<Facciamo entrare il giudice di oggi, Gerry Scotti> Maria annuncia il nome di chi dovrà giudicare la nostra gara cover di oggi. Il presentatore si posiziona dietro alla solita colonnina rossa in attesa che le nostre esibizioni comincino.
<Alex, inizi tu> dice la conduttrice dopo aver ripreso posto sulla sua poltrona rossa. Il ragazzo appena chiamato si alza e, senza farsi vedere da nessuno, mi lancia un sorrisetto. Sebbene tutti sappiano di questa cosa tra me e Alex non ci piace renderlo palese agli occhi di tutti, siamo entrambi molto riservati su queste cose e ci lasciamo andare solo quando siamo soli, lontani dagli occhi di tutti. La base di 'Uomini soli' si propaga in tutto lo spazio accompagnata dalla voce di Alex che, ogni volta, mi fa rimanere incantata. Alla fine della sua esibizioni il commento del giudice è assolutamente positivo, tanto che ottiene un otto pieno. Io, nella mia mente, ho ancora incisa la voce angelica del ragazzo che ha già ripreso posto alla mia destra.
<Bella addormentata> mi chiama Maria sventolando la mano in aria.
<Mh?> mi risvegli dal mio stato ti trance, in cui non mi ero nemmeno resa conto di essere, scatenando una risata al pubblico e a Maria stessa.
<Ti è piaciuto Alex?> chiede. Le piace mettermi a disagio.
<Mh, mh> annuisco lanciando uno sguardo a quest'ultimo che ha già gli occhi su di me.
<Dai scendi che tocca a te> mi dice poi la bionda. Mi porto al centro dello studio e controllo che gli auricolari siano ben attaccati alla piccola batteria agganciata alla mia vita da una fascia nera.
<Cosa canti?>
<'Tutte le poesie sono d'amore' di Michele Bravi> dico appoggiando il microfono sull'asta. Prima di far cenno a Maria di mandare la base infilo una mano nella tasta dei pantaloni e stringo tra le dita l'anello di Alex, è diventato il mio rito scaramantico. Purtroppo le mie dita sono troppo sottili per indossarlo ma, in un modo o nell'altro, lo ho sempre con me. Ormai è diventato il mio portafortuna."La superficie prende forma dal fondo delle cose,
Si può scoprire la radice dal colore delle rose
Siamo passato in differenti cieli, ma con orbite gemelle
E negli occhi abbiamo, credimi, la luce delle stesse stelle
E un giorno, inevitabilmente poi, le linee della mano
Si incontrano in un punto, proprio qui, spiegandoci chi siamo
Non importa quando, non importa come
Perché tutte le poesie parlano d'amore
Non importa il modo, non importa dove
Se le nostre mani parlano da sole
E tutto questo ogni volta mi commuove
Non importa quando, non importa come
Perché tutte le poesie sono d'amore"<Wow> è il primo commento di Gerry quando la base si dissolve completamente, unisco le mani e lo ringrazio sinceramente.
<Mi sei piaciuta tantissimo, nove e mezzo>
<Grazie mille, non me lo aspettavo> dico incredula vedendo Lorella che mi guarda soddisfatta.
<Sei contenta Lorella?> chiede la conduttrice. La professoressa annuisce.
<Sono molto contenta Maria, dei progressi che sta facendo e che, a quanto pare si vedono, a differenza di quello che dice qualcun altro> allude alla Pettinelli, seduta di fianco a lei, che continua a sostenere che non merito di stare qui.
<Secondo me non sta facendo questi gran passi avanti> dice quest'ultima alzando le spalle. Io scuoto la testa ridendo un po'.
<Che pensi?> mi chiede Maria notando la mia reazione.
<No, niente Maria, ognuno ha la sua opinione e ci sta che alla professoressa non piaccio, per carità, però credo anche che vadano riconosciuti i fatti> spiego gesticolando e spostandomi nervosamente da un piede all'altro. Sono fatta così, mi viene l'ansia ad espormi ma allo stesso tempo non riesco a stare zitta. <Io non sono mai arrivata ultima, ho fatto tutte le assegnazioni, sono uscita dal mio, ho vinto sfide su sfide, sto prendendo lezioni per migliorare la presenza scenica, i miei pezzi vanno abbastanza bene> elenco sulle dita. <E ancora mi viene detto che non mi merito di stare qua, anche basta> sbuffo esasperata passandomi una mano tra i capelli. Sento gli occhi pizzicare, non perché io sia dispiaciuta, cioè anche, ma in questo momento sono presa dal nervoso e, la mia reazione istintiva è sempre stata quella di piangere. Anche nelle discussioni non sono mai riuscita a contenermi e l'ho sempre odiato, perché quando qualcuno ti vede piangere pensa automaticamente che tu sia debole, anche se non è così, ed io odio essere vista come una debole.
<Tu non dare peso ad Anna però> mi dice la conduttrice alzandosi e venendo verso di me.
<Si ma Marì, hai capito> non concludo la frase e mi piego sulle ginocchia. Lei si abbassa davanti a me, raggiungendo la mia stessa altezza. <Cioè dopo quattro mesi ancora allo stesso punto, mi da fastidio> sbuffo guardando il pavimento azzurro dello studio.
<Le hai dette tu tutte le cose che hai fatto da quando sei qua, no?> annuisco. <E allora, se hai fatto tutte quelle cose, non pensi che qualcuno abbia visto dei miglioramenti, che abbia notato qualcosa in te?> annuisco ancora. <E allora non ti fermare su quello che dice Anna quando ci sono altre persone che ci credono>
<Hai ragione Marì, però da fastidio sentirsi dire sempre le stesse cose, capito?> dico rialzandomi in piedi. <Vabbè basta, andiamo avanti, grazie mille Gerry> dico interrompendo le mie lamentele. Altrimenti sarei andata avanti ore con le mie paranoie e gli altri dovevano ancora cantare. Affianco il mio banco in prima fila e, prima di poter riprendere posto, Alex mi afferra la mano quasi impercettibilmente.
<Tutto okay?> mi chiede sussurrando. I nostri microfoni sono spenti quindi nessuno ci sta ascoltando in questo momento.
<Si, tutto okay> provo a convincere anche me stessa di questa cosa anche se non è affatto così.
<Sei stata bravissima> dice facendomi l'occhiolino. Gli sorrido mentre riprendo posto al mio banco.
STAI LEGGENDO
Combinazioni di parole// Alex W
Romance"𝘚𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 è 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘴ì 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰, 𝘌 𝘯𝘰𝘯 è 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘰 𝘮𝘢 𝘯𝘦𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘣𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘚𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦, 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦 𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘦"