I'm a mess

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CAPITOLO 26

Continuavo a camminare da sola, senza voltarmi indietro. Molti ragazzi, anch'essi ubriachi, si erano avvicinati e avevano provato a 'ballare' con me, ma io vedevo solo Luke. Il mio Lucas.

Il biondo era di spalle, perciò -non so dove trovai il coraggio- gli afferrai il sedere e gli sussurrai un 'Ehi biondo' dal dietro. Mi dovetti mettere in punta di piedi e fu un po' difficile con i tacchi, infatti inciampai e lui mi prese prontamente.

"Sara sei ubriaca?" disse avvicinandosi per guardarmi meglio negli occhi.

"Ma no" dissi inciampando di nuovo da ferma.

"Ma si. Quanti drink hai bevuto?"

"Non me lo ricordo mammina." Risi e strusciai un dito sulla sua guancia. Lui rimase incantato e poi scosse la testa per continuare la predica.

"Ti porto a casa"

"NO!" urlai e mi liberai dalla sua presa salda.

"Sara sei ubriaca!"

"Dai balla con me." Presi le sue mani e le posai sulla mia vita, mi girai poggiando la schiena sul suo petto e poi cominciai a muovermi come la prima volta.

Lui subito stette fermo e provò a dire qualcosa per fermarmi, ma quando spinsi con il sedere sul cavallo dei suoi jeans e si fece sfuggire un verso capii che rompeva le palle solo per una questione morale. Era la terza volta che facevo su Lucas Robert Hemmings questo effetto e mi piaceva.

Mi girai di nuovo e me lo ritrovai a pochi centimetri dalla faccia.

"Puzzi di vodka" disse sorridendo ma continuando a rimanere vicino a me.

"Allora lasciami di nuovo qua con la bocca asciutta per la seconda volta." Lo punzecchiai sbattendo le ciglie ripetutamente.

Lui capii che era in torto e non disse niente "Il piccolo grande Hemmings non sa cosa dire? Sai che ho ragione?" lo spinsi.

"Sara sei ubriaca andiamo a casa" disse ora serio.

"NO! Smettila di trattarmi come una bambina cazzo." Le lacrime no, le lacrime no "Mi hai lasciata sul bordo piscina da sola senza scrivermi o chiamarmi cazzo."

"Sara posso spiegarti" provò a riavvicinarsi ma io non ne volli sapere.

"No! Non voglio sentirle le tue stronzate, io vedo quello che è successo e cioè che tu mi hai illusa e poi mi hai lasciata sul quel cazzo di bordo piscina accaldata, sudata, eccitata e parecchio confusa e poi alla fine te ne sei andato senza dire una parola e non ti sei fatto più sentire per una settimana. Quindi Lucas non venirmi a dire cazzate"

Provò ad aprire la bocca ma non usciva niente.

"Anzi, sai cosa? Sono io la stupida, mi sono fatta illudere da un bel faccino. Non so cosa vuoi da me, se sesso o semplicemente vuoi fare lo stronzo usufruendo del tuo bel faccino, ma io ripeto, non voglio stare al gioco."

Non sapendo cosa dire si avvicinò e prese i miei fianchi per poi provare a baciarmi. Io semplicemente mi scansai.

"Non siamo in un programma tv del cazzo. Questa è la vita reale Luke. Non cambierai la mia idea con un fottuto bacio. Ci vuole ben altro." Detto questo tolsi le sue mani dal mio corpo e me ne andai.

Non era andata come avrei voluto.

Luke's pov

Restai immobile in mezzo alla pista, come un perfetto rincoglionito. Continuavo a guardare il punto dove Sara era sparita. Era davvero bella con quel vestitino che le lasciava scoperta un pezzo di schiena e poi quelle piccole fessure sui fianchi e sulla vita che la rendevano ancora più sexy. Le lunghe gambe erano ancora più slanciate con i tacchi e il vestitino lasciava scoperte la maggior parte delle cosce. Il vestitino attillato sul petto mostrava il seno rotondo e invitante, mentre la gonna sotto avvolgeva il sedere perfettamente. Era l'inferno vestito da paradiso.

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora