avuto molto valore contro le facce estasiate degli altri. Da non meno di due ore per la mia stanza c'è un continuo via vai di persone che chiedono consigli, aiuto per il trucco o una mano con i capelli e la situazione sta diventando stressate. Raccolgo le mie cose e mi chiudo in bagno cercando di isolarmi, almeno mentalmente, dalla confusione che invade la casetta nelle ultime ore. Oggi la mia autostima è sotto ai piedi e il solo pensiero di dovermi mettere in ghingheri davanti a tutti, comprese le altre ragazze che sono decisamente delle dee in confronto a me, mi sta facendo salire la voglia di chiudermi qui dentro per tutta la sera e uscire solo quando tutti saranno crollati stanchi morti. Appoggio le mani sul lavandino e mi guardo allo specchio, uno dei miei nemici più accaniti di sempre, ho un aspetto terribile. Sono giorni che non dormo bene e si vede; le occhiaie sotto ai miei occhi sono più scure del solito, le labbra screpolate dal freddo di dicembre sono aride e i capelli, seppur appena lavati, sono in condizioni pessime. Sbuffo sedendomi sul mobiletto bianco che in questi mesi è diventato il mio posto sicuro, quando sto male e non voglio parlare con nessuno mi chiudo in bagno e mi siedo qui in silenzio per ore. Qualcuno bussa alla porta riportandomi alla realtà.
<Rebi, ti sei cambiata? Sono curiosa di vedere come ti sta il mio vestito> urla Carola dall'alt da parte della porta.
<Si> rispondo. Si mi sono cambiata ma non voglio uscire, questo vestito mi sta malissimo e tutte le altre saranno bellissime quindi non mi va di mettermi in ridicolo, così mi sono rimessa i miei jeans larghi e la felpa nera. Apro la porta del bagno ed esco con il vestito nero tra le mani.
<Non ho intenzione di mettermelo, grazie per avermelo fatto provare> dico gettandolo tra le mani della ballerina che mi guarda sconcertata.
<Perché non te lo vuoi mettere scusa?> chiede col suo accento sardo che fa sembrare una battuta anche le frasi più serie che pronuncia.
<Perché mi sta male, preferisco stare così> dico indicando i vestiti che indosso.
<No, no, no, adesso tu ti cambi e poi te lo diciamo noi se stai bene o no> dice indicando tutte le altre che annuiscono animatamente. Tutte tranne una, Cosmary, che è in piedi vicino alla porta e mi osserva con uno sguardo strano. In cuor mio so che non mi lasceranno in pace finché non accetterò quindi mi arrendo senza discutere oltre e riprendo dalle mani di Carola il vestito e me ne torno in bagno sbuffando. Indosso il vestito nero abbastanza semplice: è un tubino nero, corto e con uno spacco sulla coscia destra, l'unico dettaglio che ha sono le spalline fatte di una striscia di brillantini argentati che vengono ripresi da una sottilissima cintura legata attorno al punto vita. Ho messo delle calze nere che lasciano intravedere la pelle rosea sotti di esse e delle decolté nere semplicissime, le uniche con i tacco alto che ho portato da casa. Mi guardo un ultima volta allo specchio provando a convincermi che non sono inferiore a nessuno tirando fuori per l'ennesima volta la maschera che indosso per proteggermi da tutto e poi apro la porta.
<Sei divina> dice Serena scandendo ogni sillaba della parola.
<Stai benissimo tesoro> commenta anche Carola alzandosi dal letto.
<Sei proprio figa> esclama poi Rea prendendo parola facendo ridere e annuire tutte le presenti nella stanza, compresa me che non riesco a trattenere una risatina alle parole della mia amica.
<Secondo me è un po' too much> dice Cosmary prima di uscire dalla stanza con Elena senza aggiungere nient'altro. Un silenzio assordante piomba nella stanza che fino a poco fa era piena di rumore e tutti mi guardano aspettando una mia reazione ma decido di non averla, alzo solo le spalle e mi volto verso la bolognese.
<Mi trucchi tu?> le chiedo allungandole la borsa in cui tengo tutti i miei prodotti e lei di risposta annuisce iniziando a cercare qualcosa che la convincesse abbastanza.

Combinazioni di parole// Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora