CAPITOLO 33
Era bellissimo, anche meglio di quanto me lo sarei mai immaginata. Luke decise di approfondire il bacio, mordendomi leggermente in labbro inferiore e facendomi sentire il freddo del metallo sul mento. Sorrisi nel bacio e poi finalmente lasciai entrare la sua lingua della mia bocca. Non sapevo esattamente cosa fare e come farlo, perciò mi lasciai trasportare dalle sue labbra abili ed esperte.
Le nostre lingue si intrecciavano e toccavano continuamente, mentre le nostre labbra erano complici di esse e perciò si muovevano insieme. La sua bocca sapeva di menta, probabilmente perché si era lavato i denti prima di andare a letto
Tutto il corpo era attraversato da continui e fortissimi brividi che mi facevano esplodere il cuore. La felicità che avevo addosso non era paragonabile a niente. La mia testa era un minestrone di sentimenti e sensazioni che mi confondevano, ma se mi concentravo su Luke tutto era più chiaro.
Ma davvero quel ragazzo aveva detto di amarmi?
Davvero il ragazzo più bello che avessi mai visto aveva detto di amarmi?
Davvero il ragazzo che amavo aveva detto di amarmi?
Finito il bacio poggiammo di nuovo le fronti l'una contro l'altra.
"Sei completamente fradicia." Soffiò aria calda sulle mie labbra che mi fece rabbrividire.
"Anche tu" sorrisi toccando dal dietro i capelli bagnati.
"Sei sexy bagnata" sorrise e io arrossii.
"Anche tu" ed era vero. Era la cosa più vera che avessi mai detto in tutta la mia vita terrena. Se c'era una cosa sicuramente vera era quella.
Lui sorrise soffiando ancora aria calda su di me, poi posizionò le mani sulle mie cosce e le spinse verso l'alto, invitandomi a saltare; così feci e attorcigliai le gambe intorno alla sua vita più forte che potei, mentre lui teneva le sue mani sul mio fondoschiena per non farmi scivolare. Avevo paura di essere pensate e mi vergognavo da morire ma quando mi baciò di nuovo me ne fregai totalmente e mi abbandonai a lui.
Entrati in casa chiusi la porta con un piede.
"Sei multiuso" rise.
"Dovrei prenderlo come un complimento?" risi anche io per poi fiondarmi nuovamente sulle sue labbra soffici e gonfie per i piccoli morsi che gli avevo fatto e soprattutto per avergli tirato il piercing con i denti.
Luke continuò a baciarmi con foga, mentre le sue mani erano sempre più salde sul mio fondo schiena; le mie invece giocavano con i suoi capelli biondi lasciati un po' crescere, in modo che potessi arrotolare qualche ciocca in torno alle mie dita piccolissime in confronto alle sue.
Luke si posizionò davanti alla scalinata in legno che portava alla sua stanza, si staccò dalle mie labbra senza il mio permesso e poi mi guardò attentamente. Sorrideva, gli occhi gli brillavano. Ero io la luce nei suoi occhi? Ero io il motivo per cui tutto quel mistero, tutta quella tristezza erano spariti con qualche bacio?
Sorrise un'ultima volta per poi darmi un casto bacio sulla bocca. Sorrisi in quel bacio, che era dolcissimo e senza malizia o desiderio, era solo la voglia di baciare la persona che amava. Me.
Afferrò ancora più saldamente il mio fondoschiena e poi iniziò a salire le scale. Sembrava non fare nemmeno fatica.
"N-non sono pesante?" dissi imbarazzata cercando di non guardarlo troppo negli occhi azzurro ghiaccio.
Lui rise e mi diede un bacio sulla punta del naso mentre io osservavo la collana con il plettro che indossava.
"Certo che no" sorrise dolcemente.
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Lost in the ocean || Luke Hemmings
Fiksi PenggemarSara è una ragazza timida e impacciata, perseguitata dalle sventure della sua vita. A soli quindici anni si trasferisce da suo cugino in Australia per cambiare vita, stanca di come tutti la trattano. Lì incontrerà Maria, la sua futura migliore amica...