quindici

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L'aria che si respira in casetta da quando siamo rientrati dopo la puntata è parecchio tesa a causa di sfide e compiti vari che sono stati assegnati, tutti hanno un motivo per essere nervosi e ciò ha già provocato diversi problemi negli ultimi due giorni. Per quanto mi riguarda ho provato a restarmene sulle mie per evitare discussioni e malintesi che al momento non ho la forza di affrontare; è stata una settimana pesante per me e, oltre al nuovo compito di Anna fatto apposta per mettere in luce qualità che non possiedo, nell'ultimo periodo ho fatto qualche passo indietro nel mio percorso di autostima e le insicurezze sono tornate a bussare alla mia porta. Sono seduta a tavola da venti minuti e l'unica cosa che sono riuscita ad ingerire è stata la poca insalata che ho preparato insieme ad un hamburger che però non ho nemmeno sfiorato, al momento ho lo stomaco chiuso e se provassi a sforzarmi di mangiare qualcosa mi sentirei male per tutta la notte. Sento Alex dal lato opposto del tavolo sbuffare per l'ennesima volta consecutiva, poi si alza e richiude la porta per la quinta volta; tutti stanno uscendo lasciandola aperta e devo dire che è abbastanza fastidioso dato che è novembre e fuori si gela. Mentre continuiamo a consumare i nostri pasti in silenzio Serena arriva dalla sua stanza e senza dire nulla spalanca la porta e poi si allontana mettendosi a cucinare qualcosa. A quel punto Alex si alza nuovamente, ancora più infastidito di prima, e chiude la porta.

<Perché se ci pensiamo è veramente difficile chiudere una porta> dice ad alta voce per farsi sentire dalla ballerina; lei però sembra non farci caso e infatti dopo pochi minuti si riavvicina ma questa volta viene bloccata prima di avere la possibilità di aprirla.

<Ma allora lo fate apposta> commento io, la diretta interessata si gira a guardarmi con aria interrogativa <dico continuate tutti ad aprire la porta che fuori fa un freddo cane, potete tenere chiuso per favore?>

<Si ma devo aprire perché c'è puzza di hamburger> dice lei.

<Ma non puoi aspettare cinque minuti che finiamo di mangiare invece che apri che fuori ci sono meno sei gradi?> chiede Alex parecchio alterato <cioè tu sei venuta da di là a rompere qua>

<Tesoro devo mangiare come stai facendo tu> risponde lei in modo sarcastico, so già che non finirà bene.

<Stai mangiando o stai camminando?> chiede Alex con la bocca piena di insalata mentre io mi limito ad osservare la scena in silenzio.

<Devo mangiare> risponde lei.

<Ma ti pare che questa viene di qua ad aprirmi la porta a me che sto qua seduto?> chiede rivolgendosi a me, io alzo le spalle scuotendo la testa <se poi mi si abbassa la voce voglio vedere> continua.

<Tesoro sei tu che stai a mezze maniche che fuori fa meno un grado> commenta ancora Serena.

<Ma che c'entra? Io sono dentro la casa, perché devo mettermi la felpa?> chiede il ragazzo alzando un po' la voce <aspetti cinque minuti e poi apri, non mi pare difficile>

<Ma vai a prenderti una felpa> insiste la riccia.

<Serena stai zitta> dice poi Alex esasperato alzandosi dal tavolo <stai zitta che è meglio> e detto ciò se ne va in camera. Io rimango seduta al mio posto per un po' e ascolto la conversazione tra Carola, Serena e Sissi che si lamentano del comportamento che Alex ha avuto poco fa; io in realtà lo capisco, avrà sbagliato nei modi ma il ragionamento era giusto. Lui è impulsivo e sicuramente ha usato parole che non doveva e voleva usare ma ciò che ha detto non era sbagliato. Mi alzo dalla sedia e, dopo aver riposto il mio piatto nel lavello, mi dirigo verso la stanza arancione; busso alla porta già socchiusa e infilo la testa nella fessura scorgendo il cantante seduto sul suo letto.

<Posso?> chiedo poi aprendo maggiormente la porta.

<Si entra> risponde lui, mi siedo vicino a lui senza dire niente e gli appoggio una mano sulla spalla.

Combinazioni di parole// Alex WDove le storie prendono vita. Scoprilo ora