Ti tirerò fuori

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Erano ormai due settimane che Luke era strano. Ogni volta che gli suonava il telefono correva via da me, sia che fosse una chiamata che fosse un messaggio. Avevo paura a chiedergli cosa stesse succedendo, insomma, non volevo essere appiccicosa o ficcanaso, perciò semplicemente gli lasciai i suoi spazi aspettando che lui si facesse avanti. Mi dovevo mordere la lingua per farlo.

Intanto Maria si era sollevata un po', quando stava con me e Luke era felice e faceva anche molte battute come suo solito, ma quando arrivava Ashton era tutto diverso; era come se tutto fosse coperto da un velo grigio, come se tutto diventasse freddo come gli occhi di Luke. Era come quando arrivavano i Dissenatori in Harry Potter e io odiavo quella situazione.

"Vuoi dell'altra acqua Sara?" mi urlò Michael dal soggiorno di casa sua. Mi alzai dal letto leggendo il messaggio che mi era arrivato, quasi incredula.

"Sara?" urlò più forte. "Ehm si" urlai a mia volta per poi cominciare a scendere le scale.

"Che hai?" mi chiese preoccupato osservando il modo in cui guardavo il cellulare.

"Mia sorella viene qua tra due giorni" alzai lo sguardo. "E quindi è una cosa brutta?"

"Si!" urlai e lui fece una faccia confusa "Michael volevo allontanarmi da tutti venendo qua, lei compresa.

"Non hai bei rapporti con tua sorella?"

"Non è questo, è che lei fa comunque parte del mio passato" tentai di spiegargli inutilmente.

Non disse niente e si avvicinò a me "Vuoi un abbraccio?" mi chiese con quella dolcezza da panda. Annuii facendo il labbruccio e mi fiondai tra le sue braccia, schiacciando il volto nel suo petto coperto da un maglione. In effetti faceva freddo.

"Sara, non potrai sempre scappare dal tuo passato."

"Io non scappo, diciamo che lo evito"

Ridacchiò "Che tipo è tua sorella?"

Cercai di ricordarmi i momenti belli passati con lei e un sorriso spuntò sul mio volto "È sicura di se, non ha paura di dire come stanno le cose e soprattutto se ne frega degli altri, ma allo stesso tempo non si piace, odia il suo corpo, il suo carattere ... L'ho sempre invidiata, era perfetta ai miei occhi"

Mi baciò i capelli "Sono sicuro che andrete d'accordo, ci vuole solo un po' di tempo per, come dire ... Riambientarvi. Qua tutte e due potete ricominciare da capo, nessuna regola, nessuna meta, tutto da vedere."

"Come farei senza di te?" Lo strinsi così forte che gemette.

"Ah non lo so proprio" sbuffò e poi rise.

"Michael stai bene?" gli chiesi preoccupata dal modo in cui tirava su con il naso, sembrava quasi che stesse piangendo.

"Ehm si"

"Mikey stai piangendo?"

"No" si asciugò il viso.

"Non è per quello che ti ho detto, vero?"

"Nono, tranquilla" sorrisi ma ero tutt'altro che tranquilla quando c'era di mezzo Michael Gordon Clifford.

"Maria?"

"Mi manca"

"Le manchi anche tu"

"Non si fa sentire da giorni"

"Sai il motivo Michael, cerca di capirla"

"Sorvoliamo sull'argomento okey?"

"Okey" sospirai. Sapevo che questo argomento lo intristiva, lui era davvero innamorato di Maria e anche lei, per questo ci stava male e ovviamente era anche incazzato, non tanto con lei ma più che altro con se stesso. Diceva sempre che avrebbe dovuto farsi avanti prima e che era un coglione.

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora