<Dico solo che non capisco sta cosa che ha fatto Rudy, poi non mi posso esprimere perché non l'ho praticamente sentito> dico dando un morso alla piadina che mi ha preparato Luigi. Sono seduta al tavolo da pranzo della casetta, di fronte a me c'è Alex con a fianco Cosmary, ultimamente gli sta più appiccata del solito e questo mi infastidisce parecchio. Stiamo commentando il nuovo alunno che, tra poche ore, entrerà in casetta e a far parte della squadra di Rudy.
<Secondo me, non batterebbe nessuno di quelli che ci sono qua> commenta Alex continuando a mangiare l'insalata che ha nel piatto. La ballerina alla sua sinistra lo guarda con un'espressione da pesce lesso sulla faccia, ci manca poco perché inizi a sbavargli addosso.
<Sono d'accordo con te> dice rivolgendosi al ragazzo, gli mette una mano sulla spalla e, quando lui si gira a guardarla, gli sorride come un ebete.
<Che poi non capisco il senso di cacciare Rea e Nic, con la scusa del serale, per poi prendere questo> cerco di ignorare il comportamento della ragazza e di concentrarmi sulla conversazione che stiamo avendo, anche se, solo vedere la sua mano a contatto col corpo del cantante mi fa salire una bruciante sensazione di fastidio.
<Non ha nessun senso infatti, quella del serale era solo una scusa>
<Infatti Ale, era palese fosse una scusa> sbuffo all'ennesima frase pronunciata dalla ragazza, mi dispiace dirlo ma è proprio irritante, non la sopporto più.
<Non c'è bisogno che tu sia d'accordo con ogni cosa che dice eh> canzono alzando gli occhi al cielo. Per la prima volta da quando siamo qui stacca gli occhi da Alex e li poggia su di me, fulminandomi con lo sguardo.
<Se penso che abbia ragione lo dico> si difende con voce acuta.
<Okay, non ti alterare che non ho voglia di sentirti urlare> dico con tono piatto, Alex soffoca una risatina che però non mi passa inosservata.
<Inutile che fai la saccente>
<Non faccio la saccente, dico solo la verità> alzo le spalle. Lei passa lo sguardo da me ad Alex, forse, aspettandosi che lui dica qualcosa dopo questa mia affermazione. Lui, però, non dice niente e si limita a guardarmi.
<Senza offesa eh> aggiungo poi ricevendo l'ennesima occhiataccia da parte di lei. A questo punto si alza e, dopo aver risposto il piatto nel lavello, se ne esce in giardino dove Elena sta fumando una sigaretta in compagnia di Cristiano. Faccio il giro del tavolo e faccio per sedermi sulla sedia dapprima occupata da Cosmary, ma Alex mi prende il polso e mi porta a sedere sulle sue ginocchia. Mi cinge la vita con le braccia e, mentre lo guardo dall'alto, mi lancia uno sguardo ammonitore.
<Che c'è adesso?>
<Non pensi di aver esagerato?> chiede indicando, con un cenno del capo, la ballerina che sta parlando animatamente con i suoi amici oltre la vetrata trasparente.
<E' colpa sua, lei ci sta provando con te ed io, purtroppo, non so tenere la bocca chiusa> alzo nuovamente le spalle.
<Ci prova con me?> chiese retorico.
<Pende dalle tue labbra, ci manca poco e inizierà a sbavarti addosso> sospiro infastidita.
<E ti da fastidio?> il solito sorrisetto provocante gli compare sul viso. Vorrei prenderlo a schiaffi quando fa così. Chi prendo in giro, non ci riuscirei neanche volendo.
<Le piaci> dico aggirando la sua domanda.
<Esteticamente, forse>
<Gusti discutibili> nascondo un sorrisetto ma, la fossetta sulla guancia sinistra mi tradisce.
<Ti dovrai far perdonare per questo> dice riferendosi alla provocazione da me appena pronunciata.
<Dipende da come ti comporterai> continuo, reggendogli il gioco.
<Quindi lo ammetti che sei gelosa?> due fossette profonde compaiono ai lati della bocca del ragazzo sotto di me. Quelle fossette che dal primo giorno mi hanno fatto venire le farfalle nello stomaco.
<Ancora con questa storia?> rido roteando gli occhi.
<Non ti lascerò in pace finché non dirai la verità>
<Non sono affatto gelosa, è questa la verità, accettalo> mento.
<Ah si?> chiede iniziando a pizzicarmi il fianco scoperto. Non riesco a trattenere una risata quando la sensazione di solletico diventa insostenibile, lo soffro fin da quando sono piccola e i fianchi sono il mio punto debole.
<Lo ammetti?> chiede continuando a torturarmi. Ho le lacrime agli occhi e non riesco a respirare bene per quanto sto ridendo.
<O-okay, okay, hai vinto> riesco a dire. A questo punto si ferma e, dopo avermi permesso di recuperare fiato, mi guarda aspettando una risposta.
<E va bene, si sono gelosa> dico velocemente.
<Cosa? Non ho sentito> si mette una mano vicino all'orecchio mentre sbuffo divertita. Quando ci si mette sembra un bambino testardo, ma alla fine non posso dire nulla dato che siamo esattamente uguali da questo lato. Mi avvicino al suo orecchio e ci lascio un bacio poco sotto.
<Sono gelosa> sussurro poi. Il mio respiro caldo si infrange contro la sua pelle e lo sento sospirare. La sua presa si fa più salda sulla mia coscia facendomi socchiudere le labbra in un sospiro di piacere. Ti odio Alex, per come mi fai sentire: così vulnerabile, così allo scoperto. La me di qualche mese fa si sarebbe presa a bastonate piuttosto che cedere ai piedi di un ragazzo, ma la me di qualche mese fa non esiste più, o forse esiste ma Alex è il suo punto debole. Il mio respiro si fa sempre più irregolare quando prende tra i denti il mio labbro inferiore, il cuore perde un battito, forse due, non lo so, e lo sento sorridere nel percepire l'effetto che mi fa.
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Combinazioni di parole// Alex W
Romance"𝘚𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 è 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘴ì 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰, 𝘌 𝘯𝘰𝘯 è 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘰 𝘮𝘢 𝘯𝘦𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘣𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘚𝘦𝘮𝘱𝘭𝘪𝘤𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦, 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘦 𝘦 𝘴𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘳𝘦"