Non sto piangendo

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Leggete la nota autrice in fondo per favore.

Buona lettura

-Gio

CAPITOLO 35

Flashback

Ero nella mia stanza, con i Greenday nelle orecchie a tutto volume e osservavo il soffitto, cercando di trovare le risposte che cercavo in quell nulla assoluto.

Presi il cellulare in mano, intenta a scrivere un ennesimo messaggio a Maria per aggiornarla e per sfogarmi. In parte serviva, ma in parte no. Più che altro no. Era come se stessi scrivendo a un diario segreto, e in quei momenti mi sentivo come pochi mesi prima, quando ero ancora in Italia. Era stato semplice sostituire il diario segreto con una persona che ti capisce davvero, e beh ... era davvero insopportabile l'idea di essere tornata al punto di partenza.

Sbloccai la schermata e andai nei messaggi.

Stanno succedendo tante cose ultimamente. Non concretamente, diciamo più che altro nella mia testa. Non so come spiegarti, sono sempre stata una frana nel farlo, pensavo che una canzone risolvesse le cose ma a quanto pare sbagliavo. Hai ascoltato le canzoni che ti ho mandato? Quando ti senti sola leggi le volte in cui ti scrivo?

Mi bloccai, appoggiai il cellulare sul mio stomaco e asciugai le lacrime, poi ricominciai.

Ce ne sarebbero di piccole ma importanti cose da raccontare ... credo che ce ne sia una in particolare, una novità.

Mi sono innamorata ... solo del ragazzo più sbagliato. Ma se una cosa ti fa sentire così bene non può essere sbagliata giusto? Forse mi sbaglio, forse no. Ho sempre odiato le certezze, ma in questo momento non vorrei altro, e ovviamente in questi momenti mi manchi come ogni secondo in cui respiro.

A presto ...

-Sara

Fine flashback

Continuai ad abbracciarla, stringendola come se non ci fosse un domani. "Buon compleanno disastro" mi disse quasi a bassa voce mentre anche io sentivo la maglietta bagnarsi. Sciogliemmo l'abbraccio e ci prendemmo un minuto per ristabilire l'ordine morale.

"Okey" sospirai "Mi metto qualcosa di decente e poi prendo tutto l'occorrente per uscire" mi tuffai nell'armadio e presi due paia di jeans e due canottiere.

Gli skinny jeans neri a vita alta li lanciai a lei, insieme alla canotta bianca leggermente corta, io invece cominciai ad infilare degli skinny jeans strappati azzurri a vita alta e una canottiera nera anch'essa leggermente corta.

"Ci sono così tante cose che mi devi raccontare" mi disse mentre si cambiava. "Per prima cosa mi devi spiegare chi è il ragazzo in questione" sorrise maliziosa.

"Quale ragazzo in questione?"

"Quello di cui ti sei innamorata, o almeno così hai detto nel messaggio" mi si bloccò il cuore.

"Oh" arrossii. "D-domani."

"C'è qualche problema?" mi chiese preoccupata.

"Nono" dissi poco convinta e con una leggero sarcasmo nella voce. "È solo un argomento molto delicato" MOLTO delicato.

Come avrebbe reagito? Lei che si era incazzata con me perché aveva paura che volessi usarla per arrivare a suo fratello e che volessi spezzargli il cuore. Lei che mi aveva fatto scegliere ma alla fine avevo ceduto. Mi sentivo come se l'avessi tradita, però io ero felice e anche Luke, perché lei non lo sarebbe dovuto essere per noi? Io lo amavo, di questo ero sicura, e se mi avesse chiesto di scegliere avrei preferito rinunciare ad entrambi piuttosto che averne solo uno.

Lost in the ocean || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora